Pubblicato nella '' Categoria

Il prezzo dell’adozione di una mentalità da vittima

Una persona con una mentalità da vittima tende a sentirsi vittima delle azioni nocive degli altri. Sebbene alcune persone siano state effettivamente vittime di azioni sbagliate, sviluppare una mentalità vittimistica significa fissarsi sul dare la colpa delle proprie disgrazie alle azioni sbagliate degli altri.  Il problema dello sviluppo di questa mentalità è che vedersi come una vittima perenne impedisce di risollevarsi e di avere successo nella vita. Per mantenere l’immagine di vittima, le persone devono rimanere eterni perdenti, ma in questo caso a perdere saranno soltanto loro.

È molto difficile stabilire dove tracciare esattamente il confine tra l’incolpare gli altri per i propri guai e il cominciare a sfruttare il torto subito per ottenere vantaggi ingiustificati. In ogni caso, perpetuare un’immagine di sé come vittima impedisce di ricostruire la propria vita e di realizzare il proprio potenziale.

Pertanto, per aiutare le vittime di ogni tipo di comportamento scorretto, dovremmo concentrarci sugli aspetti positivi piuttosto che su quelli negativi. Invece di rafforzare e perpetuare la loro immagine di soggetti passivi e deboli, la cui vulnerabilità è stata sfruttata, dovremmo insegnare alle persone che sono state ferite da individui scorretti che possono sempre avere successo, indipendentemente dalle circostanze.  Dovremmo incoraggiare le persone e aiutarle a credere in se stesse. 

Lo stesso approccio dovrebbe essere applicato alle popolazioni vittime di sfruttamento e abusi. Invece di insegnare loro a concentrarsi sui torti subiti, dovremmo aiutarli ad acquisire fiducia in se stessi e a ottenere ciò che non credevano di essere in grado di conseguire. Sebbene non possiamo cambiare il passato, possiamo scegliere il futuro, e su questo dobbiamo concentrarci.

L’attivismo di alcuni leader d’opinione e di altre figure pubbliche “a favore” di settori della società che hanno subito delle vittime non è altro che una manipolazione. La realtà dimostra che questi “paladini degli afflitti” non li aiutano davvero e, alla fine, le vittime rimangono a mani vuote e paralizzate da una mentalità vittimistica che garantisce loro di non avere nulla in futuro perché hanno scelto un approccio sbagliato.

Anche se ci sono certamente persone che hanno sbagliato, cercare vendetta non aiuterà le vittime. Dovrebbero invece concentrarsi sulla costruzione di una società giusta e coesa per tutti.

Se creiamo solidarietà sociale, risolveremo completamente il problema dello sfruttamento e della violenza. Se vogliamo l’uguaglianza, dobbiamo lottare per ottenere le stesse opportunità di successo, e ci riusciremo se creiamo una società i cui membri si sentano legati gli uni agli altri, coltivino la solidarietà e siano orgogliosi di vivere in una comunità coesa e amorevole.