Quanti altri campionati europei?

Secondo il notiziario dell’industria dell’intrattenimento Deadline, a campionato appena iniziato: “la copertura del campionato di calcio UEFA Euro 2020 da parte di ESPN e ABC, iniziata la settimana scorsa, è aumentata del 12% di telespettatori in confronto al torneo Europeo del 2016”. Forse è il ritorno dalla chiusura forzata del Covid-19 di partite di campionato e campionati, o forse ci sono altri motivi, ma nonostante l’entusiasmo iniziale, credo che questa tendenza avrà breve durata.

L’umanità sta perdendo interesse per questi giochi; i nostri giorni d’infanzia stanno volgendo al termine. Man mano che cresciamo, i nostri desideri e aspirazioni cambiano. Questo succede ad ogni persona e ora sta succedendo all’umanità intera. La gente inizia a cercare cose più significative per occupare il proprio tempo, e anche se guardare giochi sportivi rimane un passatempo molto comune, non rimarrà comunque così per molto.

Ma questo non avviene soltanto nel mondo dello sport. Succede in ogni sfera dell’industria dello spettacolo, perché l’intrattenimento, alla fine, ci lascia con una sensazione di vuoto. Ci stiamo avvicinando ad una fase di sviluppo in cui l’interesse non è solo su come divertirci di più nella vita, ma sul significato della vita stessa.

Quando iniziamo a farci domande sul significato della vita, stiamo cercando le sue origini: cos’è successo prima che io nascessi, e cosa succederà dopo la morte, c’è vita in altre parti dell’universo, e domande simili. Ma alla fine, ci rendiamo conto che le risposte a queste domande non si trovano su un pianeta distante, o in un lontano passato, o nel futuro, ma proprio qui, ora, tra di noi, nelle connessioni umane.

La cosa interessante riguardo le connessioni umane è che cambiando le nostre relazioni tra di noi, cambiamo la nostra percezione della realtà e il mondo che conosciamo da sempre si trasforma in una nuova creazione. Non è magia, e non è che la realtà sia cambiata; è semplicemente che stiamo vedendo un intero nuovo strato di realtà che non abbiamo visto prima, che dà alla vita, e a tutta l’esistenza, un significato completamente nuovo.

Alla gente piace giocare con i giochi di realtà aumentata, come Pokémon GO, o usare questa tecnologia per cambiare l’aspetto delle cose. Ma quando vediamo quanto tutto è connesso, l’intera realtà diventa aumentata, trasformata, arricchita, e movimentata in un modo che non riusciamo nemmeno a immaginare nella nostra attuale, estremamente limitata, percezione.

La cosa migliore è che una volta che ci rendiamo conto di quanto siamo connessi, trasformiamo le nostre relazioni da negative in positive. La realizzazione della nostra interdipendenza semplicemente non ci permette di trattarci male tra di noi, dato che questo sarebbe come trattare male noi stessi. I nostri saggi erano a conoscenza di tutto questo migliaia di anni fa, e lo insegnarono a chiunque volesse imparare. Il Talmud di Gerusalemme, per esempio, offre una bellissima allegoria sulla nostra connessione: “Se lo scritto mette in guardia contro il maltrattamento abituale, la vendetta e il rancore dovrebbero essere proibiti anche verso coloro che non sono della tua nazione. Inoltre, come è possibile perdonare un affronto? (Supponiamo) che uno stia tagliando la carne, e con il coltello si tagli la mano; potrebbe mai pensare di vendicarsi della sua mano, e tagliare l’altra mano per aver tagliato la prima? E quindi… la regola è che uno non si vendica del prossimo, perché è come se si vendicasse del proprio corpo” (Nedarim 9:4).

Il Talmud di Gerusalemme fu censurato nel III secolo. Possiamo immaginare come sarebbe stata la storia se avessimo assorbito il profondo amore e la connessione che si irradiano da questo brano? Come sarebbe la storia umana se ci sentissimo nel modo descritto dagli autori del Talmud? Come sarebbe il nostro pianeta? Ci sarebbe inquinamento? Ci sarebbe sfruttamento? Ci sarebbero guerre, fame o povertà? Credo che sappiate la risposta. Quindi prima accogliamo il nostro futuro connesso, e prima questa realtà realmente aumentata diventerà la nostra realtà, e la nostra vita diventerà ciò che può davvero essere, e ciò che speriamo che essa sia.

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