IA, disegna l’amore tra un’ape e una farfalla

Ultimamente c’è stato un gran parlare sulle macchine con intelligenza artificiale (IA) come Dall-E 2 oppure Imagen di Google che creano immagini dall’aspetto realistico di scene completamente irreali descrivendo l’immagine desiderata a parole. Per esempio, se vuoi l’immagine di un cobra gigante fatto di mais che striscia su Marte, o del palmo d’una mano con foglie che crescono dalle dita, digita semplicemente la frase nella macchina e il gioco è fatto.

Dopo i riconoscimenti arrivano le domande. Sarà una minaccia per la professione degli artisti? Renderà obsoleti i fotografi? I grafici diventeranno un ricordo del passato? È così che operiamo, giudicando tutto in base a ciò che è bene per noi, come se potessimo fermare il progresso del mondo se non fossimo d’accordo con questo.

Abbiamo cercato di fermare molte tecnologie, molto più dannose delle immagini artistiche artificiali. Non ha mai funzionato. Non potremmo fermare la fabbricazione di armi nucleari o la produzione di droni killer, e non saremmo in grado di fermare lo sviluppo delle Intelligenze Artificiali in generale e in particolare  della IA per l’ arte. Non c’è alcun bisogno di fermarla. Al contrario, dovremmo cercare di vedere come le innovazioni possono inserirsi nelle nostre vite e migliorarle.

La tecnologia sta avanzando insieme alle nostre aspirazioni di autorealizzazione. In altri termini, non è la tecnologia stessa ad avanzare, ma l’umanità. A causa di ciò, cercare di ostacolare il progresso della tecnologia significa impedire il progresso dell’umanità. Questo va contro natura e non porterà mai risultati positivi.

La tecnologia è una materia grezza. Proprio come uno scultore potrebbe usare una pietra per ricavarne un’immagine oppure un musicista userebbe uno strumento per creare musica, la IA è lo strumento che realizza la creazione dell’artista. L’unica domanda è che tipo di arte vogliamo creare.

Se dovessi usare questo tipo di arte, proverei a creare un’arte spirituale, che mostri le connessioni nascoste tra i diversi elementi della natura. Se potessimo mostrare come ogni cosa è connessa e dipendente dal benessere di tutto il resto, la nostra relazione con l’ambiente e con le altre persone sarebbe molto diversa da quella di oggi.

Per esempio, chiederei alla macchina di disegnare l’amore tra un fiore e un’ape. Non un fiore e un’ape, ma l’amore che provano l’uno per l’altra. Perché lo fanno, a parte il fatto che non lo sentiamo (per la maggior parte). La relazione tra l’ape, che ha bisogno del nettare del fiore per nutrire se stessa e le nuove generazioni, e il fiore, che ha bisogno dell’ape per impollinarsi e riprodursi, è una relazione simbiotica che coinvolge due livelli della natura molto diversi: quello animato e quello vegetale. Per questo motivo, i due sono profondamente connessi e si sentono vicini l’uno all’altro.

Se potessimo mostrare come tutto è connesso in questo modo, saremmo in grado di simpatizzare con tutta la natura e con tutte le persone, di sentirci collegati a loro e sviluppare affetto per tutte le cose e tutte le persone. Se potessimo farlo, non dovremmo preoccuparci di limitare lo sviluppo di innovazioni potenzialmente dannose, dato che l’affetto tra noi garantirebbe che l’uso di ogni cosa sarebbe solo a beneficio di tutti e mai per recare danno.

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