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Come ottenere una risposta alla domanda sul significato della vita?

Quando una persona si domanda quale sia il significato della vita e condivide i suoi pensieri con i suoi amici, spesso non viene compresa e gli viene chiesto: “Cosa c’è che non va? Che cosa vuoi?” È questo che vediamo nel mondo oggi.

Di solito, queste persone si rivolgono a uno psicoanalista, che dice: “sei depresso, fai domande alle quali, in linea di principio, non ci sono risposte. Si tratta di una sorta di disturbo”. Una persona normale dovrebbe vivere all’interno della struttura del nostro mondo e trovare in essa il suo riempimento e la sua soddisfazione.

Deve accettare questa vita come una normale esistenza umana. E anche se abbiamo domande sulla morte, la percepiamo proprio come fanno gli animali, ma comprendiamo la sua inevitabilità e nonostante ciò esistiamo.

Durante l’era Sovietica, ci è stato scrupolosamente insegnato che la natura è infinita, eterna, perfetta, e gradualmente dobbiamo raggiungere l’armonia massima per poter vivere in maniera serena, sicura, gioiosa, bella e comoda, questo significa che la nostra esistenza animale dovrebbe essere molto buona, comoda, positiva e basta.

Commento: Il famoso psicoanalista Sigmund Freud credeva che una persona normale non dovesse farsi domande sul significato della vita.

La mia risposta: Aveva ragione, perché non ci sono risposte a questa domanda. E se rimane senza risposta, allora nasce da condizioni dolorose che sono innaturali per noi. Quindi, è considerata malsana.
È la domanda sul senso della vita, sugli stati ultraterreni profondi, da dove vengo, e cosa esiste lì?

Domande tali portano l’umanità ad azioni irragionevoli, guerre di religione, qualsiasi malinteso, migliaia di paradigmi di ogni tipo e non sappiamo cosa farcene.

Esistono varie diramazioni che emergono e l’umanità si divide secondo approcci diversi verso la vita e la morte. Le persone che inventano questi tipi di rituali, religioni, metodi e credenze ne traggono profitto. E tutto ruota intorno alla domanda sulla morte e sul significato della vita.

Quindi, Freud offre una soluzione molto semplice. Esistiamo dentro dei limiti sensibili e al di fuori di essi non abbiamo alcuna comprensione, nessuna sensazione, nessuna soluzione. Quindi, tutto ciò che avviene al di fuori di questa struttura, è frutto della nostra immaginazione. Non dobbiamo toccarlo, ci porterà sempre alla sofferenza. Chiudiamoci dentro la struttura del nostro mondo e vivremo per noi stessi e per la generazione futura.

Nello stesso modo, il governo Sovietico una volta ci educava in maniera molto semplice e primitiva. A tal proposito, le prime società all’alba dell’umanità, erano comuniste, ovvero, viviamo per noi stessi e per i nostri figli. Tutto qui. E in questo troviamo la soddisfazione, il riempimento e la felicità.

Domanda: La scienza della Kabbalah si occupa di dare alla persona una risposta alla domanda sul significato della vita?

Risposta: La Kabbalah si occupa in primis di innalzare una persona al livello di questa domanda e poi di dare una risposta. Ma se una persona non vuole approfondire, se non ha la motivazione di farlo, la Kabbalah non gli arriva.

E anche se una persona inizia ad interessarsi alla rivelazione di questa domanda attraverso la Kabbalah, non gli arriva immediatamente una risposta. È come se gli dicesse: “Devi sviluppare te stesso fino al punto in cui sei consapevole di questa domanda, e poi gradualmente inizierai a rivelare la risposta”.
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Da Kab TV “Primo Piano: Frankl ha ragione??” 8/8/10

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