Un punto sensibile per l’umanità

Il conflitto in Ucraina non è un conflitto normale tra due nazioni. Si tratta di una profonda crisi che ha origine da un posto molto speciale nell’anima umana comune.  E’ un punto sensibile per l’umanità,  possiamo osservare quanto influisce su tutti noi in maniera potente.  

Non risolveremo questa crisi con misure diplomatiche. Al meglio potrà calmarsi per un periodo, ma dopo scoppierà ancora più violentemente. Il conflitto, inoltre, non si risolverà se una parte invade totalmente l’altra, nessuno si arrendere e il fuoco continuerà a bruciare in profondità fino a quando non esploderà di nuovo. 

C’è una sola cosa da fare per poter risolvere la crisi: aumentare l’importanza della complementarietà, l’importanza della necessità di unire i cuori dei membri delle nazioni rivali al di sopra dell’ostilità. Per essere chiari, il semplice volere che la guerra finisca non la farà finire; dobbiamo volere che la separazione tra di noi finisca. Dobbiamo desiderare di sentire il cuore degli altri, e questo, tra tanti altri benefici, metterà anche a tacere i cannoni tonanti.

Siamo in una situazione molto difficile, molto insidiosa. Non dovremmo offuscare le cose o cercare di nasconderle. La tattica e le astuzie politiche non risolveranno la crisi. L’unica soluzione è fare uno sforzo per avvicinare i cuori delle persone, al di sopra e malgrado l’odio che è scoppiato tra loro. Altrimenti, non ci sarà alcuna soluzione al conflitto, esso si intensificherà ancora di più e trascinerà altri paesi al suo interno, e sappiamo tutti cosa  vorrebbe dire. 

Didascalia immagine:
6 marzo 2022 Giovani tifosi del Manchester City mostrano uno striscione a sostegno dell’Ucraina contro l’invasione della Russia, prima della partita REUTERS/Craig Brough

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