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La vita basata sull’egoismo

Lo sviluppo sfaccettato dell’egoismo ha portato al fatto che esso uccide contemporaneamente la sensazione di famiglia in noi, la relazione tra figli e genitori, la nostra natura, le arti, la scienza, e tutta la cultura in generale.

Non avviene soltanto nell’economia. Succede in ogni ambito. Di conseguenza, l’ego distrugge la nostra struttura familiare, pubblica, politica e sociale. Ma dobbiamo comunque agire.  Esistono più fattori in gioco. La nostra intera vita è costruita sull’egoismo, e dobbiamo cambiare tutto questo.

Siamo così egoisti che non ci importa di nulla, né del fatto che le nostre famiglie si stiano sfasciando, né della terribile atmosfera sociale; non ci interessa. Quando si tratta delle nostre tasche, dell’economia, allora crediamo che la crisi sia arrivata. Eppure siamo abituati al fatto che  prima di questo  “trattavo tutti come cani e tutti mi trattavano nella stessa maniera. È tutto ok, va tutto bene”.

Questo indica quanto la crisi e il nostro sviluppo in generale ci abbiano portato ad un stato così basso: non mi importa: mi ritiro a casa mia, non mi serve una moglie, non ho bisogno di figli, posso ordinare tutto da solo, servirmi facilmente da solo e  questo è tutto ciò che mi serve: non mi importa di nessuno.

 

 

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From KabTV’s “I Got a Call, How to Make a Revolution” 2/4/12

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Sole arancione, cielo arancione!

Secondo le statistiche, il tasso di natalità è in forte calo nei paesi occidentali. Ovvero, nei paesi europei più ricchi e sviluppati, dove c’è l’opportunità di dare ai figli ogni beneficio, educazione e istruzione, la gente non vuole avere figli.

Ne consegue che la popolazione mondiale aumenterà grazie ai paesi poveri dove non ci sono le opportunità per una vita buona e normale.

Dato che i bambini non riceveranno un’educazione e tutte le condizioni necessarie per il loro sviluppo, il mondo diventerà sempre più grigio e privo di colore. Sarà pieno di persone cupe, senza luce negli occhi, senza alcuna speranza per una buona vita.

La saggezza della Kabbalah avverte che il mondo potrebbe persino arrivare ad una guerra nucleare globale, e chissà che cosa rimarrà dopo. Non vedo il mondo avanzare verso un futuro positivo.

A me sembra che abbiamo attraversato un periodo relativamente favorevole negli ultimi quaranta – cinquant’anni, e ora il declino è iniziato. Sempre più frequentemente si parla di una guerra nucleare globale, nuovi conflitti e scontri tra Paesi divampano, e sono tali da poter distruggere il mondo.

L’umanità non capisce se stessa. Abbiamo a disposizione grandi forze, armi potenti, la milizia, la polizia, molte persone altamente istruite e insegnanti, ma tutto questo non ci aiuta a cambiare in meglio la popolazione mondiale, a rendere il mondo più luminoso, e a garantirgli un futuro positivo in modo che le persone non temano il loro futuro.

Che colore vorresti aggiungere a questo mondo grigio, privo di gioia? Io aggiungerei i colori del mare, i colori del sole. Dipende solo dalle persone che desiderano una vita tale.

Sembra che tutti vogliano una vita gioiosa e allegra, ma non facciamo nulla per ottenerla e non sappiamo come farlo, come bambini che iniziano un gioco pericoloso e continuano a giocare, senza sospettare dove potrebbe condurli.

Di conseguenza, il quadro è molto triste, ma siamo noi che lo creiamo. Siamo noi a scatenare guerre e dispute, e gioiamo quando il nostro prossimo sta male. La terra è in grado di fornirci tutti i suoi benefici, ma noi la stiamo distruggendo. Non esiste un futuro buono in un mondo tale.
Anche se la forza superiore desidera il meglio per noi, non può togliere alla persona la libertà di scelta. Se una persona è attratta dal male, allora, come avvertì un grande Kabbalista del XX secolo, Baal HaSulam, l’umanità si avvicinerà a una guerra mondiale.

All’uomo viene data la libertà di scelta di coprire tutti i crimini con l’amore. Non esiste nulla di meglio per le persone se non amarsi. Possiamo farlo. L’amore colorerà la nostra vita grigia aggiungendo il colore arancione, il colore caldo del sole.

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Da KabTV “An Inside Look”, 15/1/23

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Il mondo esiste grazie alle donne

Domanda: Che cosa attrae gli uomini alle donne?

Risposta: Molte cose. Dipende da quali preferenze hanno gli uomini. A seconda di queste preferenze cercano il riempimento corrispondente nella donna.

Ma, in linea di principio, la donna è una persona insostituibile nella società, e la società esiste grazie a lei. Gli uomini potrebbero vivere tranquillamente nella foresta, sedersi intorno al fuoco e fumare, ma la donna obbliga l’uomo a costruire il mondo.

Domanda: Ma quando un uomo sceglie una donna, anche per una relazione a breve termine, non pensa che lei stia salvando il mondo. Cos’è che lo attrae?

Risposta: In linea di principio, un uomo non è in grado di esistere senza una donna. Una donna può esistere senza un uomo, ma l’uomo non può farlo senza una donna.

Domanda: In che senso non può esistere senza di lei? Dopotutto, può cucinare da solo, portare i vestiti in lavanderia o lavarli lui stesso.

Risposta: Anche nel mondo moderno, tutto questo è molto difficile. Non credo che sia possibile nel senso ampio del termine. Una donna, comunque, organizza tutto, è abituata a farlo e può prendersi cura di se stessa. Un uomo non ci riesce!

Domanda: Intendi dire che ha bisogno di una sorta di completamento psicologico?

Risposta: Psicologico, fisico e fisiologico, tutto insieme. È impossibile vivere senza le donne. Senza gli uomini, invece, è possibile.

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Da  KabTV “Blitz di domande e risposte” 6/1/23

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Cambia questa unica cosa per raggiungere la perfezione

Il mondo si sta dirigendo verso uno stato di perfezione. Sebbene possa sembrare che ci stiamo allontanando sempre di più dalla perfezione, è necessario che percepiamo la nostra lontananza da uno stato perfetto per desiderare di unirci e avanzare verso di esso.

La perfezione è uno stato che va bene per tutti, senza problemi, con un senso di vitalità e in cui tutti si preoccupano gli uni degli altri.

Per realizzare la perfezione, dobbiamo prima cancellare la nostra competitività materialistica, che ci tiene in una costante inquietudine e che ci fa anche vedere gli altri in modo sfavorevole.

Dobbiamo calmarci, uscire dalla vita frenetica e agire nel mondo perché desideriamo portare il bene a tutti. Vale a dire, dobbiamo modificare la nostra motivazione, ed essere motivati semplicemente dal fatto che vogliamo fare del bene a tutti.

Se i valori della società si spostassero da come sono ora, la venerazione per il successo di individui che competono per arrivare al culmine della ricchezza, della fama e del potere, al valorizzare le persone per il bene che portano alla società, allora saremmo spinti a portare bontà a tutti, dato che così facendo, guadagneremmo il rispetto della società. Spero che questo cambiamento avvenga al più presto, perché allevierebbe molte sofferenze e permetterebbe di far fluire nel mondo un’abbondanza di bontà.

 

Basato sul video “Change This 1 Thing to Achieve Perfection” con il kabbalista Dr. Michael Laitman e Oren Levi. Scritto/editato dagli studenti del kabbalista Dr. Michael Laitman.

Come gestire la paura e l’ansia

Uno dei miei studenti mi ha detto che quando parla delle sue ansie con una persona a lui vicina, come la moglie o un caro amico, scopre, in quel momento, di riuscire ad aprirsi, e l’ansia diminuisce, ancora prima di aver ricevuto consigli o aiuto.

La solidarietà sicuramente diminuisce l’ansia.  Esiste un detto nella saggezza della Kabbalah che “un dolore condiviso è un un dolore dimezzato”, ovvero, quando condividiamo una sensazione, la dividiamo, rendendola così più gestibile. 

Poiché è abbastanza facile capire come la condivisione delle nostre esperienze diminuisca i nostri sentimenti negativi, la domanda è: perché non usiamo di più questa capacità? Perché è così difficile per noi condividere le nostre paure e ansie con gli altri?

Abbiamo, a tutti gli effetti, paura di aprire i nostri cuori, di far vedere a tutti che abbiamo certe paure e preoccupazioni. Oltre a tutte le paure che ci teniamo dentro, abbiamo di solito anche delle apprensioni aggiuntive nel condividerle con gli altri, temendo che possa portare gli altri a percepirci come deboli. Dal momento che la società, in generale, valorizza individui più forti, più intelligenti, più ricchi e più in forma, aprire le nostre ansie a una società tale, ci rende vulnerabili allo sfruttamento. Dobbiamo quindi cercare un ambiente sociale che non ci sfrutti perché ci siamo aperti, ma piuttosto che ci dia un senso di fede e sicurezza che ci possa aiutare a gestire qualsiasi sensazione negativa. 

Un ambiente sociale in grado di garantire la fede e la sicurezza nei propri membri attira attivamente verso il bene superiore e la forza benevole, la forza dell’amore, della dazione  e della connessione. È questa stessa forza che risveglia in noi sentimenti negativi, siano essi paure, ansie o altre sensazioni dolorose, affinché ci avviciniamo a quella forza, e lo facciamo attirandoci l’uno all’altro.

Se vogliamo connetterci con la forza superiore e far sì che le sue qualità perfette dell’amore, della dazione e della connessione, riempiano la nostra vita con una sensazione di fiducia e certezza, allora dobbiamo emulare questa forza tra di noi, dando agli altri una sensazione di fede e sicurezza, e loro devono fare lo stesso nei nostri confronti.

Desiderando connetterci positivamente con gli altri, iniziamo a risvegliare la forza positiva che risiede in natura nelle connessioni che creiamo, e sentiamo un nuovo senso di fede e di fiducia spazzare via le ansie che potremmo avere dentro di noi.

Basato sul video “Come affrontare la paura e l’ansia” con il kabbalista Dr. Michael Laitman e Oren Levi. Scritto/editato dagli studenti del kabbalista Dr. Michael Laitman. Foto di Priscilla Du Preez su Unsplash.

 

“Guadagno energetico netto”: un altro regalo che non potremo goderci

Il governo statunitense ha annunciato che uno dei laboratori di fusione nucleare, il Lawrence Livermore Lab (LLL) ha conseguito quello che il segretario dell’energia a stelle e strisce, Jennifer Granholm, definisce: “Una delle più impressionanti imprese scientifiche del ventunesimo secolo”. Il Financial Times ha addirittura dichiarato che “Gli scienziati del governo statunitense hanno fatto un passo avanti nella ricerca di un’energia illimitata e a zero emissioni di carbonio”.

La fusione nucleare è un processo mediante il quale due nuclei atomici leggeri si uniscono per formarne uno più pesante rilasciando enormi quantità di energia. Questo è ciò che accade nel sole. Durante l’esperimento gli scienziati sono riusciti a replicare il processo in laboratorio, con un rilascio di energia maggiore di quella investita per crearlo. Questo è chiamato “guadagno energetico netto” o “accensione”. Teoricamente questo processo potrebbe creare energia infinita, quasi a costo zero.

Nonostante la fanfara del passo avanti, un uso commerciale di tale processo è lontano almeno decenni. Inoltre, anche se diventasse commerciale, l’umanità non ne godrebbe, ma solo gli stessi pochi che raccolgono i benefici di ogni conquista dell’umanità.

Dietro ogni esperimento e sforzo che individui e governi fanno, giace un elemento corrotto che non permette alla collettività di godere del beneficio di tutte le conquiste fatte: la natura umana. Perciò, prima di tutto non credo che le corporazioni giganti, che guadagnano miliardi dai carburanti fossili e da altri mezzi per la produzione energetica, permettano che si realizzi un regalo del genere all’umanità. Poi, se anche fosse e l’umanità avesse accesso a questa fonte energetica illimitata, verrebbe usata allo stesso scopo per cui viene usata ogni risorsa e cioè contro altre nazioni o altri popoli.

Il problema dell’umanità non è di carattere tecnologico. Volendo potremo risolvere le crisi globali in una settimana. Non esiste carenza di cibo e non dovrebbe esserci la fame. Ugualmente, non c’è carenza di energia, quindi non dovrebbe esserci chi soffre per il freddo dell’inverno o il caldo dell’estate. Nessuno dovrebbe soffrire per mancanza di igiene o di farmaci, o di un’adeguata istruzione, o a causa qualunque delle miriadi di difficoltà che affliggono il mondo. L’unico motivo per cui ne soffriamo è il male che infliggiamo gli uni agli altri. E’ molto semplice: dato che ognuno cerca di far soffrire gli altri, tutti soffrono.

Il mondo è pieno di energia. Potremmo usarla per tutti i nostri bisogni come se venisse dal nulla e sarebbe completamente senza sforzo. L’unica cosa che viene richiesta è cambiare il modo in cui ci relazioniamo gli uni con gli altri, perché per far fluire l’energia deve esserci connessione e l’unica che manca realmente è quella umana. Quindi, sistemando le connessioni tra noi avremo energia illimitata e spontanea.

L’energia dell’universo non ha limiti. Non abbiamo bisogno di dividere atomi o unire nuclei per estrarre o produrre energia, e neanche ricavarla attraverso altri mezzi costosi. Non abbiamo bisogno di laboratori o di scienze all’avanguardia. Dobbiamo smettere di negare gli uni agli altri tutto quello che è buono; dobbiamo finirla col soffocarci a vicenda. Cambiando le nostre intenzioni verso gli altri, scioglieremo il cappio che ci stiamo reciprocamente imponendo e l’energia fluirà da sé, verso tutti, incessantemente, abbondantemente e senza fine.

L’energia è energia, può essere usata come vogliamo. Se non ostruiamo il suo fluire con le nostre connessioni bloccate, saremo in grado di soddisfare ogni nostra necessità, da quella più materiale a quella emotiva o mentale.

Certo, non siamo neanche minimamente vicini al rilascio di questa energia infinita. Tuttavia, dobbiamo ricordarci che solo lavorandoci su, alla fine raggiungeremo una condizione in cui l’umanità sarà libera dalle preoccupazioni energetiche. Finché insisteremo con le nostre connessioni negative, continueremo a combattere per l’energia, lottando per essa, negandola gli uni agli altri. Fino a quando saremo disconnessi, l’energia sarà semplicemente un altro mezzo di sfruttamento e manipolazione dei pochi potenti contro i molti impotenti.

Didascalia della foto:
Per creare l’accensione della fusione, l’energia laser della National Ignition Facility viene convertita in raggi X all’interno dell’hohlraum, che poi comprimono una capsula di combustibile fino a farla implodere, creando un plasma ad alta temperatura e alta pressione. Un importante passo avanti è stato annunciato dagli scienziati statunitensi nella corsa alla ricreazione della fusione nucleare. I fisici perseguono questa tecnologia da decenni perché promette una potenziale fonte di energia pulita quasi illimitata. I ricercatori hanno confermato di aver superato un ostacolo importante: produrre da un esperimento di fusione più energia di quella immessa. Ma gli esperti affermano che c’è ancora un po’ di strada da fare prima che la fusione alimenti le case. L’esperimento si è svolto presso la National Ignition Facility del Lawrence Livermore National Laboratory (LLNL) in California. Foto di LLNL via ABACAPRESS

Alla Giornata Mondiale dei Diritti Umani manca il diritto più importante

Ogni anno a dicembre i media discutono molto di diritti umani in occasione della Giornata dei Diritti Umani che viene celebrata dalla comunità internazionale il 10 del mese, in memoria della Dichiarazione Universale dei diritti umani che fu proclamata nel 1948 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

La dichiarazione stabilisce una vasta gamma di diritti fondamentali e libertà di cui tutti abbiamo diritto, come ad esempio il diritto alla libertà, eguaglianza, dignità, sicurezza personale, istruzione e lavoro. Ma c’è ne uno fondamentale a cui tutti abbiamo diritto, ma nessuno di noi ce l’ha perché non ne è consapevole. Tuttavia senza questo, non avremo nessuno di tutti gli altri diritti.

Si tratta di quel fatto unico e fondamentale, che determina tutto nelle nostre vite. E cioè che siamo tutti connessi l’uno all’altro e che dipendiamo gli uni dagli altri. Poiché non sappiamo questo, o non vogliamo saperlo, violiamo reciprocamente i diritti a destra e a manca, senza comprendere che così facendo stiamo danneggiando la vera struttura che ci sostiene e ci nutre. Quindi, il nostro diritto più essenziale, che è anche il nostro dovere, è di sentire che siamo gli uni il salvagente degli altri.

Che ci piaccia o no, siamo tutti insieme in questo. La legge generale della natura è “uno per tutti e tutti per uno” ed è imprescindibile. Prima lo comprendiamo, prima inizieremo a vivere di conseguenza. 

Noi non sfruttiamo i nostri figli, né li depriviamo dei loro bisogni primari. Al contrario, cerchiamo di fornire loro tutto quello di cui hanno bisogno e anche di più, perché li percepiamo come un’estensione di noi stessi. Allo stesso modo, se sentissimo che ognuno intorno a noi è anch’esso una nostra estensione, non lo sfrutteremmo.

Al momento dobbiamo lottare contro gli usi e gli abusi nel mondo, proprio perché ci sentiamo disconnessi gli uni dagli altri. Fino a quando non porremo fine a questo senso di disconnessione, non potremo sradicare lo sfruttamento e la lotta per i diritti umani sarà futile e inutile.  Anzi, ne beneficeranno solo coloro che ottengono fama e fortuna mostrandosi paladini dei poveri, quando di fatto speculano sulle loro spalle tormentate.

Dato che la comprensione della dipendenza reciproca è essenziale per curare tutti i mali della società, io insisto sempre sul fatto che l’educazione alla connessione è l’iniziativa più urgente e più importante che dobbiamo prendere. Deve venire prima di ogni cosa, perché, di nuovo, sapendo che dipendiamo gli uni dagli altri, non ci colpiremo a vicenda e non ci sarà alcun abuso dei diritti umani.

Al contrario, ignorando la nostra interdipendenza, troveremo sempre modi per sfruttare gli altri e anche organizzazioni, che pretendono di lottare per i poveri, perpetueranno la loro miseria al fine di incrementare la propria ricchezza e il proprio potere.

Didascalia della foto:
Persone partecipano a una marcia contro il regime islamico in Iran nella Giornata Internazionale dei Diritti Umani. I manifestanti hanno chiesto giustizia per Mohsen Shekari, un uomo di 23 anni giustiziato dal regime islamico l’8 dicembre per aver bloccato una strada e presumibilmente ferito un soldato durante una protesta. Le manifestazioni in Iran, iniziate in risposta alla morte di Mahsa Amini, si sono trasformate in un movimento contro il regime e i manifestanti continuano a chiedere un Iran laico e democratico. (Foto di Allison Bailey / SOPA Images/Sipa USA)

Alla ricerca dell’armonia

Uno dei principali segni di felicità e armonia è la completa assenza del bisogno di dimostrare qualcosa a qualcuno (Nelson Mandela).

La mia risposta: Questa è la sua esperienza personale, è comprensibile.  In generale, dato che la natura spinge verso uno stato di riposo, compreso il continuo  movimento indisturbato, possiamo dire che l’armonia è in effetti, il segno principale del desiderio dell’universo.  Vediamo che, in linea di principio, tutto è diretto verso di essa.  Se avviene qualcosa di contrario, allora tutte le forze dell’universo mirano all’equilibrio.

Commento: Sì. Se prendiamo in considerazione una piccola persona, allora queste sono forze piccole, e se prendiamo l’intero universo, allora saranno coinvolte forze enormi.

La mia risposta: Il che significa che, qualunque cosa accada, è finalizzata solo alla ricerca dell’ armonia, dell’equilibrio.

Domanda: Come definiresti l’armonia umana ordinaria?

Risposta: L’armonia è la combinazione di forze reciprocamente opposte in una persona, che si equilibrano.

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From KabTV’s “Kabbalah Express” 11/8/22

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La Kabbalah come scienza integrale

Commento: Quando ho incontrato la Kabbalah per la prima volta, e ho ascoltato le tue conversazioni, ho sentito che c’è una verità, che null’altro mi aveva aperto gli occhi alla realtà così tanto. L’ho provato davvero su di me.

La mia risposta: Ma non si può dire cosa sia.  Ti è stato rivelato che si tratta, certamente, di una conoscenza molto seria, ma non ancora cosa rappresenta. Hai avuto semplicemente una sensazione di qualcosa che si apre.

Commento: Avevo visto, letto e studiato varie cose prima, ma è stata la Kabbalah a sembrare vera e autentica.  Mi mancano le parole per spiegarlo.

La mia risposta: Ti dirò io da dove arriva. La Kabbalah è una scienza integrale che assorbe ogni cosa. Parla della radice Superiore da cui discendono tutti i rami nel nostro mondo: i sistemi di controllo, di educazione, la natura inanimata, vegetale, animale e umana, sistemi che percepiscono ogni cosa. Ovvero, si tratta di una scienza che spiega il controllo del nostro mondo.

Quindi, qualsiasi cosa si dica sul nostro mondo, la Kabbalah ha la propria opinione molto chiara, a riguardo, con una radice di gestione molto profonda. Riesco sempre a trovare la radice, come avviene, come si è sviluppato in passato, quali qualità ha, il luogo, com’è controllato dall’esterno, e cosa succederà nel futuro- in generale, su ogni cosa.

 

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From KabTV’s “I Got a Call. Kabbalah About Cults” 12/18/13

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Anno nuovo, problemi vecchi

A giudicare da ciò che sta accadendo all’umanità riguardo il processo generale di sviluppo, che è destinato a condurci alla meta prevista, affronteremo un periodo difficile nell’anno avvenire 2023.
Spero che non arriveremo a una guerra nucleare mondiale, e la cosa mi sembra improbabile. Ma, ciononostante, ci aspettano sfide importanti in ogni parte del mondo. E alla fine ci porteranno a trovare una soluzione vera e ad accettare di cambiare le relazioni tra di noi per il meglio.

Questi problemi sono già visibili all’orizzonte: un’ecologia povera, mancanza di cibo e ogni tipo di disastro naturale. Tutti questi problemi saranno molto gravi e si manifesteranno su una scala globale; quindi non accolgo il nuovo anno con gioia.
Non si tratta solo della guerra, ma delle relazioni tra le persone. Dopotutto, una guerra può, in qualche modo finire, ma correggere le relazioni umane richiede un lungo studio, chiarezza, un approccio corretto, e un senso di dolore che si intensifica in ogni persona e in ogni nazione e Paese.

Solo se diventa evidente a tutti che non abbiamo alcuna speranza per un futuro migliore se non ci avviciniamo gli uni agli altri, solo a questa condizione potremo intraprendere la strada verso un futuro migliore.

Nel nuovo anno, tutti i vecchi problemi, già esistenti nel 2022, si aggraveranno. Dopotutto, non abbiamo fatto nulla per eliminarli. Prima di tutto dobbiamo sopravvivere a questo inverno del 2022-2023, e solo allora vedremo ciò che avverrà. Ci sono problemi seri con l’acqua potabile, cibo e grano. Spero davvero che l’umanità non distrugga i prodotti, ma piuttosto che si arrivi a una distribuzione tra i Paesi tale da permettere a tutti di esistere. Ma al momento non esiste una soluzione.

L’epidemia del coronavirus non è più così acuta, ma arriveranno altri problemi ancora più seri: nuove epidemie nel mondo in forme diverse. In fondo, se non aggiustiamo le nostre relazioni, allora lasceremo uscire tutti questi problemi che faranno scoppiare la società umana.

È difficile parlarne, ma sembrerebbe che siamo arrivati ad un punto critico per la nostra sopravvivenza. Non capiamo quanto sia debole l’uomo e che siamo in conflitto con le forze della natura alle quali non possiamo resistere. La natura si abbatterà su di noi con forze ancora più intense, come alluvioni e terremoti tali da rendere impossibile vivere su questo pianeta.

I problemi principali saranno dovuti al clima, e questa è una difficoltà dato che non possiamo fermare la natura. Le relazioni tra i Paesi in guerra possono ancora essere calmate. Ma è impossibile resistere alle forze della natura ed eliminare i disastri naturali.

Esiste solo un modo per farlo – attraverso la correzione delle relazioni tra le persone, e ne siamo molto distanti. Dopotutto, le relazioni umane richiedono il consenso dei cuori per avvicinarsi l’uno all’altro.
Ciò che è necessario non sono acquisizioni materiali, come l’acquisto del gas o del petrolio, ma piuttosto di un atteggiamento cordiale verso gli altri. Ma non ne siamo assolutamente capaci ancora. Per questo guardo con ansia al futuro, che dipende interamente dalle buone relazioni tra le persone.

Non siamo in grado di aprire i cuori gli uni agli altri. Tutti i cuori sono sigillati con numerosi lucchetti e non vogliamo capire che l’apertura e il riavvicinamento dei cuori è la soluzione a tutti i problemi. Eppure all’umanità è stata data l’opportunità di correggersi. Abbiamo ancora una possibilità. Abbiamo ancora speranza.

 

 

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From KabTV’s “The World” 12/15/22

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