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Torneremo in questo mondo dopo la morte?

Domanda: L’uomo tornerà in questo mondo dopo la morte?

Risposta: Se parliamo solo del corpo animale (fisico) e della sua vita, allora questo stato non ritorna.

Non ce n’è bisogno e non c’è nulla che dobbiamo rimpiangere riguardo a questo. Dobbiamo solo cercare di estrarre il massimo beneficio eterno da ogni stato che attraversiamo.

Domanda: Se non parliamo dal punto di vista del corpo animale, ma da quello della coscienza umana, che aspetto hanno la vita e la morte?

Risposta: La coscienza di un uomo deve portarlo a uno stato in cui inizia a sentire la coscienza generale e si connette al cloud generale di informazioni e appagamento e rimane in esso. Vedrà se stesso e tutto ciò che esiste in un unico flusso di informazioni.

Domanda: Un individuo può ricordare le proprie incarnazioni passate?

Risposta: Al fine di realizzare se stesso, un uomo ha bisogno di nuove o ulteriori informazioni, allora le riceve dall’inclusione in questo cloud enorme, che si chiama Bore, natura.

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Dalla trasmissione di KabTV “Kabbalah Express”, 07/12/2020

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Gli estremi della tolleranza

Commento: Talvolta la tolleranza e la correttezza politica nel campo della discriminazione raggiungono il livello della follia. Ad esempio, gli autori della serie televisiva The Simpsons dissero che avrebbero vietato agli artisti bianchi di doppiare le voci di personaggi di altre etnie.

Una stazione radio di Sydney ha accusato gli scacchi di essere razzisti poiché ai bianchi spetta la prima mossa. A Hollywood, le regole stanno cambiando a favore della diversità razziale e non c’è fine a tutto questo.

La mia risposta: La questione è che nessuno esamina il problema alla radice. Diciamo che l’industria cinematografica hollywoodiana utilizza diversi cambi meccanici esteriori in modo che nelle riprese siano coinvolti lo stesso numero di Afro-Americani ed Europei, o uomini e donne. Tutto ciò è solamente di facciata per non essere criticati. Ciò che accade interiormente non è importante per loro. Il risultato è che, alla fine, il mondo non cambia.

Domanda: Chi deve decidere tutto questo? Lo stato? La gente?

Risposta: Penso che questo deve essere deciso dalle persone e lo stato deve ascoltarle, deve fare affidamento sull’opinione della società e introdurre gradualmente delle leggi statali.

Commento: D’altra parte, esiste un punto di vista che prevede che solo persone dello stesso gruppo debbano essere coinvolte nell’insegnare a specifici gruppi etnici.

La mia risposta: Può darsi. Penso che questo ancora importi ai nostri giorni. In futuro tutto cambierà. Saremo totalmente indifferenti a chi insegnerà, a tal punto che non noteremo alcun colore di pelle o viso.

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Dalla trasmissione di KabTV “Communication Skills”, 16/10/2020

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L’algoritmo che dobbiamo imparare

Domanda: Perché c’è un tale squilibrio in ciò che arriva alla gente dalle corporazioni e dal governo, a tal punto da essere percepito come negativo, e ciò che il popolo percepisce come positivo?

Risposta: Il fatto è che abbiamo già attraversato precedenti fasi di sviluppo quando tutto arrivava dai padroni, dai funzionari, dalle corporazioni, non importa da chi e cosa.

Adesso abbiamo raggiunto uno stato in cui solo un accordo tra di noi può farci arrivare a un nuovo patto sociale. Non nella forma con cui è stato messo in opera lungo il corso della storia umana. Oggi, questo traguardo deve essere progettato dalla gente sulla base del contratto mutuo e della comprensione reciproca della legge generale dello sviluppo.

Questa è una legge spirituale, superiore rispetto alla gente che deve studiarla e controllare che sia applicata, compresa e accettata per la nostra vita. Non abbiamo scelta se non quella di unire la società connettendola attraverso lo speciale algoritmo di questa legge.

Essa è descritta ne “The study of the Ten Sefirot” e negli articoli di Rabash, il mio maestro. Tuttavia, tutto questo deve continuare a svilupparsi ma la cosa principale è insegnare e spiegare oralmente ciò che è scritto lì così che tutti possano comprendere.

Domanda: Quale qualità è più rilevante oggi? Cosa è meglio per una persona?

Risposta: La rivelazione di un socio superiore che è ciò di cui abbiamo bisogno. Questo è l’algoritmo che dobbiamo imparare.

 

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Dalla trasmissione di KabTV “Kabbalah Express”, 12/01/2021

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Ognuno con la propria verità

Commento: È stato detto che le bugie sono alla base della creazione, nel nostro desiderio di ricevere.

La mia risposta: Certo. Se penso ad essere felice, ho un solo obiettivo in mente. Non mi interessa se è vero o falso, l’importante è che mi sento bene. Ho un orientamento e un atteggiamento completamente diversi. Così, in questo stato, ognuno è con la propria verità e tutti sembrano avere ragione.

Se proviamo a capire cosa sia più importante per tutti, allora ognuno di noi avrà qualcosa di diverso.

Commento: Infatti, per alcuni è più importante la libertà, per altri è l’uguaglianza. Pertanto, si scopre che nel mondo ci sono la destra e la sinistra.

La mia risposta: E la cosa più importante è che non si capiscono tra di loro. Non comprendono che c’è qualcosa in comune. Non vogliono arrivare a questo punto d’incontro.

Domanda: Cosa dice la Kabbalah? C’è qualcosa nel mezzo?

Risposta: C’è un superiore.

 

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Dalla trasmissione di KabTV “Spiritual States”, 22/04/2019

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Crea il tuo amore

Il vero amore comincia quando non ci si aspetta nulla in cambio.
(Antoine de Saint-Exupery)

Vero. Bello! Chiaro e ha colto nel segno.

Domanda: Può fare un commento su questa asserzione?

Risposta: No. Non posso. E’ espressa così chiaramente e correttamente. Dove l’hai trovata? C’è questa sensazione tra le persone che l’amore sia possibile.

Domanda: Ma l’uomo non ha il potere di realizzarlo?

Risposta: No, non è nella natura umana.

Domanda: Per natura, l’essere umano non può non chiedere qualcosa in cambio?

Risposta: Ovviamente. Noi dobbiamo creare questo sentimento dell’amore verso l’altro dai sentimenti opposti: dal rigetto, dall’odio, da tutte le peculiarità e  dai pensieri negativi. Ognuno deve farlo.

Dopodiché è possibile sapere che   amo l’altro perché ho creato il mio amore per lui. In generale, quello che nutro per il prossimo  fondamentalmente  è odio.

Domanda: Cioè, dall’odio per qualcuno, semplicemente potrei elevare, proprio così, l’amore per lui?

Risposta: Sì. Capovolgi te stesso. Dopo puoi sapere di amarlo. Io lo amo. Di fatto, questo sentimento sorge in me dal nulla.

Commento: Non è semplice.

La mia risposta: Sì, ma questo è chiamato amore.

Amare è creare un’attitudine verso l’altro in te stesso, un’attitudine di amore verso qualcuno odiato inizialmente. L’amore può solo essere sopra l’odio, altrimenti non è amore.

 

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Dalla trasmissione di KabTV “News with Dr. Michael Laitman”, 10/12/2020

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Verso le persone

Domanda: Il senso della vita scompare quando penso che ho bisogno di fondermi con tutte le persone in qualche coscienza comune. Sì, voglio interagire con le persone ma non voglio perdere me stesso e la mia individualità. C’è qualcosa di sbagliato in me? Dopotutto, mi sento bene senza interagire con le persone.

Risposta: Tutto questo verrà superato. Tu non hai nulla da perdere in te stesso e nel tuo benessere. Non hai idea di che benessere raggiungi quando ti connetti con tutti e inizi a sentire un mondo infinito e perfetto, al di sopra di tempo, movimento e spazio.

E tu, come un bambino, ti aggrappi a un piccolo giocattolo ed hai paura di perderlo.

Domanda: Significa che vale comunque la pena di avvicinarsi alle persone, verso di loro?

Risposta: Certo.

 

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Dalla trasmissione di KabTV “Ask a Kabbalist”, 31/12/2018

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Dove dobbiamo iniziare ad imparare ad amare?

Domanda: Per raggiungere il Bore, bisogna amare e aiutare gratuitamente. Significa che dobbiamo amare anche gli animali? Dopo tutto, da essi non ci aspettiamo alcun ritorno materiale. Forse dobbiamo iniziare con loro?

Risposta: No. Per quanto riguarda gli animali, le piante e la natura inanimata, c’è una chiara regolamentazione: dovete usarli solo nella misura in cui ne avete bisogno per raggiungere l’obiettivo umano. Nient’altro.

Non devi stare seduto tutto il tempo e, come ha scritto Mayakovsky, “Accarezza i gatti neri raggrinziti”. Questo può essere utile per generare l’elettricità, ma non per raggiungere l’obiettivo di una persona. Non c’è nessun progresso interiore in questo.

 

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Dalla trasmissione di KabTV “Ask a Kabbalist”, 31/12/18

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Cosa spinge l’umanità ad agire?

Domanda: Quando nella nostra vita arriva un grande cambiamento, spesso restiamo fermi, come ad un incrocio: o crediamo di non avere forze contro le grandi trasformazioni o ci uniamo insieme per far fronte al rinnovamento. Gli scienziati sono favorevoli, lo definiscono: “Ottimismo ottuso,” poiché ci spinge all’azione.

Per esempio, l’umanità, all’inizio della pandemia, è stata in grado, in poche settimane, di organizzare una risposta per proteggere i gruppi più vulnerabili della popolazione e di iniziare a fare ricerca per sviluppare un vaccino contro il coronavirus, sebbene nessuno sapesse se avrebbe avuto successo o meno. I risultati erano potenziali, non evidenti.

E’ vero che la gente è pronta ad entrare in azione, con consapevolezza, solo quando sente profondamente di poter cambiare qualcosa?

Risposta: Sì, altrimenti non vuole agire. La ragione è che un uomo può fare qualcosa soltanto sotto l’influenza di una forza insopprimibile che lo attira, o verso qualche grande vittoria, e guadagno o che lo spinge da dietro con l’aiuto della sofferenza. Se queste forze non sono presenti, il genere umano sopravvive in una condizione di inerzia.

Domanda: Cos’è questo stato, quando un individuo sente di essere in grado di cambiare qualcosa?

Risposta: E’ una condizione che lentamente accumula molti parametri: è possibile, non c’è altra scelta, è una necessità, è superfluo, bisogna fare, non fare, ma sicuramente non c’è alternativa.

Dopo tutto, non stiamo parlando di una singola persona ma di una vasta massa di popolazione. Così, qui sono necessarie sia forze speciali che ragioni particolari.
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Dalla trasmissione di KabTV “Kabbalah Express”, 12/01/2021

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Il 2020 è l’anno della nascita della nuova umanità

L’umanità ricorderà il 2020 come un anno strano e anomalo. Si è abbattuto su di noi come una raffica di vento e  ha fermato le nostre vite completamente. La vita doveva fluire secondo una routine stabilita in relazione al lavoro, al divertimento e ai viaggi,  vale  a dire, con il massimo uso del nostro egoismo.

Ad un tratto, il coronavirus è arrivato come un colpo e non ci ha permesso di uscire di casa, di viaggiare intorno al mondo o di divertirci. Teatri, cinema, parchi, ristoranti e bar sono stati tutti chiusi. La pandemia ha interrotto la corsa della vita nella quale ci stavamo rispecchiando l’un l’altro, cercando di stare al passo.

Questo non significa che avevo un desiderio naturale di andare al bar o al cinema, oppure a teatro, o di viaggiare. Comunque, ho guardato ciò che gli altri stavano facendo e li ho imitati attraverso la qualità del mio desiderio naturale di non essere peggiore di loro – una moltitudine di sensazioni. Chi le stava governando?  Coloro che hanno denaro e potere, che volevano  mandarci ai concerti, ai bar, ai ristoranti e indirizzare i nostri viaggi nei diversi luoghi del mondo allo scopo di arricchirsi grazie a noi.

Adesso è tutto finito e non saremo mai più gli stessi, anche se sembra che potrebbe essere possibile tornare alla vecchia modalità di vita, non funzionerà. Anche se dovessimo fare un viaggio, non sarà come prima. Andremo al ristorante o al bar e constateremo che  non è la stessa cosa, che è qualcosa  privo di significato e anche un po’ ridicolo. Sarà così ovunque.

La natura ci sta elevando e insegnando ad avere una diversa attitudine verso la vita, le risorse naturali, e la società.  Lentamente stiamo realizzando che l’epidemia del coronavirus nel 2020 è stato un momento unico che ha dato vita a un nuovo genere di umanità.

L’anno 2020  è stato come guidare una macchina senza un volante o senza freni. Come possiamo prenderne nuovamente il controllo?

Prima di tutto dobbiamo comprendere  che il coronavirus non è nelle mani dell’uomo. E’ giunto dall’alto. Questa è il motivo per cui  è accaduto improvvisamente e senza preavviso. La forza superiore e il potere della natura ci fanno pressione da tutti i lati  e stanno riformattando l’intera vita dell’umanità in un modo nuovo.

L’anno 2020 è il simbolo dell’entrata in un nuovo mondo nel quale vivremo secondo nuovi valori. Sarà importante per noi imparare come avvicinarci gli uni agli altri, per diventare più intimi, e per trovare, al di fuori di noi, lo scopo delle nostre vite e il loro significato. Noi dobbiamo ancora attraversare  queste lezioni  e realizzarle.  Non sentiamo ancora la connessione speciale che sta nascendo tra di noi.

Questo sarà un nuovo genere di umanità, più unita grazie a relazioni reciproche secondo il modello che ci detta la natura stessa. Sarà una buona vita. E’ necessario percepire questo flusso come una medicina perché è scritto: “I colpi della natura guariscono.”  La guarigione sta già avvenendo e con grande successo.

 

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Dalla trasmissione di KabTV “The World”,  27/12/2020

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La domanda più corretta

Commento: Qualcuno le ha scritto: “Lei loda il virus mentre tutti gli altri sognano di trovare un vaccino. Sembra che lei stia deridendo tutti quando dice che il vaccino non ci aiuterà. Perché sta facendo questo? Ci sta privando della speranza.”

La mia risposta: No! Ci sarà il vaccino e ci sarà un altro virus, un altro vaccino e ancora un altro virus. Questo è quello che succederà.

Non sono un sostenitore della vostra sofferenza, voglio che essa sia valutata correttamente da voi e che vi conduca al risultato giusto, che desideriate cambiare la vostra esistenza affinché i virus in realtà non esisteranno più, perché generiamo i virus dal nostro comportamento e atteggiamento sbagliato nei confronti del mondo, della società e delle persone.

Quindi la cosa migliore da fare è porsi questa domanda: “Come possiamo liberare il mondo dai virus?” A tale riguardo auguro una buona fortuna a tutti!
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Dalla trasmissione di KabTV “News with Dr. Michael Laitman”, 23/11/2020

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