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Il fattore principale dell’educazione

Domanda: Quando ero un bambino, dall’età di sei anni fino ai sedici, i miei genitori mi portavano allo stadio per correre cinque chilometri. Ogni fine settimana andavamo in montagna e correvamo per 24 chilometri. Dopodiché, ho sviluppato un odio profondo per lo sport.

Quando si dà a un bambino un’educazione che lo aiuterà in futuro, come si può essere sicuri che non si spaventi e non scappi da essa?

Risposta: L’educazione deve avvenire sotto l’influenza dell’ambiente. I genitori sono, ovviamente, buoni. Ma in linea di principio, in qualsiasi società, un bambino non viene educato dai genitori. Viene educato dall’ambiente, dalla comunità, da una grande famiglia, come un gregge.

Già nel grembo materno, il bambino viene educato. Poi nasce e cresce accanto alla madre, vicino al suo seno, dopo si allontana un pò e la sua educazione avviene sotto l’influenza della società.

Questo significa che prima abbiamo lo sviluppo animale interiore, poi, dopo la nascita, quello esteriore, preparatorio, il periodo dell’allattamento. Fino all’età di tre anni, il bambino non è socialmente sviluppato, ma a partire dall’età di tre anni, la società entra a far parte della sua educazione.

Qui, non ci deve essere traccia dell’influenza dei genitori. È l’influenza della società che mostra a un individuo ciò che è importante, che l’interazione con la società stessa è importante e anche l’integrazione con essa.

Questa è la corretta educazione, soprattutto nella nostra epoca in cui stiamo entrando nel periodo di una società globale integrale, che si sta ancora formando, e che in un modo o nell’altro si realizzerà. Quindi, più insegniamo al bambino l’arte della comunicazione e dell’integrazione con la società, meglio è per lui. Sarà poi la società a dirgli se deve correre allo stadio.

Ma solo insieme con gli altri. Così sarà più semplice, più facile, più interessante e attraente per lui. Lo farà con piacere, e non sotto la pressione dei suoi genitori.

Vedi le impressioni che hai! Se lo avessi fatto con i tuoi coetanei, forse ti saresti impegnato dieci volte di più, saresti stato ispirato, come con tutti i giochi dell’infanzia.

 

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Da KabTV’s “Ho ricevuto una chiamata. L’influenza della società”. 30/4/11

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Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.

È giusto spingere tuo figlio a dedicarsi ad attività che non vuole intraprendere?

L’educazione di un bambino dovrebbe avvenire sotto l’influenza della società circostante.

I genitori sono un aspetto molto importante della nostra educazione, ma in linea di principio, in qualsiasi sistema sociale, i bambini non vengono educati dai genitori, ma dalla società e dalla comunità che li circonda, cioè da una grande famiglia.

Siamo influenzati dal momento in cui siamo nel grembo di nostra madre. Nasciamo e cresciamo vicino alle nostre madri, poi ci allontaniamo un po’ e la nostra educazione avviene sotto gli influssi della società.

In altre parole, prima ha luogo lo sviluppo interiore di tipo animalesco, poi si passa ad un periodo di accudimento fino all’età di tre anni, in cui si è ancora esseri non socialmente sviluppati. Poi, a partire dai tre anni, la nostra educazione include la società.

Quando siamo sotto l’influenza della società, apparentemente non dovremmo mostrare alcuna traccia dell’influenza dei nostri genitori. La società ci mostra quindi che sono importanti le nostre interazioni sociali e l’integrazione con la società stessa. Questa è la forma corretta di educazione, soprattutto nella nostra epoca in cui stiamo diventando una società interconnessa e interdipendente a livello globale.

Pertanto, più insegniamo ai bambini l’arte della comunicazione e dell’integrazione con la società, maggiori saranno i benefici che ne trarranno. Sarà poi la società a determinare i tipi di attività in cui i bambini vorranno impegnarsi.

Tuttavia, questo sviluppo avviene insieme agli altri. Per i bambini diventa più facile, più interessante e più attraente impegnarsi in varie attività. Parteciperanno volentieri alle attività che la collettività ritiene piacevoli, senza la pressione dei genitori.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.

Quali pensate che siano le responsabilità di un dirigente scolastico?

Oltre a essere istruito e ad avere esperienza, il dirigente scolastico è una persona che deve comprendere il carattere dei bambini e degli adolescenti.

Devono essere persone speciali in quanto dotate di pazienza, comprensione della natura umana e conoscenza di come modulare l’atmosfera scolastica.

I dirigenti scolastici devono fare spazio a tutti e cercare di far emergere tra tutti la tendenza a un legame positivo, creando un clima scolastico sereno.

È un ruolo piuttosto complicato e non sono sicuro che esistano molte persone di questo tipo.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.

Quali sono le citazioni degne di nota sull’istruzione?

” Educa un bambino secondo il suo modo di  essere”.  [Proverbi 22:6]

C’è anche una citazione degna di nota di Adolphe Ferrière, insegnante e pubblicista svizzero, che spiega come non riusciamo a seguire questo principio, vale a dire:

“E crearono la scuola come il diavolo aveva ordinato.

Il bambino ama la natura,  fu quindi chiuso  tra quattro mura.

Non può stare seduto senza muoversi, quindi fu costretto all’immobilità.

Gli piace lavorare con le mani, e si cominciò a insegnargli teorie e idee.

Ama parlare, gli fu detto rimanere in silenzio.

Cerca di capire, gli fu ordinato di imparare a memoria.

Vorrebbe esplorare e cercare da solo la conoscenza, ma gli fu data in versione già pronta.

E allora i bambini impararono ciò che non avrebbero mai imparato in altre condizioni. Impararono a mentire e a fingere”.

Questa citazione risale all’inizio del secolo scorso, ma è tuttora valida. Evidenzia come i bambini abbiano per natura la capacità di essere come uccelli liberi, ma noi li mettiamo in gabbia.

Perché? È semplicemente più facile e più chiaro per noi costringere i bambini a rimanere all’interno delle nostre mura. E così facendo, li priviamo del libero sviluppo della loro anima, della loro mente e del loro cuore, interrompendo anche il loro sviluppo corporeo.

Il principio “insegnare al bambino secondo il suo modo di essere” significa che i bambini devono essere educati in modo da potersi sviluppare liberamente. In pratica, significa che devono ascoltare gli adulti, ma gli adulti devono adattarsi ad essere il più possibile interessanti e coinvolgenti per i bambini. Inoltre, i bambini hanno bisogno di trascorrere molto tempo all’aria aperta con i loro amici e di stare contemporaneamente con i loro amici e i loro insegnanti. Dovrebbero cioè dedicarsi a diverse attività che prevedono la creazione, l’invenzione e la riparazione di oggetti insieme, nonché a un dialogo continuo con i loro coetanei e con gli adulti, in cui devono confrontarsi su determinati argomenti e giungere a delle conclusioni.

Questo approccio favorisce lo sviluppo dei bambini seguendo il naturale svolgimento delle loro attività. Li libera e dà loro la libertà di pensare e di elaborare nuove idee. Non abbiamo ancora trovato un sistema educativo in grado di sviluppare i bambini al massimo delle loro potenzialità in tal modo. Invece, li impacchettiamo in gabbie che limitano il loro pensiero e il loro sviluppo ottimale.

Per migliorare l’istruzione in modo da “insegnare al bambino secondo il suo modo di essere”, abbiamo bisogno di insegnanti diversi, o più precisamente, gli stessi insegnanti devono inizialmente sottoporsi a un corso di formazione differente per diversi anni, e solo allora saranno effettivamente idonei a occuparsi dei bambini. A quel punto inizieremo a vedere risultati completamente diversi da quelli attuali.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.  

Perché gli adulti dovrebbero giocare

Il gioco è un mezzo molto importante per lo sviluppo. Quando giochiamo sviluppiamo nuove relazioni e connessioni.

Mentre è risaputo che i bambini hanno bisogno di giocare per svilupparsi, che è il motivo per cui compriamo loro i giocattoli e per cui mettiamo molta energia per scegliere quelli più adatti ad ogni fase del loro sviluppo, a noi in realtà non piace giocare. Le nostre relazioni finiscono  deteriorandosi con ognuno di noi che denigra l’altro e questo pone fine al gioco.

Come risultato, perdiamo molto di ciò che la vita può regalarci. Sbagliamo nell’analizzare tutte le opzioni che abbiamo per svilupparci come adulti e così mettiamo un freno al nostro ulteriore sviluppo.

Abbiamo trasformato il nostro quotidiano in una sorta di prigione. Cioè dobbiamo apparire, comportarci e parlare in un certo modo, e solo in quel modo, altrimenti non ci omologhiamo agli altri e non guadagniamo il loro rispetto. Senza il loro rispetto, veniamo trattati in modi che ci fanno male. Soffriamo vivendo in una prigione così, ma è diventata così radicata nelle nostre vite che non possiamo fuggire da essa.

L’essenza del nostro giocare come adulti dovrebbe essere quella di trattare bene l’altro, anche se non ci va, e insegnare all’altro a fare lo stesso. Giocare in questo modo emulerebbe la condizione elevata di connessione positiva attraverso la quale la natura ci sviluppa e attrarremmo così dentro le nostre relazioni le forze positive di connessione, che si trovano in natura, iniziando a sentirci più felici, più fiduciosi e con uno scopo nella vita.

 

Basato sul video “Perché gli adulti dovrebbero giocare” con il cabalista Dr. Michael Laitman e Oren Levi. Foto di Annie Spratt su Unsplash.

 

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.

Un bellissimo gesto di amicizia

Commento: Ho letto delle storie molto commoventi che mi hanno portato a pormi delle domande importanti. Una ragazza scrive su Facebook: “Ho tredici anni. Sei mesi fa, ho iniziato a perdere i capelli e ora li ho persi tutti. Mi sono rifiutata di andare a scuola poiché ero sicura che tutti mi avrebbero deriso. Ma 12 dei miei amici sono venuti a trovarmi con la testa totalmente rasata. Lo hanno fatto per solidarietà nei miei confronti. Tre di loro erano ragazze. Sono scoppiata a piangere. L’ho scritto su Facebook. Nei commenti mi è stato detto che non lo hanno fatto dal cuore, sanno che i loro capelli ricresceranno, ma i miei no, che volevano soltanto diventare famose, e così via.  Ma non voglio ascoltarli”, scrive la ragazza. “Sono ancora i miei migliori amici, per sempre!”.

La mia risposta: Certamente!

Domanda: Dimmi, per favore, anche se questo è stato fatto come ha scritto la gente, con un’intenzione tale, di che tipo di azione si tratta?

Risposta: È un gesto elevato. È compassione, empatia, e significa molto.

La compassione è una forza molto potente. Di conseguenza, mostreranno a tutti gli altri ragazzi come comportarsi, che tipo di relazioni dovrebbero esistere. E penso che presto smetteranno di dare importanza all’aspetto fisico.

Domanda: Pensi che questo sia un passo in questa direzione?

Risposta: Sì. O forse, al contrario, molte persone a scuola si taglieranno i capelli per solidarietà.

Domanda: Nella comprensione spirituale, che cos’è la compassione?

Risposta: Nella comprensione spirituale, la compassione è la vita nell’altro.

Domanda: È un tentativo di vivere nell’altro, quello che osserviamo in questi ragazzi?

Risposta: Sì, è spirituale. Questo è un passo che si avvicina alla spiritualità.

Domanda: E vivere in un altro vuol dire che mi dissolvo in lui o lo prendo in me? Posso dire questo, o non è importante?

Risposta: È nell’altro. Voglio entrare in lui, voglio esistere in lui, in tutti i suoi problemi.

 

 

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From KabTV’s “News with Dr. Michael Laitman” 12/15/22

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Il contenuto si basa su conversazioni pronunciate dal Rav Dr. Michael Laitman ed è stato scritto e curato dai suoi studenti.

Il modo ideale di imparare le lingue

Domanda: Quando un bambino sta imparando a parlare come si costruiscono le connessioni della percezione del linguaggio? E perché la lingua madre è così profondamente radicata che anche se sta imparando una lingua straniera  egli conserva ancora un certo accento?

Risposta: Il linguaggio è un programma nel quale la sensazione interna di comprensione viene associata alla sua espressione verbale. I contatti tra la sensazione interiore e l’espressione verbale sono un immenso programma di associazioni e di immagini. Si forma dentro di noi, protetta tra le immagini e i loro concetti semantici, la loro espressione attraverso la mimica facciale e l’intera sensazione, poiché quando un individuo parla, egli riproduce questa immagine dentro di sé.  Tutto questo si costruisce in noi nei primi due anni di vita circa.

Penso che se iniziassimo a insegnare ai nostri bambini alcune lingue fino all’età di due anni, queste lingue diventerebbero la loro lingua madre. Un uomo passerebbe da un programma all’altro nello stesso modo in cui un computer ha Word, Excel, e altri programmi.

Quando un individuo diventa più adulto, questo avviene in un modo più artificiale, cioè esiste un linguaggio interno e anche una traduzione esterna. Sebbene possa essere molto facile e molto trasferibile, non è  già una lingua madre. Perciò non si può fare nulla qui.

Ci sono uomini che hanno un legame così forte con la loro lingua madre  che non sono in grado di padroneggiare liberamente un’altra lingua. Se vivessi, per esempio, in un ambiente inglese, sicuramente cambierei,  altrimenti è molto difficile.

Comunque, ci sono individui per i quali è molto facile. In genere si tratta di donne di 16-17 anni o anche più giovani. Catturano le lingue in modo assoluto e chiaro perché sono sintonizzate per capire i bambini, per parlare con loro. La loro risposta all’adattamento è più elevata di quella degli uomini.

 

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Da KabTV’s “ I got a call. The perfect way to learn languages”9/11/13

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I vantaggi dell’educazione integrale

C’è un gran numero di professioni inutili nel mondo. Una persona dovrebbe esserne liberata, altrimenti inquinerà completamente il mondo. Dovrebbe partecipare all’educazione integrale.

E’ stato stimato che il 75% dei lavoratori svolge lavori totalmente inutili. Sarebbe molto meglio se più del 90% della popolazione mondiale smettesse di fare qualsiasi cosa, e stesse semplicemente ferma a consumare. Sia la gente che l’ambiente starebbero meglio.

Quindi il metodo di educazione integrale è urgentemente necessario per mettere ordine all’economia, per renderla normale, economica, e liberare le persone per ciò che è davvero necessario.

La nostra conformità con la natura, che è raggiungibile attraverso l’educazione integrale, porterà tutta la natura, e anche noi, all’ordine, ovvero all’armonia, e tutti i problemi che ora vediamo nel mondo oggi, e ai quali ci riferiamo come “crisi”, in realtà diventeranno la nascita della nuova umanità. In principio, il vero significato di “crisi” è nascita, e non qualcosa di negativo come viene interpretato il termine.
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Da KabTV “Ho ricevuto una chiamata. Investi una parte di te stesso” 24/8/13

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Mente o sensazioni: cos’è più importante?

Domanda: Hai detto che fino all’età di 13 anni, una persona percepisce il mondo solo tramite le sensazioni. La mente si accende dopo i 13 anni quando iniziamo ad analizzare tutto ciò che percepivamo prima?

Risposta: Oggigiorno, potrebbe essere all’incirca intorno ai 25 anni, e non a 13, dato che la generazione attuale ha uno sviluppo più lento. Questo è noto a tutti: psicologi, sociologi, statistiche e sondaggi.

La nostra generazione è molto infantile. I giovani vogliono restare a casa, non vogliono mettere su famiglia e prendersi la responsabilità; preferiscono sedersi in un bar, assorti nei telefonini.
Commento: Secondo il nostro sviluppo, ogni persona è, in principio, un bambino. Non percepisce affatto il mondo con la mente.

La mia risposta: Percepiamo ogni cosa attraverso le nostre sensazioni anche se non lo ammettiamo a noi stessi, non lo comprendiamo poiché la nostra materia è il desiderio di godere, essere riempiti.

Quindi, innanzitutto, siamo sensori sensoriali, e solo dopo diventiamo consapevoli di ciò che sentiamo. La nostra consapevolezza è secondaria, e la materia, ovvero le sensazioni, è primaria.

Le nostre sensazioni controllano così tanto e dominano la nostra consapevolezza che semplicemente non notiamo questo fatto, e non lo riconosciamo. Non ne possiamo uscire, osservarci dall’esterno, e indagare. Non cerco neanche di spiegarlo alle persone.

Solo coloro che acquisiscono una seconda sensazione, la qualità della dazione, anziché la qualità della ricezione, possono calcolare, realizzare, valutare e bilanciare fino a che punto sono nella qualità della ricezione, e in accordo con questo, come controllare e valutare se stessi, e così via.
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Da “I Got a Call” di KabTV. Mente e sentimenti: cos’è più importante?” 7/10/13

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Il caso in questione

Negli ultimi 20 – 30 anni, sono avvenuti cambiamenti sorprendenti nel mondo. Oggi, attraverso internet e la televisione, è possibile andare ovunque. Tempo fa non era possibile.

Una volta, un libro che pubblicavo veniva comprato da un massimo di 1000 persone e non c’era modo di spedirlo in un altro paese o di farlo conoscere ai lettori. Parlare in televisione era semplicemente un sogno.

Oggi, attraverso internet, puoi arrivare in quasi ogni posto del mondo. Tutto dipende da quanto sei rilevante, se attiri le persone, e quanto le persone hanno bisogno di te. Ma in generale, tutto è cambiato. Ne consegue che tutto è nelle tue mani, inizia semplicemente a lavorare. È questo che stiamo cercando di fare.

Se prendiamo una normale, ordinaria, città media, con una popolazione da 200.000 a 300.000 abitanti nel centro del paese dove ogni livello della società ha un carattere, un impiego, un reddito, uno stile di vita e una cultura completamente opposti, e dimostriamo con il suo esempio cos’è possibile fare con l’aiuto dell’educazione integrale, allora tra un anno o due, o tre, vedrete ciò che succede.

Secondo i dati statistici, possiamo controllare quanto migliorerà il servizio sanitario, ci saranno meno malati, meno problemi famigliari, meno infortuni sul lavoro, incidenti stradali, furti, omicidi e tradimenti.  Il livello di protezione della popolazione, il rendimento scolastico ecc. aumenteranno. Allora le persone inizieranno ad accettare questo metodo e ci daranno l’opportunità di agire.

 

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From KabTV’s “I Got a Call. Integral Education System” 5/11/13

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