Le persone sono un libro aperto. Come leggerlo?

A Copenaghen, la capitale della Danimarca, c’è un’originale biblioteca che sta prendendo piede in tutto il mondo e si chiama “Biblioteca Vivente”. Qui la gente non viene  a prendere dei libri in prestito, ma  a chiedere a degli esseri umani di condividere la storia delle loro vite. 

Chiunque può entrare e scegliere una persona la cui visione del mondo o stile di vita sia intrigante, come per esempio un rifugiato un malato di AIDS, un monaco tibetano o un soldato affetto da PTSD (disturbo da stress post-traumatico), un transgender, un drogato e semplicemente avere una conversazione con uno di loro per una trentina di minuti. 

In un giardino curato nel cuore della città, gli intervistati vi racconteranno apertamente e con calma le storie della loro vita  e “il lettore “ può liberamente fare delle domande e intrattenere  un dialogo. La premessa è incontrare dal vivo gente generalmente perseguitata  e confrontarsi con essa senza pregiudizi o tabù.

Ipoteticamente, se potessimo  ascoltare tutte le storie di tutte le persone nel mondo, qualunque cosa o chiunque esse siano, scopriremo una cosa in comune: sono tutte storie di sconvolgimenti e sono il risultato dell’impatto del loro ambiente su di loro, dell’educazione che hanno ricevuto da bambini e della società che li ha plasmati nel corso degli anni.

In un mondo diviso e polarizzato, sembra che un’iniziativa di una biblioteca umana per la costruzione della tolleranza possa aiutare le persone, sia il narratore che l’ascoltatore, ma può solo confondere entrambi. Il narratore parla dal punto di osservazione di lui o di lei, imprigionato nella propria narrazione, in quanto nessuna storia di vita privata porta alla lettura della nostra grande e comune storia, quella che finisce in una felice umanità.

La nostra storia comune inizia con il piano della creazione, un piano preesistente e costantemente in esecuzione che dirige tutto in tutto il sistema della natura e dell’umanità. A partire dal big bang, dalla diffusione di un numero infinito di particelle nei gradi inanimato, vegetativo, animato e umano, la creazione continua a collegare tutte le sue parti, a raccogliere e raggruppare tutti i suoi dettagli e a portare l’unità tra tutte le creature e la sensazione della meravigliosa potenza armoniosa della creazione. Questa è tutta la storia.

La trama è complicata dalla crescente natura egoistica in ogni individuo, un altro fattore che deriva dalla naturale evoluzione della creazione, che rafforza il nostro senso di individualità, ci separa gli uni dagli altri e ci fa sentire superiori rispetto agli altri. Dunque, la storia comune viene trascurata.

Di conseguenza, gli oratori della Biblioteca Vivente bollano la storia della loro vita come un “bestseller” e ciò amplifica e riflette orgogliosamente le loro esperienze di vita come se fossero veri atti di eroismo. Invece di vedere come la nostra innata natura umana egoistica, l’istinto malvagio che opera in ognuno di noi fin dalla tenera età  per la distruzione dell’altro, ci abbia condotto come società umana ad opprimere gli altri.

Naturalmente, il narratore  attenuerà  il problema, lo colorerà in una certa tonalità, fornirà agli altri un consiglio che probabilmente non seguiranno e l’esempio personale potrà confondere l’ascoltatore.

Invece di essere colpiti dal dilagante egoismo che governa la società e ci impedisce di raggiungere il fine della creazione e di riconoscere che abbiamo deviato dallo scopo della vita, non facciamo altro che lodare gli stili di vita che abbiamo creato e perpetuarli con belle parole e definirli come l’essenza della vita.

Non c’è alcuna prevenzione o divieto per  una conversazione umana cordiale, né è possibile annullare l’identità  di nessuno ma la cosa più importante è trovare ed evidenziare in queste storie personali lo stesso punto nascosto che sorge nella ricerca della storia intera, una storia di riconnessione, una storia delle relazioni amichevoli e solidali dell’umanità. Questo libro è da aprire per tutti. 

[Immagine dall’archivio della Human Library Organization]

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