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Che cos’è la mancanza di equilibrio per raggiungere l’armonia?

Domanda: Immaginiamo che una persona sia costantemente in dubbio e cerchi di usare il suo intuito, ma senza comprenderlo del tutto. Che consigli daresti per aiutarla a prendere delle decisioni da uno stato armonico, senza squilibri, quando la persona non è sicura di cosa sia giusto o sbagliato, partendo dall’equilibrio?

Come possiamo prendere decisioni da uno stato semplice per poi intraprendere passi aggiuntivi?

Risposta: Se una persona cerca l’armonia da uno stato semplice, di solito la ottiene riducendo le sue azioni: spostarsi meno, pensare meno, preoccuparsi meno, sentire meno, vedere meno e così via. La cosa migliore è prendere un sonnifero e addormentarsi.

In altre parole, non abbiamo alcuna armonia, ma cerchiamo di raggiungerla bilanciando correttamente le forze che agiscono su di noi. Ci riferiamo a questo come armonia, anche se non lo è affatto, ma è una neutralizzazione reciproca degli stimoli.

Domanda: Quindi l’equilibrio e l’armonia non sono la stessa cosa?

Risposta: No. Il fatto è che dobbiamo capire come restringere noi stessi per non perdere l’armonia che si è raggiunta e non cadere nello squilibrio.

Commento: Quando ci penso, mi ricordo sempre dell’esempio di un funambolo. Sembra che stia camminando lungo linea e ogni passo debba essere in equilibrio altrimenti cadrà. Allo stesso tempo, non si tratta di uno stato armonico, ma di uno sforzo e un controllo costante in ogni momento.

La mia risposta: Possiamo dire che questo è l’equilibrio corretto, l’armonia corretta. Ad ogni modo, bisogna costantemente considerare le conseguenze future nel proprio subconscio e dimostrare a se stessi di poter sempre stare in equilibrio.

Domanda: Cosa manca all’equilibrio per diventare armonia? Bisogna aggiungere qualcosa?

Risposta: La conoscenza del futuro, delle forze che agiscono su di te, delle tue capacità, e del mondo che ti circonda. Tutto questo può portare molto lontano.

Commento: Di conseguenza, ci sono molti più elementi da aggiungere.

Risposta: Certamente.

 

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From KabTV’s “Kabbalah Express” 11/18/22

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Il potere del collettivo

Domanda: Quando viene dato un esempio in un gruppo Kabbalistico, si inizia a capire che non si sta completando qualcosa. Un gruppo Kabbalistico può fare d’esempio al mondo? Le persone potranno sentire che abbiamo una relazione bilanciata ed essere attratte da questo?

Risposta: Saranno attratte da due forze. Una forza è la sofferenza, che spinge le persone da dietro, e la seconda forza è il bene, che tira dal davanti.
Tutto dipende dalla forza dell’ambiente che agisce su di tutti. È nel potere del collettivo far sì che una persona non sia in grado di pensare diversamente. Non potrà farlo poiché è un essere singolo e piccolo nel campo collettivo. E se questo campo inizia ad agire correttamente su di lui, sarà obbligato ad obbedire.

Entrare nel collettivo o disconnettersi da esso è una libera scelta della persona. E quando entra, l’ambiente agisce già su di lui, ed egli scorre insieme a tutti gli altri, senza problemi.

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Da KabTV “Ho ricevuto una chiamata. Un esempio vivente” 3/12/13

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Elon Musk contro Twitter

Nelle ultime settimane, il nuovo proprietario di Twitter, Elon Musk, ha pubblicato quelli che sono noti come i “Twitter Files”. I “file” sono documenti di corrispondenza interna tra ex dirigenti dell’azienda, che Musk ha licenziato non appena l’ha acquistata. I documenti rivelano l’inserimento di prassi nella lista nera di giornalisti e politici conservatori, tra cui l’allora presidente Donald Trump, il blocco dei tweet che non rientravano nell’agenda politica dell’azienda e la soppressione di notizie che non promuovevano la causa liberale, come la vicenda, ora verificata, del computer portatile di Hunter Biden.

Non ho dubbi sul fatto che Musk sapesse cosa stava comprando quando si è lanciato nell’affare. Sono sicuro che non solo Musk, ma molte altre persone hanno fatto dei controlli per lui e gli hanno detto cosa stava succedendo nell’azienda. Questo spiega anche perché la prima cosa che Musk ha fatto quando ha preso in mano la società è stata quella di licenziare i vertici dell’azienda.

Non credo che l’intenzione di Musk sia quella di ripulire il mondo dal male o dai malfattori. Se così fosse, sarebbe già stato “ripulito” dai malfattori. Ad ogni modo, sono molto favorevole alle denunce di Musk e il fatto che sia riuscito a sopravvivere finora significa che è fortunato o che c’è in gioco qualcosa di cui non sono a conoscenza.

Eppure, Twitter  è soltanto una delle piattaforme. Non c’è dubbio che la situazione non sia diversa in Facebook, o in qualsiasi piattaforma che sia un centro in cui miliardi di persone si trovano e possono essere influenzate. Alla fine, il nome del gioco in questo caso è potere e controllo. Questo è il motivo per cui gli ex dirigenti di Twitter hanno fatto ciò che hanno fatto e per cui tutti i grandi media tecnologici e le società internet manipolano i dati. Questo è anche il motivo per cui l’FBI, secondo i file di Twitter, è stata coinvolta nelle manovre.

Il punto fondamentale è che chi controlla i servizi di informazione, controlla ciò che la gente sa e chi controlla ciò che la gente sa, controlla ciò che essa pensa. Quando si controlla ciò che le persone pensano, non c’è limite a ciò che si può fare su di loro. Questo è l’obiettivo finale delle grandi aziende tecnologiche: potere e controllo per il bene del potere e del controllo.

Non so se Elon Musk sia alla ricerca di potere e controllo o di qualcos’altro. È stato un pioniere dell’alta tecnologia per molti anni e ha fondato Tesla e SpaceX, ma Twitter è una novità per lui. Dove lo porterà non lo sa nessuno e potrebbe portarlo ad avere legami di ogni tipo con varie aziende e persone. In ogni caso, sono sempre favorevole alla trasparenza e all’esposizione dei problemi, perché è l’unico modo per riconoscere i problemi e i malfunzionamenti e quindi ripararli. Pertanto, qualunque sia la motivazione di Musk, purché porti alla luce la verità, sono favorevole.

La forza che è l’armonia

Domanda: La forza che organizza il sistema in uno stato di armonia è al di sopra dell’armonia? È qualcosa al di sopra dello stato che una persona percepisce come ideale?

Risposta: La corretta interazione di tutte le parti del sistema, quando ogni parte agisce in modo da portare tutte le altre all’equilibrio reciproco, è il risultato desiderato dello sviluppo.
La forza su cui una persona deve fare affidamento per poter raggiungere l’armonia è una forza comune che è al di fuori del sistema. Questa è l’unica forza. Da sola, è in armonia. Non ha bisogno di portarsi in equilibrio, o aspettarsi influenze future per essere in armonia poiché essa stessa è armonia.

Domanda: Qual è il punto di contatto con questa forza? A cosa dovrebbe prestare attenzione una persona?
Risposta: Al fatto che ogni volta deve portarsi il più possibile nello stato di armonia.

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From KabTV’s “Kabbalah Express” 11/18/22

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Comprendere Torah e Mitzvot spirituali

Forse la misura chiave della propria devozione religiosa è il grado di osservanza dei comandamenti della propria confessione. Nell’Ebraismo ortodosso, ciò può significare l’osservanza di determinate regole alimentari o la recita di determinate preghiere di ringraziamento in certi momenti o situazioni della giornata. Per i Musulmani può essere osservare il digiuno del Ramadan e recarsi in pellegrinaggio alla Mecca, mentre per i Cristiani può essere andare in chiesa la domenica o, se si è Cattolici, confessarsi.

Nell’Ebraismo, i comandamenti sono chiamati Mitzvot e una persona è considerata religiosa quando osserva ciò che è chiamato Torah e Mitzvot, cioè le Mitzvot che sono scritte nella Torah, i libri dell’Antico Testamento, e le regole che sono state stabilite in seguito e sono state dettagliate in testi successivi.

Molte persone considerano la saggezza della Kabbalah un ramo dell’ Ebraismo, o come una parte esoterica o mistica dell’Ebraismo. Alcuni la considerano addirittura come una religione vera e propria. Come kabbalista che ha ricevuto la sua conoscenza dalla fonte più autorevole,  RABASH, il figlio primogenito e successore di Baal HaSulam, posso dirvi che non è nessuna di queste cose.  La Kabbalah è un approccio scientifico alla vita. Insegna le leggi fondamentali dell’esistenza e dice cosa ci si può aspettare se le si segue. Tuttavia, lascia a voi il compito di sperimentare su voi stessi e scoprire se le leggi che insegna sono corrette o meno.

La Kabbalah quindi non è una religione, e certamente non è misticismo. Si tratta di un metodo rigoroso che si differenzia dalla scienza naturale soltanto nel fatto che il soggetto dell’esperimento è lo sperimentatore.  In altre parole, nella saggezza della Kabbalah, l’osservatore e l’osservato sono la stessa cosa. 

La scienza della Kabbalah precede la religione.  La religione ebraica che conosciamo oggi si è evoluta negli ultimi secoli della presenza di Israele nel Regno di  Giuda, circa 2.000 anni fa. La saggezza della Kabbalah iniziò con il Libro dell’Angelo Raziel, attribuito all’Adamo biblico, ma in maniera ancora più significativa con gli insegnamenti di Abramo. Anche Abramo scrisse libri, ma l’unico giunto fino a noi  è Sefer Yetzira [Il libro della Creazione].

Capire che la Kabbalah è un metodo scientifico è importante perché uno dei suoi concetti chiave è quello di Torah e Mitzvot. Tuttavia, la Torah e le Mitzvot di cui parla la Kabbalah non hanno nulla a che vedere con la Torah e le Mitzvot di cui parla l’Ebraismo.

Nella saggezza della Kabbalah, la Torah è semplicemente una legge generale della realtà.  Tutte le galassie, stelle, pianeti, tutte le persone e tutto ciò che esiste, seguono  un certo codice di leggi.  Il codice di leggi è chiamato Torah.  La parola Torah ha diverse origini, ma una  è hora’a, che significa istruzione.  Quindi, le leggi di comportamento di ogni cosa che esiste sono chiamate Torah. 

Dentro la realtà che rispetta le leggi della Torah ci sono le persone. Le persone conducono le loro vite in certi modi, pensano  pensieri diversi, e hanno ogni tipo di intenzione dietro le loro azioni. Quando conducono le loro vite secondo la legge comune della realtà, ovvero la Torah, si ritiene che seguano l’imperativo della natura [tzivui].  Questa è l’origine della parola Mitzvot   [comandamenti]. 

Ogni religione promette che se si osservano le sue Mitzvot, la vita sarà buona. La Kabbalah dice la stessa cosa, ma per una ragione molto diversa. Nella Kabbalah non c’è alcuna divinità suprema che ci premia per aver obbedito ai suoi comandamenti.  Tutto ciò che esiste sono le leggi della Torah, le leggi della realtà.  Se viviamo secondo queste leggi, la nostra vita diventa confortevole.  È come remare controcorrente o verso valle: verso valle è come obbedire alle leggi della realtà, e controcorrente significa opporsi ad esse, come facciamo attualmente perché non le conosciamo. 

Le leggi della Torah sono molto semplici: tutto è equilibrato. Dazione e ricezione sono bilanciate e mantengono un equilibrio dinamico proprio come un corpo mantiene l’omeostasi.  Se studiamo queste leggi e sappiamo come mantenere l’equilibrio con la realtà, la nostra vita diventa semplice e priva di dolore. Se non conosciamo le regole, avviene l’opposto. 

La Kabbalah ci insegna quali siano queste regole e come essere in equilibrio con tutta la realtà. Più riveliamo le leggi della realtà, più riveliamo ciò che è chiamato il Creatore, la legge che ha creato e sostiene la realtà.  La parola ebraica per Creatore è Boreh, dalle parole bore’eh  [vieni e vedi], ovvero vieni e vedi le leggi della creazione. Se le vedi, saprai come vivere una vita equilibrata e felice. È anche questo il motivo per il quale i Kabbalisti aspirano a rivelare il Bore, perché significa conoscere tutta la creazione e come comportarsi in essa. 

Come possiamo vedere, non c’è nulla di mistico o religioso nella saggezza della Kabbalah e nei suoi termini. È  molto importante tenere in mente questi concetti quando leggiamo i testi di Baal HaSulam e degli altri Kabbalisti.  

Buona fortuna nel rivelare la realtà! 

Peggio degli animali

Questa mattina, dato che stiamo studiando l’influenza dell’ambiente sociale, uno studente, spinto dalle discussioni in cerchio che stavamo facendo, ha posto con sconcerto una domanda sul tema.  Ha detto: “Studiamo che acquisiamo tutte le nostre abitudini dall’ambiente. Recentemente, cose date per scontate per migliaia di anni vengono messe in discussione e cioè gli uomini vogliono essere donne, le donne vogliono essere uomini, i bambini vogliono essere trattati come fossero gatti e gli insegnanti devono soddisfare i desideri degli alunni. Dove andremo a finire? Quanto in basso cadremo?”

La mia risposta è stata semplice e immediata: ”Diventeremo peggio degli animali, in tutto”. Mi spiego meglio: gli esseri umani possiedono caratteristiche che vanno oltre il livello animale. Questi attributi ci hanno portato a sviluppare arti, culture, religioni, etica e varie forme di governo. In una parola, hanno creato quella che chiamiamo “ civilizzazione”.

Tuttavia, quando  ne facciamo un uso improprio, questi attributi ci abbrutiscono e ci rendono inferiori a qualsiasi animale. Quando applichiamo la moralità umana agli istinti animali, che non hanno nulla a che fare con la moralità bensì lavorano in noi come in qualsiasi altro corpo animale, deformiamo la nostra percezione del mondo e creiamo distorsioni nella società.

Gli animali non fanno domande di genere e non riflettono su quale specie sono. Sono semplicemente come la biologia li ha creati. Quando introduciamo moralità nella biologia, che appartiene esclusivamente al regno degli istinti, roviniamo i nostri istinti e compromettiamo la nostra biologia.

Gli umani possono essere al di sopra di tutta la realtà o completamente al di sotto. Se abbandoniamo il livello animale e ci concentriamo su quello umano, migliorando la società attraverso maggior solidarietà e preoccupazione reciproca, eleviamo l’umanità al di sopra di tutta la creazione. Ancor di più, così facendo, diamo un contributo al mondo in cui viviamo. Al contrario, quando ci concentriamo invece nel confondere la biologia, diventiamo inferiori agli animali, perché alteriamo la società e danneggiamo la nostra etica e i nostri corpi.

L’unico modo per fare le cose giuste è occuparci delle questioni umane piuttosto che di quelle del corpo. Se ci preoccupiamo solo di aumentare la coesione sociale e la responsabilità reciproca, la gente si sentirà sicura rispetto a come è e a come comportarsi. E questo di conseguenza renderà tutti più calmi e più felici. Tutti si sentiranno connessi alle loro comunità e il nuovo livello di coesione sarà così appagante che le persone smetteranno di chiedersi se sono uomini, donne o gatti.

Perché non possiamo vedere oltre l’universo

Il nostro universo, dicono i cosmologi, è cominciato con un big bang e non ha mai smesso di espandersi da allora. Spiegano che non possiamo vedere o fare ricerche al di là dell’universo nel quale dimora il pianeta Terra. Non è per un’ottica inadeguata che non possiamo studiare al di fuori del nostro universo, ma perché le leggi della fisica rendono impossibile scoprire cosa esiste al di là del nostro universo, ammesso che esista qualcosa.  Il motivo per cui gli scienziati sostengono questo non è perché questa sia la verità assoluta, ma perché non hanno gli strumenti adatti per esplorare oltre il nostro universo. Tuttavia, tali strumenti esistono e, se li otterranno, sapranno cosa c’è là fuori e lo vedranno con la stessa chiarezza con cui ognuno di noi vede l’altro.

Quando i produttori di telefoni cellulari vogliono migliorare le loro fotocamere, possono farlo principalmente in due modi. Il primo, ovvio, è quello di migliorare l’hardware della fotocamera: gli obiettivi, l’otturatore, ecc. L’altro modo è migliorare la “mente” che decifra ciò che gli obiettivi catturano. Ciò avviene impiegando software più sofisticati, algoritmi migliori e unità di elaborazione più efficienti per gestire le capacità di calcolo che “capiscono” con maggiore precisione ciò che le lenti vedono e, in questo modo, producono un’immagine più dettagliata utilizzando le stesse ottiche.

Nello studio dell’universo, dobbiamo fare lo stesso. Per quanto le nostre ottiche possano essere perfezionate, c’è un limite che non potranno mai superare. Per andare oltre quel confine, dobbiamo migliorare la “mente” che comprende le immagini, che in questo caso siamo noi.

Percepiamo l’intero mondo attraverso una mente molto orientata agli obiettivi, e l’obiettivo è servire il proprio interesse. Se qualcosa non serve a questo interesse personale, la mente non lo percepisce. Pertanto, per cogliere ciò che va oltre il nostro interesse immediato, dobbiamo abbracciare altri “interessi” e farli nostri. In parole povere, dobbiamo imparare a prenderci cura degli altri tanto quanto ci prendiamo cura di noi stessi.

Pensiamo alla nostra capacità di visione. Ciascuno dei nostri occhi vede il mondo in due dimensioni. Tuttavia, quando le immagini che entrambi i nostri occhi vedono arrivano al cervello, questo le elabora e costruisce un’immagine tridimensionale. Se fossimo “bloccati” con l’immagine di un solo occhio, non saremmo in grado di vedere la profondità e non percepiremmo mai il mondo come tridimensionale.

Lo stesso vale per la nostra percezione del mondo. È come se la nostra percezione personale fosse un occhio e quella di un’altra persona un altro occhio. Finché siamo confinati alla nostra percezione, siamo vincolati ai limiti che la nostra percezione consente, una sorta di percezione “bidimensionale”. Tuttavia, se “vediamo” il punto di vista dell’altro e li fondiamo, la nostra percezione del mondo acquisterà una dimensione completamente nuova e ci darà una comprensione molto più piena e ricca del mondo.

Per raggiungere questo obiettivo, però, dobbiamo abbandonare il nostro atteggiamento egocentrico. L’immagine distorta che ci presenta è la causa di tutti gli errori che commettiamo in questo mondo, come individui, come società e come nazioni. Poiché percepiamo gli altri come un’opposizione, cerchiamo di annullarli. Se ci rendessimo conto che gli altri non si oppongono a noi, ma ci completano, saremmo in grado di accogliere la loro percezione, di fondere la nostra percezione con la loro e di creare una percezione del mondo completamente nuova e veritiera (!).

Ora, immaginiamo di poterlo fare non solo con un’altra persona (un secondo occhio, per così dire), ma con ogni persona del pianeta. Le rivelazioni che potremmo scoprire sono illimitate. In questo stato, non ci sarà davvero fine a ciò che saremo in grado di percepire attraverso la nostra “visione” multidimensionale, acquisita cambiando il nostro atteggiamento verso gli altri da egocentrico a inclusivo. Più ci pensiamo, più ci rendiamo conto che la soluzione ai nostri problemi non sta in macchine migliori, ma in noi migliori.

Didascalia della foto:
Il telescopio spaziale James Webb celebrato con un francobollo delle Poste americane.

Oggi, o è una relazione spirituale o niente relazione

Kabbalah e relazioni

Consigli su come costruire relazioni di successo basate sui principi spirituali e sulla comprensione della nostra natura.

Le relazioni senza una connessione spirituale non potranno sopravvivere.

Oggigiorno è praticamente impossibile per un uomo e una donna mantenere una buona relazione nel tempo, almeno che non ci sia una connessione spirituale tra di loro. Questo è dovuto al fatto che i loro ego si scontrano l’uno contro l’altro distruggendo la loro connessione. Ci sono innumerevoli divorzi e la maggior parte delle relazioni cade a pezzi poiché i nostri ego sono “infuocati” e non fanno altro che aumentare col tempo. Il bellissimo versetto “L’uomo, la donna e la Presenza Divina tra di loro” semplicemente non esiste in tali coppie.
Quindi, che cosa ci vuole per creare quella connessione spirituale tra di loro, l’unica cosa che può rimediare alla loro relazione? Avere una connessione spirituale significa che entrambi i partner conoscono la ragione della loro esistenza – intraprendere un viaggio spirituale e raggiungere l’obiettivo spirituale della vita. Allora avranno qualcosa che veramente li connette, saranno in una “cellula” reciproca insieme, e il versetto “L’uomo, la donna e la Presenza Divina tra di loro” si realizzerà davvero. In altre parole, sentiranno la rivelazione della Presenza Divina- il Creatore.

La Turchia in crescita

Mutlu Meydan è un mio studenti da molti anni. Anche se è nato in Turchia, ha scoperto la saggezza della Kabbalah e ha iniziato a studiarla con me mentre viveva a Sydney, in Australia. Questo è successo più di vent’anni fa. Seguendo il suo cuore, si è trasferito in Israele per far parte del gruppo di studio che dirigo in Israele e, mentre era qui, ha iniziato a insegnare la Kabbalah alle persone in Turchia.  Qualche anno fa è tornato a casa e da allora dedica ogni minuto libero ai suoi studenti.

Ho trascorso tutto lo scorso fine settimana con gli studenti che Mutlu ha introdotto alla Kabbalah e sono rimasto sbalordito. Le loro domande, la loro comprensione dei principi della saggezza, e la loro disponibilità a connettersi l’uno con l’altro da cuore a cuore per rivelare gli insegnamenti della Kabbalah, hanno riempito il mio cuore di gioia.  Sono grato a Mutlu e ancora più felice di scoprire che, nel senso spirituale, la Turchia è un paese in crescita. 

La nazione turca è antica, con un passato glorioso e un presente unico. È un crocevia di culture e fedi e la sua popolazione è variegata. Da un lato è membro della NATO, dall’altro è un Paese musulmano, il che gli conferisce una posizione centrale nella politica internazionale.

Gli studenti turchi di Kabbalah sono unici tra i miei studenti in tutto il mondo perché sono giovani, per lo più sotto i trent’anni. In genere, le persone scoprono la saggezza della Kabbalah non prima dei trenta o quarant’anni, quando iniziano a chiedersi il senso della vita. In Turchia, invece, persone di diciotto anni o poco più si pongono già queste serie domande e sono disposte a impegnarsi per trovare le risposte.

Durante il fine settimana abbiamo trascorso ore insieme, conversando e imparando,  le persone erano pienamente coinvolte, attente e replicavano con intelligenza alle mie risposte ai loro quesiti. Ma la cosa più importante è che erano affettuose tra di loro, dimostrando di aver realmente colto il concetto della saggezza: connessione e amore per gli altri.

La saggezza della Kabbalah insegna come collegare i cuori delle persone al di sopra dei divari di cultura, fede ed etnia. Evidentemente l’idea si addice alle meravigliose persone che ho conosciuto in Turchia, e mi sembra che molte altre ne seguiranno. Data la posizione centrale della Turchia nel mondo, credo che se un numero maggiore di persone abbraccerà i principi dell’unità al di sopra delle differenze, il paese avrà un effetto significativo e positivo sul mondo intero.

Due vie di sviluppo per l’umanità

Ci sono due vie di sviluppo per l’umanità. Una è terribile e piena di sofferenza. C’è una crescita costante dell’egoismo senza qualcosa che vi si opponga, quando la sofferenza gradualmente ci sconfigge fino alla morte, generazione dopo generazione, portando alla guerra, alla fame, ad ogni tipo di disastro climatico, ad ogni sorta di problema.

Qui possono sorgere molti problemi. Improvvisamente un disastro tale può diffondersi in tutto il globo uccidendo metà della popolazione per qualche tipo di infezione. Abbiamo tanti tipi di infezioni e problemi genetici davanti a noi, di ogni genere.

Quindi, ci è stata data la saggezza della Kabbalah, affinchè non passiamo attraverso tutto questo, e gradualmente testiamo il nostro egoismo, che ci spingerebbe in avanti.

Dopotutto, dobbiamo rivelare l’egoismo dal livello egoistico più basso del nostro mondo al grande egoismo dei livelli più elevati della spiritualità. Se ci spostiamo dal nostro stato attuale, il più basso di questa scala, fino a raggiungere il 125° gradino, attraversiamo una sofferenza enorme e incredibile. Allo stesso tempo, le persone non potranno morire, poiché la morte, per loro, sarebbe una salvezza, non potranno neppure aiutarsi con il suicidio.

Vediamo quanto facilmente il nostro mondo porti le persone a divorarsi. Non abbiamo idea di come le forze superiori stiano giocando con noi, quanto instabile sia la nostra civiltà.

Dobbiamo mostrare al mondo come avanzare in maniera positiva e stabilire gradualmente le nostre relazioni con l’aiuto della forza superiore. La gente non crede che sia possibile dato che non c’è modo di attrarre la forza superiore nel loro arsenale. Lo possiamo fare solo noi. Stabiliamo questo contatto con lo studio della Kabbalah, che passa attraverso di noi, attraverso di me.

Il gruppo riceve e continuerà a ricevere, attraverso di me, anche se non sono fisicamente presente. Questa connessione non scompare, rimane nonostante tutto. Allo stesso modo, tutti gli altri Kabbalisti sono un anello di connessione, una catena, verso la luce superiore.

Quindi, dobbiamo dare questa opportunità alla gente. È come se dicessimo a una persona: “Prendi! Guarda, ho un tubo attraverso il quale discende la forza superiore, la luce superiore. Puoi prenderlo, correggerti e comportarti nel miglior modo possibile in questa vita, in questo mondo. Questo vi darà l’energia spirituale, un senso di dove vivete, perché, come e per quale scopo. Sarete in grado di modificare la vostra vita correttamente.

Ora, da questo momento in poi, ti svilupperai nel nostro mondo, senza sofferenza, conseguendo i piaceri benevoli eterni del mondo superiore. Otterrai l’universo intero, il Bore, livelli e dimensioni tali che non puoi neanche immaginare. Questo non è Hollywood con le sue immagini fantastiche. Sarai una persona che sta nel centro dell’universo, al centro di tutti i mondi.
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Da Kab TV “I Got a Call” Due vie di sviluppo dell’umanità” 19/10/13

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