Pubblicato nella '' Categoria

Il conflitto tra Cina e Taiwan è reale?

Durante il primo fine settimana di ottobre più di centocinquanta jet da combattimento cinesi sono entrati nello spazio aereo di Taiwan. Da parte loro, i Taiwanesi hanno dichiarato che si stanno preparando alla guerra con il paese gigante vicino e gli Stati Uniti hanno esortato la Cina a interrompere le sue intrusioni provocatorie. Anche se la tensione aumenta in maniera sconcertante, personalmente credo che sia un conflitto piuttosto fasullo tra due parti della stessa nazione, ed è nell’interesse di altre nazioni metterle in conflitto tra di loro.

In ogni caso, credo che quando la Cina lo vorrà, le due nazioni si riuniranno, Taiwan si unirà alla Cina e la Cina stessa cambierà di conseguenza.

Se non altro, forse l’intenzione della Cina nelle sue incursioni aeree non era quella di spaventare Taiwan, ma di provocare gli Stati Uniti, il protettore dichiarato di Taiwan.  Non si tratta di un interesse territoriale e tutta la tecnologia che possiede Taiwan, la possiede anche la Cina.  Sono certo che ci sia un secondo fine, non riportato dai media, ma in ogni caso, non vedo motivo per una guerra.

Dobbiamo capire che la Cina non è semplicemente un’altra nazione. È una repubblica colossale con una popolazione di più di 1,4 miliardi di persone.  Queste persone provengono da culture, religioni, stati sociali e modi di vita diversi, spesso contrastanti.

Pertanto, il governo cinese deve mantenere una forma molto rigorosa di governo per tenere il paese sotto controllo. E’ detto che non dovremmo giudicare gli altri finché non ci troviamo nei loro panni. Quindi non mi affretterei a dare un giudizio sulla Cina.

Inoltre se la Cina volesse veramente riprendersi Taiwan, lo farebbe, e nessun alzerebbe un dito per fermarla. Gli Stati Uniti, l’Europa, la Russia, nessuno di loro si preoccupa di Taiwan e certamente non rischierebbero di andare contro la Cina. Se la Cina decidesse di conquistare Taiwan, ci sarebbero proteste, ma sarebbero semplicemente parole ipocrite.  In più, il fatto che Taiwan sia ancora un paese sovrano dimostra che la Cina non ha interesse nel riprenderlo.

In generale, penso che stiamo entrando in una nuova era. L’intero concetto di stato-nazione si sta dissolvendo. Oggi non c’è altro che una bandiera e un inno.

Molti anni fa, ero nell’Irlanda del Nord, mentre stavano ancora combattendo per l’indipendenza dal Regno Unito.  Ho persino partecipato a una manifestazione facendo finta di essere orgoglioso di essere uno di loro.

Ma quei giorni sono finiti.  Il mondo sta diventando più circolare, tutti sono connessi con gli altri e l’intero concetto di confine sta perdendo il suo significato.  Se non fosse per i trafficanti di droga e per la  difesa, non ci sarebbe alcun motivo di barriere tra le nazione.

Credo che il mondo sia diretto verso una destinazione migliore, un’esistenza più collaborativa. Dovremo subire ancora dei colpi, ma alla fine comprenderemo che c’è una traiettoria ben definita, verso l’unione e la coesione.  Se lo comprendiamo, il nostro avanzamento sarà più spontaneo e più piacevole.