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Vivere in una falsa realtà

Il nostro stato d’animo di base è che tutti sono pronti a incastrarci, una realtà da cane mangia cane. Viviamo nella paura costante che tutti vogliano sfruttarci, maltrattarci e umiliarci e che, se non stiamo in guardia, saremo danneggiati ad ogni passo. Peggio ancora, sentiamo che è così che funziona tutta la realtà.

Ma se così fosse per tutta la realtà, le cellule potrebbero  mai creare delle colonie e formare organismi? Le molecole si unirebbero mai per creare organi, gli atomi si unirebbero mai per creare molecole? Se fosse così non ci sarebbe vita; nemmeno l’universo ci sarebbe. Ci sarebbero solo particelle distinte che esistono separatamente senza mai creare nulla di più complesso di se stesse.

La realtà che sperimentiamo non è quindi la realtà reale, quella che ci ha creato, che ci sostiene e ci permette di leggere queste righe. Nella vera realtà, tutto esiste in armonia con tutto il resto e  insieme,  tutte le sue parti, creano un tutto perfetto.

Nel mondo reale  niente e nessuno prende più del necessario per sostenersi  e il sistema è perfettamente armonioso.

Come le nostre cellule funzionano automaticamente e formano l’organismo armonioso che siamo noi, così fa tutto il resto in natura. La “mentalità” della realtà non è sfruttamento  ma armonia  e tutto e tutti la seguono,  tranne noi umani.

Siamo l’unico elemento in realtà che vuole prendere per sé più di quanto ha bisogno, che vuole consumare e distruggere, umiliare e conquistare, abusare e padroneggiare  e si diverte a ferire gli altri. Poiché pensiamo e agiamo in questo modo, pensiamo che anche tutti gli altri la pensino e agiscano in quel modo. E poiché viviamo secondo questa premessa, abbiamo creato un mondo ripugnante a nostra immagine e somiglianza.

Ma c’è una buona ragione per cui siamo stati creati così malvagi. Sforzarsi di uscire da questo stato angosciante ci porterà a capire come opera veramente tutta la realtà. Ci sono stati negati gli istinti naturali che guidano tutte le creazioni all’armonia, proprio per sviluppare questa armonia di nostra volontà e attraverso la nostra coscienza. Siamo fatti brutti proprio per poter scegliere il bello.

La differenza tra l’operare in armonia con tutta la creazione istintivamente o consapevolmente è come la differenza tra l’essere parte di un organismo ed essere la mente che governa l’organismo e ne dirige le azioni. Il destino dell’umanità è diventare quella mente, quella coscienza.

Per arrivarci, dobbiamo iniziare a praticare relazioni armoniose invece di seguire la nostra innata natura sfruttatrice. Per raggiungere questo obiettivo  è imperativo che ci rendiamo conto che stiamo vivendo in una falsa realtà, che la vera realtà è armoniosa e completa  e che è solo la nostra percezione errata di essa che ci impedisce di vedere la verità e di vivere in quel mondo perfetto.