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Conoscenza e consapevolezza

Domanda: Lei sa che c’è un’interessante interazione tra la mente e il sentimento. Da un lato, le nostre basi sono sensazioni, e dall’altro lato, stiamo ancora parlando di un orientamento consapevole. Questo significa che la mente di un individuo che arriva alla spiritualità è coinvolta e che deve farlo consapevolmente?

Risposta: Sì, è proprio che non siamo consci di questo.

Avevo un amico che era l’accordatore dell’organo  della  Cattedrale del Duomo di Riga. Una volta mi disse come accordare questo antico strumento. E’ coinvolta  una matematica incredibile! Tanti calcoli, tante formule! Cosa conoscevano i suoi produttori, cosa sembravano comprendere? Tutto questo è sia ascoltare che sentire.

Da una parte, matematica, formule, onde, canne di pressione dell’aria e così via. Dall’altra, sappiamo che è un sistema sensoriale, non concettuale, interessa la membrana (del timpano), l’ascolto, penetra dentro, raggiunge il cuore. Dove accade tutto questo? Come possiamo dividere questo in un sistema sensibile e intelligente?

Commento: La tradizione, la psicologia e tutte le scienze associate ad esso dividono la psiche umana in due emisferi: conscio e  super io. Poi ci sono altre divisioni: l’auto-consapevolezza che è suddivisa  in subconscio e super conscio. Quest’ultimo è responsabile della creatività ma percepisce il lavoro al livello subliminale.

La mia risposta: Noi li processiamo inconsciamente  con i nostri sistemi concettuali e matematici. Proprio come un uomo che ascolta la musica. Se conoscessimo tutte le sue percezioni, il suo apparato sensoriale potremmo descriverlo interamente. Queste sono formule pure.

Domanda: Ma  il risultato di questo processo è il prodotto finale: la nostra conoscenza. Cioè,  noi possiamo già possedere la mente e gestirla in qualche modo.  E’ possibile sapere se la conoscenza che io posso impartire  agli altri appartiene alla sfera della consapevolezza? E’ corretto identificare consapevolezza e conoscenza?

Risposta: No, la penso diversamente. La conoscenza è la totalità dell’informazione acquisita da un individuo che lo aiuta a vivere.   E’ un archivio di azioni, di pratiche, di esperienze, e di ogni cosa che egli ha.

La consapevolezza è la possibilità della percezione ad un certo livello. Un uomo con una piccola quantità di conoscenza può avere una consapevolezza che un grande elefante non possiede.

Significa che la conoscenza è materiale accumulato e la consapevolezza è la possibilità della percezione.

 

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Dalla trasmissione di KabTV “Meetings with Kabbalah”, 3/01/2019

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