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Siamo liberi. Liberi di pregare

Anche nei peggiori momenti, nelle situazioni più estreme, i nostri cuori sono sempre liberi. Qualunque cosa succeda, possiamo scegliere come affrontarla. Ora che c’è di nuovo una guerra in Europa, possiamo scegliere l’unione. La guerra, dopo tutto, è solo lo stato più estremo di disunione. Il suo antidoto, dunque, è l’unione e possiamo raggiungere l’unione attraverso la preghiera, la preghiera di tutti, in ogni parte del mondo.

Una preghiera è una richiesta precisa che viene dal profondo del cuore per aggiustare una situazione dolorosa. In uno stato di separazione e ostilità, nulla può impedirci di pregare per l’unione e l’amore. Siamo sempre liberi di pregare.

Una guerra si vince con lo spirito, non con le armi. Perciò dobbiamo innalzare il nostro spirito al di sopra della nostra triste situazione fisica e pregare per avere la forza di unire i nostri cuori al di sopra di tutte le differenze, divisioni e ostilità.

Se tutta l’umanità si raccoglie e prega affinché la guerra in Europa cessi, affinché le parti trovino la forza di appianare le loro differenze in modo pacifico, nessuna cattiva volontà potrà resistere. Insieme, l’umanità può spegnere il fuoco della guerra nel mondo. Questa guerra è nostra responsabilità, di tutti noi. È nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, pregare dal profondo del cuore affinché i nemici depongano le armi.

Tutto ciò che accade, accade per connettere l’umanità, per unirla. I terribili eventi che si stanno verificando devono diventare un trampolino di lancio per l’unione globale. Tuttavia, questo può accadere solo se non ci sottraiamo al nostro dovere di elevarci al di sopra di noi stessi e formare una responsabilità reciproca globale. Se non cogliamo l’opportunità che ci è stata data per rafforzare l’unità nel mondo, allora siamo anche noi responsabili di ciò che sta accadendo e di ciò che deve ancora accadere.

La medicina al proprio servizio.

Domanda: Il recente sviluppo della terapia genica (terapia per mezzo di cellule e geni) si è tradotto spesso nella vendita di cellule staminali prelevate da feti di bambini mai nati.

Si racconta di medici che, nell’eseguire l’ecografia, effettuano deliberatamente una diagnosi sbagliata, comunicando alla madre che è nella necessità di interrompere la gravidanza per motivi medici di modo che l’embrione possa essere usato per ringiovanire personaggi famosi. Tutto ciò con finalità economiche a vantaggio dei medici.

Cosa sta accadendo? Come è possibile tutto questo? Come è ben noto, i medici si prestano al giuramento di Ippocrate: “Non nuocere.”

Risposta: Di cosa stai parlando?! Siamo testimoni che i medici sono tra gli specialisti più egoisti in quanto sentono di avere potere sul paziente, che lo possono comandare; avvertono la propria impunità.

Commento: Sembrerebbe che debba essere l’opposto.

La mia risposta:  Ti riferisci alla moralità, ad una sorta di onestà interiore, alla coscienza o qualche forma di giustizia? Come si può chiedere questo ad una persona nel mondo di oggi? In special modo quando ai giovani viene insegnato ad essere egoisti, di mirare a raggiungere uno status o qualunque tipo di potere, ad ogni costo. Un medico è pagato per servire un grande numero di pazienti e prescrivere loro più farmaci di quanto non si possa pagare.

Ciascun medico ha interesse a che i pazienti vadano da lui piuttosto che da un altro medico. I medici hanno vantaggio a prescrivere farmaci supplementari ai propri pazienti in quanto, in fin dei conti, questo si traduce in un introito cospicuo per loro. Ho parlato con alcuni medici che mi hanno spiegato apertamente come stanno le cose. In sostanza, il medico non ha alcun interesse alla salute dell’uomo.

Pertanto, al giorno d’oggi, tutta la medicina ha lo scopo di ottenere profitto. E non c’è da aggiungere molto riguardo al costo dei farmaci e dell’attrezzatura medica. Il bilancio della sanità nazionale a volte eccede quello della difesa. Questa rappresenta una greppia comoda per milioni di persone.

Dal momento che facciamo un uso egoistico della medicina, non possiamo aspettarci che i medici aiutino in modo disinteressato le persone. Sostanzialmente, l’attività medica è rivolta alla cura degli organi di una persona e non alla cura della persona nel suo insieme. Dunque, l’approccio generale come anche quello individuale sono assolutamente viziati.

Domanda: Può essere cambiato questo approccio?

Risposta: No. Questo sarà possibile solamente quando gli individui si convinceranno di vivere connessi gli uni agli altri ed in un mondo aggregato. Se desiderano mantenersi in salute, allora si devono prendere cura della salute dell’intera società.

Da The Book of Zohar, nel capitolo “Pinchas,” si cita che tutte le nostre patologie sono il risultato di un’inclinazione egoistica verso l’altro. Trasmettiamo questo contagio e questo veleno da persona a persona e dunque, ci ammaliamo.

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Dalla trasmissione di KabTV “Close-up-Anamnesis” 19/02/2010

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La guerra tra Russia e Ucraina: il vaso di Pandora è aperto

Le conseguenze di questa guerra hanno una radice molto più profonda dell’impatto che causerà a coloro che sono direttamente coinvolti nel conflitto. Riformerà il mondo, dato che è probabile che altri attriti latenti tra nazioni e territori saranno attivati come conseguenza della situazione Russia-Ucraina. Questa guerra ha appena aperto un’era di guerre, piccole e grandi, tra popoli diversi.

Il primo ministro britannico, Boris Johnson, di recente ha affermato che questa guerra potrebbe facilmente diventare “la più grande guerra europea dal 1945” e io sono d’accordo. Se paesi con contesti simili non riescono a raggiungere un accordo tra di loro, è ancora più probabile che diversi paesi con grandi differenze e antichi conflitti, possano facilmente scivolare in guerra senza un apparente motivo giustificabile.

A livello personale, mi rattrista vedere come il destino si ribalta e ancora una volta ci troviamo in guerra. Sono dispiaciuto e inquieto perché ho molti studenti in Russia e Ucraina che sono sotto minaccia e sentono come il deterioramento della situazione si ripercuote su di loro e sul mondo intero. Anche in Israele ho molti studenti che seguono con preoccupazione quello che succede nell’Europa dell’Est, ansiosi per la sorte dei loro familiari e amici.

La mia speranza è che cessino presto le manifestazioni di odio tra Russi e Ucraini, due popoli che hanno vissuto fianco a fianco durante la storia. Se fosse ancora possibile farei di tutto per far tacere, calmare ed evitare un crescendo, ma per ora è impossibile.

Non possiamo fare molto in questa fase. Possiamo solo desiderare la pace e un cessate il fuoco e che le discussioni da entrambe le parti siano moderate. Le parti in conflitto potrebbero seguire l’esempio delle tribù dei Nativi Americani che seppellivano la loro ostilità in una cerimonia, durante la quale le tribù precedentemente in guerra si accordavano per appianare le loro differenze e vivere in armonia, e suggellavano il loro accordo con il capo di ogni tribù che sotterrava l’ascia di guerra. 

Un tale scenario non sembra realistico nelle circostanze attuali. Così, al di sopra delle forze di ostilità, al di sopra dell’egoismo e del controllo quali forze motrici di tutti i conflitti nel mondo, possiamo solo elevare una preghiera globale per la pace, chiedendo di andare tutti d’accordo con tutti. Poiché solo nel potere della connessione e nella connessione tra i nostri cuori, può sorgere una grande forza positiva, una forza che è in grado di unire tutte le parti, di riconciliare gli esseri che si odiano, di risvegliare la verità in tutti noi che tutti apparteniamo ad una sola anima. Come sta scritto: “Colui che fa la pace nelle sue altezze, faccia la pace su di noi…” (Libro di Giobbe, 25:2)

Dove ci porta il fondamentalismo

Le persone sono attratte dai potenti perché in ognuno di noi c’è un bambino che cerca protezione e un senso di appartenenza.  I fondamentalisti lo capiscono molto bene e lo usano a loro vantaggio. Diventando più violenti, appaiono più potenti, il che aumenta il loro fascino. In questo modo, riescono ad attirare nuove reclute nelle loro file.

Nei paesi occidentali, i fondamentalisti islamici trovano terreno fertile per attirare seguaci, dato che la gente non ha alcuna direzione, nessuna spiritualità, nessuno scopo nella vita. Questo rende semplice la conversione alle idee fondamentaliste. Offrendo alle persone l’appartenenza a un club potente, e persino a Dio, danno loro un senso di significato e di scopo e le convincono del valore della loro vita. Questo avviene non solo in Europa e negli Stati Uniti, ma anche in Russia, India e persino in Cina.

Dove ci porta questo? In primo luogo, porterà a conflitti sanguinosi. Alla fine, mostrerà il vuoto dietro le promesse dei dogmi religiosi radicali.

Una volta che il fondamentalismo avrà manifestato la sua inutilità, la gente scoprirà il vero significato del termine religione.  Negli Scritti dell’Ultima Generazione, Baal HaSulam afferma: “La forma religiosa di tutte le nazioni dovrebbe prima di tutto obbligare i suoi membri alla dazione reciproca… come in “Ama il prossimo tuo come te stesso. Questa sarà la religione comune di tutte le nazioni”.

Cosa ne sarà, vi chiederete, delle nostre religioni tradizionali? Baal HaSulam continua e scrive che oltre a seguire il principio di amare gli altri come noi stessi, “ogni nazione può seguire la propria religione e tradizione, e l’una non deve interferire con l’altra”. In altre parole, se ci prenderemo cura l’uno dell’altro, ognuno di noi vivrà secondo il proprio modo e la propria tradizione, e i nostri diversi stili di vita non turberanno l’armonia e l’unione che avremo raggiunto avendo sviluppato l’amore reciproco.

Il processo evolutivo appena descritto non è solo per alcuni di noi; è il futuro dell’umanità. Siamo tutti destinati a raggiungere l’unione e il rispetto reciproco seguendo la legge dell’ amare gli altri come noi stessi. Questo è il significato dell’antica profezia: “E ad essa affluiranno tutte le nazioni” (Isaia 2:2).

Abramo il Patriarca, l’apripista babilonese che portò la notizia della nostra unione collettiva all’umanità, fu il primo maestro. Ci insegnò come unirci sulla base della misericordia e della gentilezza.  La sua progenie, Isacco, Giacobbe e Giuseppe e così via, perfezionarono e adattarono il metodo della connessione ai loro tempi.  Mosè fece lo stesso con il suo libro delle leggi, che noi chiamiamo Torah, e così fece Rabbi Shimon Bar Yochai con Il Libro dello Zohar.  

Ora anche noi dobbiamo trovare la strada per applicare la legge dell’amore per gli altri al nostro tempo. Specialmente oggi, in un periodo in cui l’odio e l’egocentrismo stanno corrompendo e distruggendo la civiltà umana, è il momento di elevarsi al di sopra dei nostri “io” insignificanti e di trovare un’unione comune che sia superiore a tutti noi e che ci unisca tutti.

Solo in questa sfera elevata troveremo modo di creare un mondo vivibile e rendere la nostra vita insieme piacevole, sicura e con un vero senso di appartenenza.  

Tra la Guerra e la Pace

La guerra tra Russia e Ucraina mi lascia sconcertato, inquieto e, soprattutto, preoccupato, molto preoccupato. Ho molti studenti in entrambi i paesi e mi preoccupo profondamente per tutti loro. Queste due nazioni che hanno vissuto fianco a fianco per così tanto tempo, hanno così tanto in comune.

Ne hanno passate tante, ma non pensavo che sarebbero finiti in una guerra totale. Per quanto possa sembrare irrealizzabile oggi, l’unica soluzione è ancora quella di superare i nostri ego e unirci, perché alla fine, è solo l’ego che dà il tono a questo conflitto. A meno che noi, tutte le persone, non solo quelle nei paesi coinvolti, ci alziamo al di sopra dei nostri ego, la guerra si estenderà ad altri paesi e avrà conseguenze orribili. Come ha detto l’ex vice comandante in capo della NATO Richard Sherriff, la situazione “potrebbe trasformarsi in una guerra catastrofica… su una scala mai vista in Europa dal 1945”.

Proprio perché due nazioni che hanno così tanto in comune, religione, matrimoni misti e altro, stanno enfatizzando ciò che le divide, vedo la situazione come minacciosa per il mondo intero. Stanno costruendo un muro tra di loro, nei loro cuori, che sarà molto difficile da abbattere in seguito.

Ma di fronte a tutto l’odio che sta esplodendo, alla fine, non avremo altra scelta che superarlo e unirci. Nonostante la sofferenza e la rabbia crescente, la guerra accelererà la nostra consapevolezza che la nostra unica possibilità di felicità non è la distruzione degli altri. La negatività non ha mai prodotto risultati positivi.

Ecco perché alla fine, tutte le parti soccomberanno alla stanchezza e alla disperazione e accetteranno di provare il cammino della garanzia mutua e anche dell’ interesse reciproco. Io spero e prego che questo succeda presto e con il minor numero di vittime possibile.

Quando il mio maestro RABASH morì, lasciò molti appunti in cui aveva annotato i suoi pensieri. Dopo alcuni anni, li ho pubblicati sotto il titolo “Note assortite“. Qui di seguito ce n’è una che mi sembra particolarmente pertinente oggi, e che ho intitolato “Amore per gli altri“: Guardo un piccolo punto, chiamato “amore per gli altri”, e rifletto: Cosa posso fare per aiutare le persone? Guardando il popolo, vedo la pena della gente, le malattie, i dolori, la sofferenza degli individui inflitta dalla collettività, cioè le guerre tra le nazioni. E oltre alla preghiera, non c’è niente da dare.

A un passo dalla guerra

Non sono un politico. Guardo il mondo solo dal punto di vista della correzione, e il mondo potrà essere corretto soltanto quando tutte le nazioni si uniranno.  Da questa prospettiva, ciò che sta succedendo oggi tra la Russia e l’Ucraina è molto negativo.  Spero e prego che la questione non si aggravi fino a diventare una vera e propria guerra.  In ogni caso, gli eventi fino a ora indicano quanto abbiamo ancora bisogno di correggere noi stessi prima di poterci connettere, in maniera positiva, con gli altri.

Non esistono vincitori in guerra.  Quando si giudica soltanto dal proprio punto di vista, non si può giudicare correttamente.  Quindi, in questo conflitto nessuno ha ragione, anche se tutti credono di averla, altrimenti non ci sarebbe alcun conflitto.

Peggio ancora, anche se si volesse guardare la questione dalla prospettiva dell’altra parte, è impossibile farlo se lo sforzo non è reciproco.  Ma con una tale sfiducia e ostilità  tra le due parti, come si può cercare di esaminare la situazione dalla prospettiva dell’altro?

Quindi, dal momento che non c’è speranza, non dovremmo concentrarci su chi ha ragione e chi ha torto in questo conflitto, ma sul costo della guerra e sul fatto che l’unica vera soluzione è che entrambe le parti superino il loro rancore, costruiscano la fiducia e alla fine consolidino il calore tra loro.

In generale, le guerre sono andate “fuori moda”, per così dire; semplicemente non risolvono più i problemi. Non è che ci sia meno inimicizia e odio, ma le guerre stanno assumendo nuove forme. Abbiamo provato le armi nucleari, abbiamo provato le armi chimiche, e abbiamo capito che non possiamo usarle. Cosa ci rimane, proiettili e pallottole? Per quanto possiamo desiderare di distruggere i nostri nemici, vediamo che le guerre oggi non possono più svolgersi come una volta.

Viviamo in un’epoca diversa. Credo che ci stiamo avvicinando ad uno stato in cui possiamo capire che l’unica soluzione possibile a tutti i conflitti è correggere le nostre relazioni reciproche. Solo quando ci renderemo conto che non c’è speranza nel litigare su chi ha ragione, e che l’unica soluzione è fare la pace al di sopra del conflitto e nonostante esso, sarà possibile porre fine alle guerre e inaugurare una nuova era di pace e fratellanza nelle cronache dell’umanità.

Perché documentare la nostra morte quando possiamo costruire la nostra vita?

Secondo la Reuters, “scienziati ed artisti australiani stanno cercando di rendere il mondo responsabile per il futuro della Terra, creando un “indistruttibile” dispositivo di archiviazione in grado di registrare il modo in cui l’umanità ha gestito la crisi del cambiamento climatico.”

Il dispositivo, che hanno soprannominato “la scatola nera della Terra”, registrerà “ogni passo che l’umanità fa per avvicinarsi o per allontanarsi dall’imminente catastrofe climatica.”

Comprendo che la gente abbia bisogno di lasciarsi qualcosa dietro le spalle e posso capire perché pensano che presto moriremo tutti. Ma cosa intendiamo dimostrare, quanto siamo stati stolti?  Cosa abbiamo da poter mostrare che farà sì che i futuri abitanti della Terra evitino gli errori? 

Ai miei occhi, dobbiamo concentrarci sul qui e ora, sulla costruzione delle nostre vite piuttosto che documentare le nostre morti. Dopo tutto, l’unica ragione per cui siamo vicini all’estinzione è la nostra incessante spinta a distruggerci a vicenda, ignorando il fatto che, nel frattempo, stiamo distruggendo l’intero mondo. Se solo smettessimo di cercare di distruggerci l’un l’altro, cesseremmo di distruggere il pianeta e andrebbe tutto bene.

Ora, prima di andarcene, dovremmo portare questa verità alla consapevolezza di tutti e iniziare a cambiare le nostre relazioni verso un sostegno reciproco e migliori connessioni. Possiamo costruire la solidarietà tra di noi, ma dobbiamo innanzitutto accettare che è necessaria per la nostra sopravvivenza. Altrimenti, i nostri ego ostinati non ci permetteranno di pensare a nessuno se non a noi stessi.

Anche questa iniziativa, che sembra una buona idea, ci porta nella direzione sbagliata: lontano dal pensare alla connessione e verso l’accettazione di una distruzione inevitabile. Non è inevitabile; non accadrà se ci concentriamo sulla promozione della solidarietà piuttosto che dell’ostilità.

Non dobbiamo documentare il passato, dobbiamo costruire il futuro. Possiamo costruire un magnifico futuro, ma possiamo costruirlo solo insieme. Se lo costruiamo gli uni per gli altri e non solo per noi stessi, tutti saremo sani e salvi e non ci sarà nessuna catastrofe climatica da documentare.

Didascalia della foto:
Scienziati costruiscono l’indistruttibile Scatola Nera  della Terra per registrare i cambiamenti del clima e della civiltà, 10 dic 2021 Credit: Earth’s Black Box/Cover Images

Non Rimanere un filosofo

Domanda: Qual è l’atteggiamento corretto verso stati di orgoglio ed arroganza?

Risposta: Si tratta di due sentimenti opposti, e dobbiamo imparare come lavorare con loro.
La Kabbalah è una scienza pratica. Una persona che la applica inizia a sentire ciò che viene detto, la persona che non la implementa rimane un filosofo, e così niente potrà cambiare per decenni.

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Dal Convegno Internazionale “Alzarsi al di sopra di noi stessi” 6/1/22, “Avvicinarsi al Creatore attraverso la rete di connessioni tra noi” Lezione 1

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Un anno dopo. La polarizzazione sta ancora affondando l’America

Un anno dopo la presa d’assalto del Campidoglio Statunitense del 6 gennaio avvenuta durante la protesta elettorale del 2020, negli Stati Uniti prevalgono atteggiamenti polemici e si propaga un sentimento di sfiducia. Secondo un sondaggio dell’ABC/Ipsos, solamente il 20% degli Americani ha fiducia nell’integrità del proprio sistema elettorale (con un decremento circa del 50% dall’anno precedente). Sembra impossibile che Repubblicani e Democratici possano trovare un terreno comune per risanare la fiducia dei cittadini, ma su questa questione di fondamentale importanza non ci sono alternative.

Un anno fa, i sostenitori del precedente Presidente Donald Trump, invasero Capitol Hill nel tentativo di prevenire la ratifica di Joe Biden come capo di Stato. In quei giorni il paese era carico di tensioni sociali e profonde divisioni politiche che divisero gli Americani in due fazioni. Mentre metà della nazione celebrava con euforia ed eccitazione, l’altra metà si sentiva privata dei propri diritti, frustrata ed arrabbiata fino al punto di sospettare con veemenza la frode del processo elettorale.

Non è cambiato molto. Le ferite sono ancora profonde, scoperte e sanguinanti. Gli Americani restano divisi ed il divario sociale si è intensificato. Un recente sondaggio dell’università del Massachusetts rivela che il 71% dei Repubblicani considera illegittima la vittoria di Joe Biden, mentre invece il 91% dei Democratici crede che Biden sia stato legittimamente eletto.

Il problema non risiede nel fatto che diverse fazioni siano in disaccordo in quanto ci saranno sempre divergenze di opinioni. La vera minaccia risiede nell’estremismo. La diffidenza e le forti accuse reciproche stanno erodendo il tessuto sociale americano. In questo momento la situazione è talmente brutta che è difficile credere che possa peggiorare. Tuttavia, la frattura della politica statunitense ed il disaccordo tra la sua cittadinanza, rappresenta una opportunità unica affinché tutti possano acquisire la consapevolezza che non ci sarà alcuna possibilità di sopravvivenza nonché di prosperità futura se il paese non trova la strada dell’unità. 

In alternativa si prospetta uno scenario di costante conflitto che sicuramente esploderà in una totale spaccatura all’interno dell’America. Questo chiaramente, non porterà beneficio né alle diverse fazioni e né ai singoli. Oggi viviamo una realtà interdipendente ed interconnessa e danneggiare la barca che tiene tutti a galla, finirà semplicemente per trascinare tutti a fondo e questo accadrà talmente velocemente che non resterà alcuna possibilità di salvataggio. Attualmente ciascuna fazione è talmente occupata a remare nella propria direzione che non riesce neanche a notare che c’è un foro nella barca.

C’è la necessità di rivelare qualcosa che al momento non esiste: un comune denominatore capace di sanare la rottura. C’è un unico modo in cui le diverse fazioni possono ottenere questo ed è assieme. I Repubblicani guardano al lato economico, all’industria e alle forze militari mentre i Democratici guardano ai movimenti sociali ed alle proteste di massa, stimolando un linguaggio cortese per realizzare i propri programmi. E’ possibile vivere gli uni senza gli altri? No, questo non è possibile, una fazione non può cancellare l’altra; c’è bisogno che le due parti si compensino al fine di restituire la fiducia al sistema democratico.

I due partiti avversari e i relativi sostenitori, che attualmente percorrono traiettorie opposte, debbono cambiare direzione ed avvicinarsi e non perché provano un sentimento di reciproco amore o sintonia ma perché devono recuperare il loro interesse comune, la nazione. Vincere le differenze è nell’interesse di tutti per far sì che l’America rimanga a galla. 

Didascalia della foto:
I sostenitori di Trump protestano sui gradini del Campidoglio degli Stati Uniti a Washington il 6 gennaio 2021. Foto di Yuri Gripas/ABACAPRESS.COM

Se non rispetti i segnali, aspettati degli incidenti

Ora che stiamo affrontando un quarto vaccino, o un secondo richiamo, scegliete il termine che preferite, è ovvio che stiamo affrontando la pandemia nel modo sbagliato. Non ha senso vaccinarsi ogni sei mesi circa. Non possiamo sconfiggere il virus perché non capiamo che non è un nemico esterno, ma emerge da dentro di noi per un motivo. Finché non capiremo perché è qui, non sapremo come affrontarlo.

Il SARS-COV-2 è un segnale. Come tutti i cartelli, si trova nel posto ideale per tenerci sulla strada giusta. Tuttavia, invece di seguire il cartello, pensiamo che sia un ostacolo sulla nostra strada e cerchiamo di passarci sopra.

Per sapere come affrontare con successo il virus, abbiamo bisogno prima di sapere a cosa serve. Perché è venuto appositamente ora e non prima o dopo? Per esempio, proprio di recente, una combinazione di nuovi algoritmi e tecnologie ha identificato centinaia di microbi precedentemente sconosciuti che vivono nel nostro corpo. Ce ne sono innumerevoli altri che non conosciamo, e molti di loro sono virus.

Un virus non è necessariamente patogeno. Diventa nocivo quando lo stimoliamo ad agire contro di noi.

In altre parole, il nostro comportamento negativo induce un cambiamento negativo nel virus, così come induce cambiamenti negativi in tutta la natura. Il virus è un segnale nel senso che indica che siamo andati fuori strada. Se torniamo sulla corretta via, il virus scomparirà. Se non lo facciamo, rimarrà finché non lo faremo, o un altro segnale doloroso prenderà il suo posto finché non capiremo.

L’unico modo per rimanere in pista è condurre uno stile di vita equilibrato. Se passiamo dal carbone al solare e dalla benzina all’elettricità, ma non cambiamo il nostro atteggiamento vessatorio e sfruttatore verso il prossimo e l’ambiente, nulla cambierà in meglio. Vedremo un’ intensificazione di disastri a tutti i livelli, da terremoti, tsunami, inondazioni e incendi, attraverso siccità, tempeste e innalzamento del livello del mare, alle epidemie e infine al crollo sociale, al caos e alla guerra.

Sono tutti segnali. Smetteranno di farci del male quando smetteremo di sbatterci contro. Quando adotteremo uno stile di vita equilibrato, dove vivremo in armonia l’uno con l’altro e con tutta la natura, quando nutriremo la reciprocità e lo sviluppo reciproco invece della spavalderia e della sottomissione degli altri, non saremo in contrasto tra di noi o con la natura.

Finché ci mettiamo in rotta di collisione con gli altri che ci circondano e con la natura, avremo degli incidenti.

Quando promuoveremo la considerazione reciproca nella società e ci allineeremo con il pianeta su cui viviamo, la nostra vita sarà una corsa piacevole e gioiosa. È comune buon senso.

Didascalia foto
Persone in auto in fila e in attesa di per un test per il coronavirus (COVID-19) a Brockton, Massachusetts, Stati Uniti, 4 gennaio 2022. Immagine scattata con un drone. REUTERS/Brian Snyd.