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Cosa cerca la gente nei podcast

Si potrebbe pensare che la gente abbia sempre meno pazienza di ascoltare gli altri parlare, ma in realtà è vero l’opposto.  Infatti, più sono giovani gli ascoltatori, più è probabile che ascoltino i podcast online piuttosto che la musica. Secondo il music business blog Hypebot, lo Spoken Word Audio Report di NPR e Edison Research riporta che “La quota di ascolto audio dello Spoken Word è aumentata del 40% negli ultimi sette anni; l’8% quest’anno” e “la crescita dello spoken word audio è guidata da un grande aumento del pubblico giovane e multiculturale”, mentre l’ascolto della musica è sceso del 10% rispetto allo stesso lasso di tempo.

Ho detto molte volte che i giovani d’oggi non sono superficiali o apatici, come alcune persone ritengono.  Al contrario, sono molto percettivi, diretti e sanno esattamente di cosa hanno bisogno. Non è così: semplicemente non hanno  voglia di usare parole che non possono saziare la loro sete. 

Hanno bisogno di risposte; vogliono informazioni precise sul mondo in cui vivono, e noi non le stiamo fornendo. Dobbiamo offrire alle persone, soprattutto ai millennial e ai più giovani, la comprensione di come pensare e agire in un mondo globalizzato, interconnesso e interdipendente.

Essi lo vivono in maniera naturale, hanno amici in ogni parte del mondo che non hanno mai incontrato ma con i quali chattano online.  Allo stesso tempo, i paesi in cui vivono possono essere ostili o addirittura in guerra tra di loro.  

Noi, la vecchia generazione, abbiamo ancora visioni obsolete di separazione e confini, mentre loro vivono in una nuvola virtuale dove non ci sono confini e si sentono molto a loro agio.  Ora hanno bisogno di informazioni; hanno bisogno di sapere come comportarsi in una vita del genere, perché nessuno dei sistemi educativi odierni fornisce loro informazioni in merito.

Il mondo sta cambiando rapidamente e il ritmo non fa che aumentare. Se vogliamo una transizione fluida e tranquilla, dobbiamo prepararci.  Il paradigma di entità distinte che lottano tra di loro per il predominio è obsoleto,  in un mondo dove ogni entità dipende da tutte le altre entità per soddisfare i suoi bisogni più basilari. 

Se non passiamo velocemente a un modo di pensare più cooperativo e funzionale, la realtà ci obbligherà a farlo nel modo più duro, attraverso le guerre, le malattie, i disastri naturali e innumerevoli altri “colpi” che Madre Natura ha in serbo per disciplinare i suoi figli insubordinati.

Non è solo la generazione più giovane ad avere bisogno di risposte: ne abbiamo bisogno tutti noi.  Prima riconosciamo che il mondo è cambiato, prima inizieremo a studiare il nostro mondo da questa nuova prospettiva interdipendente e saremo in grado di trovare le risposte di cui abbiamo bisogno per noi stessi e per i nostri figli.