Come scegliere un maestro

Uno studente mi ha chiesto come ho capito che volevo stare con il mio maestro, RABASH, e diventare suo discepolo. C’è una risposta molto chiara a questa domanda, che i saggi del Talmud hanno articolato migliaia di anni fa: “Non si impara se non nel luogo dove il proprio cuore desidera” (Avoda Zarah 19a). Oppure, in tre parole: Segui il tuo cuore.

Ho passato molti anni a cercare l’insegnante che rispondesse alle mie domande più profonde: Da dove viene la vita? A cosa serve la vita? Qual è il significato della vita?

Ho studiato bio-cibernetica perché pensavo che avrei trovato la risposta in quella scienza specifica. Sapevo che non l’avrei trovata nella fisica o in qualsiasi altra scienza, così ho scelto la bio-cibernetica perché spiega come funzionano i sistemi organici, come sono costruiti gli organismi. Speravo di poter imparare attraverso la scienza il programma della vita, l’essenza della vita.

Ero disilluso. Ne sono uscito con alcune formule sul funzionamento dei sistemi e zero risposte sulla composizione della vita e soprattutto su dove sta puntando. Tutti i miei anni di apprendimento scientifico mi hanno insegnato che ogni organismo si sostiene e si sforza di assicurare la sua esistenza e questo è tutto. Non c’era nulla sul perché gli organismi dovrebbero sostenersi da soli. Tutto ciò che non poteva essere misurato non c’era; era irrilevante per la scienza, ma questa è esattamente l’essenza della vita ed era quello che volevo sapere.

Perciò, una volta laureato, ho lavorato per qualche tempo come scienziato, ma stavo già guardando altrove. Mi sono dilettato in varie filosofie, anche se niente di mistico o esoterico, ma più vicino alla scienza, seguendo la mia natura che insiste su prove solide.

Chiaramente, quando ho trovato la saggezza della Kabbalah, sono stato felicissimo. Finalmente avevo trovato un insegnamento che spiegava tutto in modo chiaro, metodico e razionale! Avevo trovato una saggezza in cui la fede non significava credere ciecamente nelle parole di un’altra persona in carne ed ossa, ma la forza di dazione che si deve acquisire per sapere cos’è.

La Kabbalah mi ha insegnato che se non avessi conseguito ciò che era scritto nei libri, non avrei capito nulla e non avrei avuto altro che parole vuote.

Mi piaceva il fatto che non ci sono compromessi; o lo afferri fino in fondo o non ne afferri nulla e te ne vai a mani vuote come sei arrivato.

Per me, questa era la chiave: la verità in essa. Ho trovato ciò che stavo cercando. Sono arrivato pronto, sapendo quello che volevo trovare e solo quando ho visto che stavo ottenendo quello che volevo, ho deciso di restare.

Questo è il principio chiave nella ricerca di un insegnante: Sapere cosa vuoi. Se sai quello che vuoi, lo riconoscerai quando lo vedi, e allora saprai che sei nel posto giusto per te. Questo è vero per la Kabbalah come è vero per qualsiasi altra cosa che possiamo volere.

Nel corso del tempo, i desideri possono cambiare e ciò che sembra giusto oggi può non sembrare giusto domani. Questo non significa che hai fatto la scelta sbagliata; significa che sei cambiato, e questo è un buon segno, un segno di vita e di crescita.

Il punto importante è che devi stare all’erta, esaminare sempre cos’è che vuoi e cercarlo senza sosta. Ricordate: “Non si impara se non dal luogo dove il proprio cuore desidera”.

Per saperne di più sulle mie esperienze con il mio insegnante, leggete la mia ultima pubblicazione: Always with Me.

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