Le disabilità degli altri sono un’opportunità per elevarci

Non molto tempo fa, i giornali pubblicarono una notizia  che riguardava un ragazzo disabile di dodici anni, la cui classe stava partendo per un’escursione. Il ragazzo pensava di dover saltare la gita ed era molto triste, ma i suoi compagni di classe decisero che non lo avrebbero abbandonato. Predisposero una sedia a rotelle speciale e lo portarono con loro. Durante l’escursione lo spinsero lungo il sentiero e il ragazzo si sentì uno di loro, un uguale tra uguali.

C’è una profonda lezione in questa storia. In superficie, sembra che i compagni di classe siano stati ragazzi meravigliosi che hanno aiutato il loro compagno disabile e che lui fosse la persona svantaggiata da aiutare. Questo è vero, ma è solo una parte della verità e non la parte più profonda. La parte più profonda è che attraverso la sua disabilità, il ragazzo ha aiutato i suoi compagni di classe ad elevarsi al di sopra di se stessi, del loro ego, e a connettersi con un altro essere umano. Quel dono che ha fatto loro è il dono più grande che chiunque possa offrire.

Permettendo agli altri di aiutare, una persona disabile dà a chi aiuta l’opportunità di connettersi, di lavorare insieme. Quando emergiamo dal senso di sé, dalla preoccupazione ossessiva di ciò che vogliamo, di come ottenere ciò che vogliamo, di come non farci male, e di tutti gli altri pensieri “Io! Io! Io!”, entriamo in un mondo nuovo, spensierato e felice. Le persone disabili, che hanno disperatamente bisogno del nostro aiuto per fare ciò che noi diamo per scontato, ci rendono possibile avventurarci in quel nuovo mondo proprio attraverso la loro vulnerabilità.

Il nostro dovere nei loro confronti, quindi, è quello di fare il possibile per far loro sentire che non sono limitati dalla loro situazione, che sono uguali a noi in tutto e per tutto. È come se la natura ci mandasse un messaggio che ci chiama ad elevarci verso un nuovo mondo di libertà da noi stessi, i portatori del messaggio sono i disabili in mezzo a noi. Ecco perché è nostro dovere aiutarli e nostro guadagno se lo facciamo.

 

Didascalia della foto:
Ciclisti disabili veterani e servizio di primo soccorso che partecipano al Project Hero’s California Challenge, un giro in bicicletta di una settimana da Santa Cruz a Los Angeles, California, che ha lo scopo di aumentare la consapevolezza e combattere l’emergenza nazionale per la salute mentale causata da lesioni cerebrali traumatiche e da disturbi post-traumatici da stress.

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