Una guerra squallida che proclama una nuova era

Sono passati più di quattro mesi dall’inizio della guerra in Ucraina. All’inizio il mondo era inorridito dalle atrocità che tanti pensavano non sarebbero più tornate in Europa. Ma con il passare dei giorni e delle settimane, le emozioni si sono intorpidite, l’orrore è diminuito, e la guerra tra la Russia e l’Ucraina è diventata un altro elemento nell’agenda  dei media. Tuttavia, questa squallida guerra ai margini dell’Europa è come nessun’altra guerra prima di essa. Preannuncia una nuova era, in cui gli aggressori non possono capitalizzare la loro coercizione.

Capisco perché il mondo si schiera con l’Ucraina. Quando c’è un aggressore evidente, il mondo si schiera con la vittima. Nonostante ciò, per quanto mi riguarda, non ho alcun interesse o coinvolgimento personale con questo conflitto. 

Da lontano, posso guardare le cose in modo più obiettivo e vedere che le circostanze non sono sempre state come sono ora.  Durante la Seconda Guerra mondiale, per esempio, i Russi erano molto meglio degli Ucraini. L’Unione Sovietica ha combattuto al fianco degli Alleati e ha sconfitto la forza più malvagia della storia, la Germania nazista. Gli Ucraini, dall’altro lato, hanno partecipato volontariamente allo sterminio degli Ebrei nei campi di concentramento. Questo era il passato, ora è il presente, e il risultato è che la storia, nonostante il dolore inflitto a così tante persone innocenti, guarda al quadro generale.

Ecco il punto principale che voglio trasmettere: non credo che la Russia vincerà questa guerra, e la mia speranza e convinzione è che questa guerra insegnerà all’umanità che nessuna nazione deve imporsi su un’altra nazione. L’era dell’imperialismo e del colonialismo è finita e l’umanità è in una nuova fase. Questa squallida guerra, così credo, è l’annuncio di una nuova era, quando la gente capirà che nessuna nazione può invadere un’altra e sperare di vincere. L’era dell’oppressione è finita.

La trasformazione non avverrà facilmente. Una mentalità che si è radicata nella coscienza umana per così tanti secoli non morirà senza combattere.  La Russia, però, non può sconfiggere l’Ucraina quando l’Ucraina è sostenuta dagli USA e dall’Europa Occidentale.  Non si arrenderà facilmente, ma alla fine, dovrà abbandonare i suoi piani.

Questa guerra è una testimonianza dei limiti della potenza militare. Inoltre, più continueranno le aggressioni in Ucraina, più amara sarà la sconfitta della Russia.  Se persiste, alla fine della guerra si ritroverà una nazione esausta e indebolita. In seguito, dovrà concentrarsi sulla ricostruzione di se stessa e abbandonare i suoi grandiosi piani riguardanti altre parti d’Europa.

Per l’umanità, tuttavia, questa guerra sarà una buona lezione: per quanto si possa essere forti e ricchi, non si può vincere se si cerca di conquistare altri paesi. Nel mondo attuale, l’aggressore risveglia forze potenti che si innalzano contro di lui, e un mondo intero che lo critica e lo sanziona.

Anche per la Russia questa guerra sarà motivo di riflessione. Il popolo russo dovrà farsi delle domande pesanti su se stesso, la propria mentalità brutale e intimidatoria, e su dove sta andando nel mondo di oggi. Alla fine, si renderà conto che oggi chi inizia una guerra, perde.

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