Perché non possiamo lavorare in sincronia

La guerra in Ucraina, l’incapacità del mondo di sanzionare efficacemente la Russia,  la distribuzione iniqua dei medicinali,  l’ineguale ripartizione della ricchezza, dei beni di prima necessità, dell’istruzione, ovunque si guardi, ci sono crescenti divari e crescente instabilità nella società umana.  Ora guardiamo la natura.  In natura, ogni cosa è equilibrata e armoniosa, sincronizzata fino all’ultimo dettaglio. 

C’è un famoso fenomeno naturale chiamato “sincronizzazione spontanea” che fa sì che corpi vicini sincronizzino i loro movimenti. I metronomi, per esempio, sincronizzano spontaneamente i loro battiti anche se li si fa partire deliberatamente in momenti diversi.

Ma la sincronizzazione spontanea non si applica solo ai pacemaker; si applica a tutti i livelli della realtà.  E’ così che il pluripremiato Professore di Matematica applicata all’Università di Cornell, Steven Strogatz, spiega il fenomeno (Min 10:09-10:37): “Una delle cose che mi affascinano di più è la sua universalità, che si verifica su ogni scala della natura, da subatomica a cosmica. Usa tutti i canali di comunicazione che la natura abbia mai ideato, dalle interazioni gravitazionali alle interazioni elettriche, chimiche, meccaniche, ogni cosa. In ogni circostanza in cui due cose possono influenzarsi a vicenda, la natura lo usa per metterle in sincronia”.

Sembra che l’unico elemento della realtà che “sfugge” alla sincronizzazione spontanea sia l’umanità. È come se le regole che si applicano a tutta la natura non valessero per noi.

Questo è vero, fino a un certo punto. Oltre ad appartenere al livello animale della vita, siamo anche esseri senzienti, e le nostre azioni sono determinate da decisioni volontarie.  Per poter sincronizzare le nostre azioni, dobbiamo volerlo. Altrimenti, se lasciamo che sia la natura a decidere, la natura umana, che è intrinsecamente egoistica, ignorerà il sistema centrale naturale del resto della realtà, rimarremo profondamente discordanti e, di conseguenza, profondamente antagonisti nei confronti degli altri. 

Negli ultimi anni, il livello del nostro isolamento  è aumentato a un livello tale da rendere reale la possibilità di un’altra guerra mondiale. L’unico modo per evitarla è di adattare, consapevolmente e volontariamente, la sincronia  tra di noi. Ciò che la natura fa in modo spontaneo, noi dobbiamo farlo con consapevolezza e volontà. 

C’è un buon motivo per questo. Quando scegliamo di seguire una certa strada, lo facciamo dopo aver esaminato e valutato tutte le opzioni, i pro e i contro. Se ci comportassimo  in un certo modo, seguendo semplicemente l’istinto, saremmo animali e non persone. La differenza tra noi e gli animali è che noi pensiamo, discutiamo e domandiamo fino a quando, alla fine, arriviamo a una decisione.  Di conseguenza, l’immagine che vediamo è più completa, e più profonda, di qualsiasi essere in natura.

Eppure, il prezzo che paghiamo per essere senzienti è fin troppo alto.  Se vogliamo vivere in un mondo pacifico, in cui le persone sono sagge e gentili, dobbiamo far sì che accada. Dobbiamo scegliere la sincronia e l’armonia al di sopra del dissenso e del disaccordo.  Per farlo, dobbiamo innalzare, consapevolmente, l’importanza della sincronia in tutta l’umanità.

L’armonia e la sincronia non ci renderanno uguali, e neanche simili.  Piuttosto, ci renderanno armoniosi e complementari. Ci porteranno piacere nel condividere le nostre capacità e abilità per il bene maggiore,  insieme costruiremo una società forte e solida, i cui membri saranno al sicuro, sani e, soprattutto, felici.  

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