Un sistema da cui non si può scappare

Domanda: La Kabbalah abbraccia una visione ampia del mondo. Qual è il modo migliore di trasmettere le informazioni per renderle più facili da capire?

Risposta: L’informazione in sé è molto globale e allo stesso tempo include tutti i casi speciali.

Diciamo che ho un’attività. Non sarò in grado di gestirla se non considero tutta l’umanità e la rete di interconnessioni tra gli individui. Ma come farlo?

Significa che da oggi o da domani in poi devo pensare: “Devo ricavare qualcosa, venderla e trasportarla da qualche parte. Ma non funzionerà se non comincio a pensare all’intera umanità, che allo stesso tempo, deve essere un bene per tutti gli altri, che prendo per me solo ciò che è necessario per l’esistenza e do via tutto il resto in modo che tutti possano godere dei risultati del mio lavoro”. Agire in questo modo?! Wow!

Ma questo è richiesto dal governo che oggi scende su di noi dall’alto. Se non lo rispettiamo, inevitabilmente inizierà a spezzarci e la situazione peggiorerà. Crisi, di vario tipo e natura, diventeranno sempre più frequenti.

Tutto questo deve essere spiegato al livello più piccolo. Mi preoccupo di qualcos’altro, del mio lavoro, di mio figlio o della mia famiglia. Mi concentro sul fatto che senza pensare agli altri, non raggiungerò una vita normale nemmeno a casa mia?

Devo inevitabilmente pensare che tutta l’umanità sia un unico insieme. Non c’è altro modo! Devo abituarmi a questa immagine e inculcarla  gradualmente dentro di me. Con un maggiore sforzo di volontà posso avvicinarla, e presto scoprirò che è davvero così.

All’improvviso comincerà ad aprirsi davanti a me come se emergesse da una nebbia: “Si scopre che davvero tutto è interconnesso! Cosa fare?! Dove andare?” O viceversa: “Come accettarlo?! Come coglierlo?! Come lavorarci?!”

È un sistema da cui non si può scappare! Non deve sembrarci qualcosa di provocatorio o di minaccioso, ma, al contrario, una salvezza. Non la salvezza dal fatto che ora sto male, ma la salvezza da questa vita futile, da questo vuoto, da questa vita effimera, una transizione verso qualcosa di luminoso ed eterno.

 

[312008]

Da “I Got a Call” di KabTV. Un’idea globale” 2/6/11

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Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.

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