Fare l’ambientalista paga bene

Un report rilasciato recentemente dal Gruppo Intergovernativo di esperti sui Cambiamenti Climatici (IPCC) afferma che “ L’influenza umana ha riscaldato il clima ad un tasso senza precedenti almeno negli ultimi 2000 anni…Il Cambiamento climatico indotto dall’uomo,”… asserisce il report “sta già influenzando le condizioni climatiche estreme in ogni regione del globo.  L’evidenza dei cambiamenti osservati nelle condizioni estreme  come ondate di caldo, forti precipitazioni, siccità e cicloni tropicali e, in particolare, la loro attribuzione all’influenza umana, si è rafforzata  [dall’ultimo report del 2013]”.

Quest’estate non c’è stata una regione del mondo che non abbia sofferto per causa del cambiamento climatico.  Secondo gli scienziati dell’IPCC, l’orribile futuro previsto sta già accadendo e, da ora in avanti, non potrà che peggiorare se non facciamo ciò che ci dicono. 

Con tutto il rispetto, credo che la riduzione delle emissioni, l’uso di fonti di energia rinnovabili, il divieto dell’uso della plastica e tutte le altre misure che questo illustre gruppo suggerisce, non migliorerà la nostra situazione, neanche minimamente.  Creerà posti di lavoro altamente pagati, per persone che desiderano fare carriera rimproverandoci.  Non si tratta nemmeno dell’incapacità del gruppo di imporre i propri suggerimenti sulle nazioni.  Il fatto è che il rimedio che prescrivono è il rimedio sbagliato dato che la loro diagnosi è sbagliata fin dall’inizio. 

Possiamo seguire i loro suggerimenti: bruciare meno combustibili fossili, produrre meno plastica e così via, ma quando riconosceremo l’inutilità delle loro idee staremo molto peggio di oggi, e le cose sono già abbastanza disastrose. Anziché perdere tempo, risorse e vite, dovremmo lavorare con l’unico elemento che sappiamo essere difettoso: le persone e, più precisamente, le relazioni tra le persone.  Anche se non vediamo la connessione tra la natura approfittatrice delle nostre relazioni, lo sfruttamento della natura e l’instabilità crescente della situazione climatica, vale la pena cercare di sperimentare con la connessione dato che 1) miglioreremo le nostre relazioni, un vantaggio sicuro, e 2) non abbiamo trovato un altro rimedio. In effetti, siamo così incuranti che non siamo in grado di sperimentare il contenimento dell’uso dei combustibili fossili. Dato che insistiamo sul consumo eccessivo, gli ambientalisti suggeriscono di usare fonti di energia rinnovabili. Ma questo è completamente inutile.

Vediamo già, inoltre, che il nostro pianeta è un singolo sistema, dove ogni cosa agisce su tutto il resto. Vediamo anche che tutto è equilibrato in natura e scorre nel suo corso, tranne noi. In altre parole, capiamo che il problema si trova solo in noi. Ora dobbiamo capire la profondità del problema, che non è che stiamo bruciando il tipo sbagliato di carburante, ma che stiamo iniettando il nostro temperamento volatile nel sistema che ci sostiene: Il pianeta Terra.

Niente in natura combatte. Gli animali cacciano o lottano per la supremazia per riprodursi. Ma una volta che l’animale ha mangiato e non si trova nel pieno della stagione degli accoppiamenti, è quieto e pacifico. Al contrario, noi siamo sempre bellicosi, sempre alla ricerca della prossima vetta da scalare e del prossimo scalatore da buttare giù dalla montagna sulla nostra strada verso la cima. Poiché la nostra specie si trova al vertice della piramide, il nostro modo di pensare negativo rovina tutti gli altri livelli della natura e sconvolge la loro esistenza equilibrata e armoniosa.  In breve: ogni problema, dalle catastrofi climatiche ai terremoti, alle epidemie e alle guerre, deriva dalla natura umana corrotta. Correggete l’umanità e avrete corretto il mondo. 

Per correggere, intendo correggere le nostre relazioni. Se cambiamo il nostro atteggiamento verso l’altro da ostile a premuroso, cambieremo l’intera società. Invece di desiderare di sfruttare gli altri, cercheremo di sostenerli. Invece di desiderare il fallimento degli altri, desidereremo il loro successo e loro il nostro.

Grazie alle relazioni positive tra di noi, smetteremo di esaurire le risorse naturali, dato che è ingiusto nei confronti degli altri e delle generazioni future. Nello stesso modo, non vorremo estinguere la fauna selvatica, tagliare le foreste, inquinare l’aria, l’acqua e la terra, dato che sarebbe deleterio per gli altri.

Presto ci renderemo conto che vogliamo usare solo ciò che è realmente necessario e dedicheremo il resto del nostro tempo ed energie a sostenere, incoraggiare e promuovere gli altri.  In questo modo, prendendoci cura gli uni degli altri, guariremo la società e ristabiliremo l’equilibrio nel clima e nel suolo.

Certo, la cura degli altri non paga bene chi fa della “lotta” al cambiamento climatico la sua carriera. Ci diranno che dovremmo cercare altrove le soluzioni e non nelle nostre relazioni, ma si sbaglieranno e saranno fuorvianti.

Se vogliamo un buon futuro, dovremmo insistere nel prenderci cura del futuro degli altri e allora anche il nostro sarà assicurato.

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