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La Torah: originale o traduzione?

Domanda: Bisogna leggere la Torah solo nella lingua originale? È inutile cercare di comprendere il significato della Torah e de Il Libro dello Zohar così come sono tradotti?

Risposta: È inutile leggere la Torah sia in originale che tradotta perché l’uomo non comprenderà cosa essa voglia dirgli realmente.

Allo scopo di studiare la Torah in qualsiasi lingua dobbiamo prima studiare la Kabbalah. Poi comprenderemo il significato nascosto nella Torah.

 

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Dalla trasmissione di KabTV “Ask the Kabbalist”, 20/03/2019

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Domanda: Quali sono i pericoli del lavoro di gruppo?

Risposta: Se si lavora in maniera corretta in accordo all’avanzamento della società, allora non vi sono pericoli.
Domanda: L’intelligenza collettiva è il futuro dell’umanità o la fine dell’individuo?

Risposta: Credo che la personalità debba dissolversi all’interno dell’intelletto generale.

Domanda: Vi è una trasmissione genetica di abilità di gruppo negli uomini?

Risposta: Si. Persino gli scienziati dicono che esiste qualcosa chiamata memoria interna.

Domanda: Un gruppo di persone quando si unisce fa crescere la saggezza di ogni partecipante?

Risposta: Non penso. La cosa più importante per noi è la connessione, il momento in cui iniziamo a sentire l’unità e comprendiamo questa forza. L’unità è il risultato del nostro corretto sviluppo.
Quando ci uniamo agli altri la nostra intelligenza personale si dissolve in tutti gli altri. Acquisiamo qualcosa di comune e perdiamo la nostra individualità.

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Dalla trasmissione di KabTV “Communication Skills”,  25/09/2020

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Gioia è ottenere ciò che si desidera

Domanda: La gioia è una delle principali emozioni umane positive, un sentimento interno di soddisfazione, realizzazione, piacere e felicità. Può questa sensazione essere un indicatore di avanzamento per una persona che sta perseguendo il proprio sviluppo personale e che allo stesso tempo prova gioia?

Risposta: Per alcuni è così e per altri proprio l’opposto. La gioia è una sensazione di ottenimento di ciò che tanto desideriamo in sentimenti, obiettivi, in qualsiasi situazione. Se un individuo vede che si sta allontanando da questo obiettivo allora si sente triste.

Domanda: I saggi dicono che non  esiste gioia più grande del chiarimento dei dubbi. Che significa?

Risposta: Se un individuo che ha dei dubbi, nei minuziosi esami interiori, capisce che riesce a superarli, questo produce una sensazione di gioia in lui. Nel momento in cui si eleva al di sopra di essi, i dubbi spariscono.

E se non vi sono problemi, compiti, barriere, allora non ci sarà nulla su cui costruire questa realizzazione.

Domanda: Bisogna soffrire prima per sentire gioia dopo?

Risposta: La gioia è sempre il risultato del sentirsi ad un livello più basso e poi salire ad uno più alto.

Domanda: Nel mondo odierno, noi esprimiamo con la parola “gioia” tanti stati: gioia per avere visto un film, gioia di un lavoro soddisfacente, dell’unione con gli amici. Come mai la nostra capacità di espressione è così povera?

Risposta: Queste sono tutte ragioni per la sensazione che viene chiamata gioia.

 

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Dalla trasmissione di KabTV “Communication Skills”, 8/07/2020

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Comprendere il motivo dello stato attuale del mondo

Domanda: L’influenza spirituale su tutta l’umanità dipende solo dal vostro gruppo o dipende anche dal sostegno di coloro che ascoltano un po’, leggono e sono interessati ma non sono ancora inclusi in questo?

Risposta: Contiamo su tutti i nostri amici che sono letteralmente in ogni continente del mondo.

Il fatto è che l’umanità deve comunque comprendere il motivo della nostra frammentazione e della nostra terribile discesa in questo stato in cui non vediamo il futuro, e tutti sperimentano ansia e depressione.

Gli scienziati dicono che la scienza ha esaurito se stessa. Gli esperti finanziari dicono che non c’è altro da fare e che si sta avvicinando un collasso generale. Gli psicologi dicono che il mondo intero si sta perdendo nelle droghe.

In linea di principio, siamo arrivati a uno stato in cui, secondo la Kabbalah e tutte le pratiche spirituali in generale, l’umanità ha bisogno di connessione. Pertanto, da un lato, la vita ci ha spinto verso il bisogno di connessione e di trovare soluzioni ai nostri problemi. D’altra parte, dobbiamo ancora sviluppare la saggezza della Kabbalah, che proprio su questo argomento fonda la sua visione di correggere il mondo.

 

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Dalla trasmissione di KabTV “Ask the Kabbalist”, 20/03/2020

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Devozione verso il maestro

Domanda: Come può esserci una connessione tra un maestro e uno studente senza devozione? Lei non era connesso al suo maestro?

Risposta: La devozione non deve necessariamente essere fisica. Essere nello stesso gruppo non vuol dire che devi sederti di fronte a me.

Del resto, molto dipende da te. Personalmente, io non mi avvicino a nessuno studente in particolare; sono vicino a tutti. Comunque, uno studente può provare a essere connesso con me avvicinandosi a me e questo è il modo in cui il contatto viene creato.

Questo contatto non ha nulla a che vedere con le immagini visive, né mie né sue. La persona può essere un uomo o una donna, una persona anziana o giovane. Non fa nessuna differenza come e cosa. Tutto dipende solo dal desiderio, dal grado in cui i nostri desideri corrispondono nel loro anelito per lo scopo comune.

 

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Dalla trasmissione di KabTV “Fundamentals of Kabbalah”, 2/12/2018

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Ama il tuo prossimo

Domanda: Che cos’è per lei la moralità?

Risposta: La moralità è una chiara applicazione del principio di amore per il prossimo.

Domanda: Quali associazioni farebbe con la parola “moralità”?

Risposta: La realizzazione del principio ama il prossimo.

Domanda: Quale dei principi morali è più importante dal suo punto di vista?

Risposta: Ama il tuo prossimo.

Domanda: L’assoluta assenza di principi morali è impossibile. Anche le persone più primitive hanno un’idea di cosa sia permesso e cosa no. Quale principio morale non può essere superato?

Risposta: Quello che ti impedisce di adempiere alla legge ama il tuo prossimo.
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Dalla trasmissione di KabTV “Communication Skills”, 09/10/2020

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Impiantare un microchip e svegliarsi

Domanda: Gli Svedesi hanno cominciato recentemente a nutrire un grande interesse per il Biohacking. Il Biohacking è l’impianto di un microchip della dimensione di un granello di riso sotto la pelle sul quale sono registrati tutti i dati della persona: il numero della sua carta di credito, del suo passaporto, altre informazioni personali e documenti. Gli Scandinavi affermano che è più semplice vivere in questo modo.

Dove ci conduce questa tendenza crescente?

Risposta: Penso che essa porterà le persone a determinare e a discernere il loro vuoto interiore e saranno forzate a fare qualcosa. I microchip non le aiuteranno ancora per molto ed esse dovranno rivolgersi ad un’altra fonte che le potrà soddisfare.

L’individuo affronterà l’eterna domanda: “Dove sono? Per cosa sto vivendo? Qual è il significato di tutto questo? Tutti i microcircuiti, i computers, i cellulari, tutto questo, cosa mi sta dando? Ho ogni cosa, di fatto posso vedere l’intero mondo su un piccolo schermo o su un maxischermo e posso comunicare con tutti, ma poi? E per cosa è tutto questo? Io sono qui, seduto di fronte ad uno schermo nero senza sapere come connettermi con me stesso e con gli altri.”

Questa è una cosa buona. Ci guida a guardare verso la risposta corretta e reale: “A cosa serve tutto questo?”

Domanda: L’individuo che si pone questa domanda giunge ad una risposta?

Risposta: Deve giungere ad una risposta. Non immediatamente. Soffre lungo il percorso e cerca, ma questo è il modo corretto. Cercherà una risposta su se stesso. “Dove sono? Dov’è il mio posto nel mondo?” Si tratta di una ricerca meravigliosa e di diventare saggi!

Domanda: Dov’è la propria felicità qui?

Risposta: La felicità è nel trovare una risposta. L’uomo scoprirà presto che esiste una tale forza, un tale pensiero, che sta aspettando questa domanda e che è pronto a rispondere. Questo è un incontro, un incontro con il proprio spirito.

Domanda: L’uomo comprenderà che è proprio tale spirito che l’ha condotto a questo incontro?

Risposta: Sì. Allora l’uomo vedrà e comprenderà ogni cosa. Sarà come una rivelazione del mondo, dall’inizio della creazione alla fine, e tutto quanto insieme! Ogni cosa sarà chiara.

 

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Dalla trasmissione di KabTV “News with Dr. Michael Laitman”, 27/01/2018

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Cosa spingerà le persone a lavorare insieme?

Domanda: Gli economisti oggi indicano la motivazione del personale come una delle maggiori sfide. Le condizioni sul posto di lavoro, i bonus e gli aumenti salariali non funzionano più. La base della motivazione è cambiata di recente, soprattutto nell’era del Coronavirus. Che consiglio si può dare alle persone che non riescono a trovare una ragione in se stesse?

Risposta: Penso che presto arriveremo a uno stato tale in cui le persone inizieranno a ululare per l’angoscia come i lupi alla luna. Allora comprenderanno che hanno bisogno di una motivazione, di una forza e di una abilità più seria per uscire dal loro stato di assoluta disperazione. Inizieranno a cercare qualcuno che possa dar loro questo stimolo e verranno da noi.

Domanda: La ricerca mostra che un capo che ha le capacità per ascoltare un subalterno ha 13 volte più probabilità di motivare un dipendente a rimanere sul posto di lavoro di uno stipendio. Pensa che questo abbia un futuro? Dopo tutto, per molti, la paga è l’unica ragione per lavorare.

Risposta: No. Raggiungeremo un tale stato quando una persona sarà così tanto soddisfatta della sua condizione materiale da non avere lo stimolo per lavorare come uno schiavo. Inizierà a cercare solo una componente creativa nel suo lavoro. Penso che ci arriveremo presto.

Domanda: Qual è, secondo lei, il modo più efficace per stimolare un gruppo di lavoro?

Risposta: La connessione e il raggiungimento di un obiettivo speciale è precisamente nell’unità, dove vengono rivelati enormi livelli di lavoro su se stessi e con gli altri. Un individuo inizierà a rivelare tali possibilità interiori proprie e degli altri che vedrà quali eventi incredibili stanno accadendo dentro e intorno a lui.

Domanda: Quindi le persone che svolgono un lavoro collaborativo trarranno energia dal fatto che lavorano bene insieme?

Risposta: Non solo. Se sono adeguatamente connesse fra loro, troveranno tra loro stesse uno stato emotivo, spirituale, superiore che dà loro una ricompensa che non vedranno in nessuna professione. Percepiranno tutto direttamente dal desiderio di autorealizzazione in un team.

 

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Dalla trasmissione di KabTV “Management Skills”, 28/02/2020

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La logora parola “amore”

Domanda: E’ possibile sostituire le parole: amore, unità e fratellanza con altre come solidarietà, reciprocità e riavvicinamento? Invece di amore, riavvicinamento?

Risposta: No. Perché hanno definizioni completamente differenti.

Domanda: Questo significa che pronunceresti ancora la parola amore senza temere che la gente la immagini in un modo completamente diverso?

Risposta: Non importa quello che la gente pensa poiché non la comprendono ancora.

Domanda: L’uso del termine amore è problematico poiché nessuno crede che riguardi la legge della natura o la forza superiore che creò l’intera realtà. Ognuno associa l’amore a ciò che accade tra un uomo e una donna. Perché andare contro ciò che si è sviluppato nei secoli? Non si potrebbe dire “mutuo riavvicinamento” o qualcosa di simile? C’è qualche genere di forza all’interno della parola amore?

Risposta: L’amore non è proprio un reciproco avvicinamento o qualche attrazione meccanica. Per noi è un bisogno sensoriale per essere in connessione l’uno con l’altro a tal punto che la distinzione fra “me” e “te” scompare.

Con quale altra parola potremmo definire questa reciproca inclusione o mutuo annullamento uno nell’altro? Puoi chiamarla con un termine puramente fisico, meccanico o chimico ma otterrai la stessa cosa.
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Dalla trasmissione di KabTV “Communication Skills”, 23/10/2020

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Preparazione dell’egoismo per i cambiamenti futuri

Domanda: Perché l’umanità ha impiegato così tanto tempo per arrivare a condizioni eque e all’uguaglianza di tutti di fronte alla legge? Inoltre, anche se non è uguaglianza spirituale, vede ancora qualche progresso in questo?

Risposta: Sì, vedo degli avanzamenti. C’è voluto così tanto tempo all’umanità per arrivare allo stato attuale perché lavoriamo con l’egoismo. Al più basso livello del suo sviluppo, l’egoismo è davvero impenetrabile. Ci sono voluti migliaia di anni per prepararlo in qualche modo ai cambiamenti futuri.

Non sentiamo ancora questi cambiamenti, ma presto inizieranno a manifestarsi. Vedremo come in diverse fasi dello sviluppo umano e in differenti tappe storiche, ci stavamo preparando a questi cambiamenti.

Il fatto che è stato tutto distribuito in tale modo nel tempo indica solo che la natura sa con chi ha a che fare e organizza tutto secondo la legge del suo sviluppo intrinseco.

È necessario portare gradualmente l’egoismo ad una consapevolezza della necessità di cambiamenti etici, morali e infine spirituali.
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Dalla trasmissione di KabTV “Communication Skills”, 11/09/2020

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