La condizione della consapevolezza

Domanda: Come possiamo verificare quanto sia adeguata la nostra percezione della realtà?

Risposta: Ciò che la nostra coscienza decide, noi l’accettiamo come verità ed agiamo di conseguenza, ma allo stesso tempo ci chiudiamo in noi stessi. Sfortunatamente, non ci potrebbe essere altra via di uscita. Nel nostro mondo reale, non c’è nulla che possiamo fare.

Il problema è che stiamo girando in questa dimensione, in questo paradigma, in questa relazione del mondo attorno a noi che proviene dagli strumenti di cognizione che abbiamo ricevuto dalla nascita.

Se fossimo un po’ diversi, immagineremmo che il mondo fosse diverso, così come le api, i serpenti e altri rappresentanti del mondo animale. Loro vedono l’immagine del mondo abbastanza diversamente da noi: sia nella forma delle zone di colore, o il sapore o il calore e così via. Ovvero la coscienza e la sua decodificazione del nostro cervello sono dipendenti.

Viviamo in un mondo molto limitato e dipendente che ci viene rappresentato nei nostri organi sensoriali e corporali. Non sappiamo cosa sta succedendo fuori di noi perchè i nostri sensi sono chiusi dentro. Ma come possiamo uscire dalle nostre sensazioni soggettive del mondo e in qualche modo immaginarlo senza essere plasmati dai nostri sensi, ma esistendo davvero?

Cosa esiste davvero obiettivamente? C’è qualcosa o no? Questa è forse la domanda più importante. E se c’è qualche forza obiettiva fuori da noi, come si relaziona a noi? Come ci controlla? Come ci organizza? C’è una coscienza più elevata? Queste domande per me, personalmente, sono davvero interessanti.

 

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Dalla trasmissione di KabTV “Together about the main thing” 2/9/18

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