Dov’è la magia che rende bella la vita?

Nelle ultime settimane, una strana storia ha attraversato i media, dal  Wall Street Journal al New York Post e altre notizie sono uscite negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Europa, secondo cui la Scozia è pronta a perdonare e scusarsi ufficialmente con più di 3.800 streghe.  Le streghe non otterranno alcun beneficio dal perdono e dalle scuse, né alcun membro della loro famiglia. Sono tutte morte da secoli, dato che la caccia alle streghe ha avuto luogo tra “il 1563, quando fu introdotto il Witchcraft Act, e il 1736, quando fu finalmente abrogato”, secondo il The Guardian.

Non mi sarei preso il disturbo di menzionarla se non fosse stata portata alla mia attenzione da uno dei miei studenti. Dato che lo è stata, devo dire che l’intera faccenda è inutile e potenzialmente dannosa. Non sarà di alcun beneficio per nessuno. Semmai, potrebbe suscitare un’esplosione di stregoneria e altre stranezze che non apportano alcun contributo all’umanità.

Il fatto che ci preoccupiamo ancora di queste cose, e che molti giornali ne parlino, dimostra che non abbiamo fatto alcun progresso dal 1700. Secoli dopo l’abrogazione della legge sulla stregoneria, il mondo pullula ancora di “visionari”, “profeti” e ogni sorta di “veggenti”. 

Il modo corretto di relazionarsi al nostro passato è riconoscere che è così che doveva accadere e che ci sono storie del genere in ogni nazione. Non dovremmo soffermarci su di esse; è un’assurdità. Il problema è che non sappiamo come relazionarci correttamente con nulla, né con la religione, né con la magia, né con gli incantesimi. Siamo così confusi che non sappiamo nemmeno quello che non sappiamo di noi stessi. Non sappiamo perché le cose accadono, da dove vengono, e chi o cosa controlla le nostre vite. Cerchiamo di trovare supporto, ma non abbiamo nulla su cui fare affidamento.

Dobbiamo capire perché siamo qui e come raggiungere il nostro scopo nella vita. Invece di aggrapparci alle superstizioni, dobbiamo spingerci un po’ più in alto della nostra triste vita quotidiana e trovare lo scopo più elevato e più nobile per la nostra esistenza. Il nostro mondo è governato da una forza che è il bene assoluto. Noi, invece, siamo governati da una qualità che è il suo opposto. Per costruire correttamente il mondo, dobbiamo trasformarci e diventare come il bene assoluto, per sincronizzarci con la forza che governa tutta l’esistenza.

Il posto dove iniziare la trasformazione è tra di noi, nelle nostre relazioni. Se stabiliamo le nostre relazioni sulla responsabilità reciproca e sull’aiuto reciproco, creeremo un mondo diverso.

Questo non ha nulla a che fare con Dio, Satana o simili. In altre parole: dobbiamo imparare a vivere gli uni per gli altri e non per noi stessi. 

Allora non avremo bisogno della superstizione o di simili sciocchezze per migliorare il nostro mondo, perché il nostro atteggiamento verso gli altri lo renderà buono.

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