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La fisiologia non è spiritualità

Domanda: Se ciò che discende  dalle fonti scritte ed orali viene percepito letteralmente e non nel linguaggio dei rami allora percepiamo il maschile ed il femminile incorrettamente, non come una componente in un individuo ma come genere?

Tuttavia, noi siamo nati uomini e donne. L’egoismo maschile e femminile esiste in ognuno di noi?

Risposta: No, non esiste. Spiritualmente, qualsiasi persona consiste sia di una parte maschile che femminile. Non esiste la preminenza di una sull’altra. È la loro combinazione corretta a darci la perfezione.

Ci sono qualità maschili e femminili in ogni individuo che devono essere bilanciate a prescindere dal genere. La nostra fisiologia non ha niente a che fare con la spiritualità.

 

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Dalla trasmissione di KabTV “Ask the Kabbalist”, 20/03/2019

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Verso una percezione illimitata

Domanda: Si dice che il mondo superiore non può rivelarsi a una singola persona. Ciò significa che essa non è perfetta, ma che il mondo spirituale lo è. Qual è la contraddizione?

Risposta: No, questa non è una contraddizione. Il fatto è che il mondo spirituale si rivela solo nella percezione corretta di una persona. Nel nostro mondo, la sensazione di una persona è egoistica, chiusa e limitata. Pertanto, semplicemente non siamo in grado di assorbire l’intero, enorme quadro della natura.

Dobbiamo rendere illimitata la nostra percezione e per questo dobbiamo imparare a uscire da noi stessi. L’uscita da se stessi si attua in un gruppo in cui ognuno può unirsi agli altri e creare così in se stesso un desiderio illimitato di realizzarsi, in combinazione con gli altri.

Quando una persona, attraverso l’unificazione con gli altri, può espandere i suoi desideri e le sue capacità a loro spese, diventa allo stesso tempo un vero e proprio organo di percezione dello spazio spirituale, dal momento che tale spazio non è limitato in nessun arco temporale triassiale. Cioè, è uno spazio completamente n-dimensionale. Ma come si inizia a percepirlo? Per fare questo, bisogna adattarsi, cambiare.

Qui sorge un problema. Dobbiamo lavorare su noi stessi per creare un senso di percezione dell’ambiente che non introduca errori da parte della persona che percepisce ma che sia assolutamente sintonizzato in modo corretto sulle sue sensazioni: l’oggetto e ciò che egli percepisce.

In altre parole, dobbiamo raggiungere un tale livello di percezione in cui la nostra sensazione e la sensazione del mondo che ci circonda saranno le stesse, uguali. Per questo bisogna lavorare molto duramente sul proprio egoismo, uscirne e superarlo.

 

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Dalla trasmissione di KabTV “Ask a Kabbalist”,  20/03/2019

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Eutanasia, maternità surrogata, clonazione

Domanda: L’eutanasia, che pone fine alla vita dei pazienti che soffrono, è un problema serio di etica medica. Come la pensa al riguardo?

Risposta: Anche se è molto importante che una persona muoia di morte naturale, se ci rendiamo conto che la sua sofferenza è inevitabile ed inutile, allora si deve fare qualcosa per alleviarla.

Domanda: La maternità surrogata dà una possibilità ad una famiglia infertile di avere un bambino. Tuttavia così facendo il bambino diventa una merce e la maternità surrogata diventa un buon lavoro ben pagato. Come la vede da un punto di vista morale?

Risposta: Non posso dire se praticarla o no. Tali questioni sono decise esclusivamente dalla società. Io credo che se correggiamo l’uomo, poi tutte queste scelte prenderanno una forma completamente diversa.

Domanda: Oggi ci sono molte opinioni controverse sulla clonazione. Anche qui c’è una questione etica. La clonazione è proibita negli Stati Uniti e in Giappone. Qual è la sua opinione?

Risposta: Prima di tutto, dobbiamo guardare dentro di noi e capire per cosa è necessaria e dove porta. Se scopriamo che clonare va d’accordo con il piano della creazione allora certamente possiamo utilizzarla.

 

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Dalla trasmissione di KabTV “Communication Skills”, 10/09/2020

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Perché far nascere bambini in questo mondo orribile?!

Domanda: Da una lettera: “Sono pieno di odio per i miei genitori che mi hanno fatto nascere in questo mondo! Perché? Non hanno visto che questo mondo è un mucchio di spazzatura, che non è adatto per vivere?! Non voglio viverci e non posso andarmene da solo. Vivo con un dolore costante.

Nonostante questo, sono sposato. Ma al primo appuntamento ho detto a mia moglie: “Non avremo figli.” Lei è stata d’accordo. Siamo sposati da 5 anni. Mia moglie mi ha chiesto di scriverle e chiedere la sua opinione. Ma che lei sappia che ho preso la mia decisione.”

Questa persona scrive con un’opinione inequivocabile che non farà figli in questo mondo. Ma sua moglie sembra volerlo. Cosa ne facciamo di tutto questo? Il mondo è davvero così brutto che si ha paura di avere figli?

Risposta: E allora? È spaventoso, ma tu li metti al mondo. Fai la cosa giusta, ciò che un individuo deve fare. Fai qualsiasi cosa per questo.

Domanda: Dovrei pensare ai bambini?

Risposta: Tu devi pensare ai bambini, tu penserai ai bambini. Adesso non stai pensando ai bambini, tu stai pensando a te stesso.

Devi dare alla luce la prossima generazione. Perché in natura è così, guarda gli animali. Per quanto riguarda la prossima generazione, noi siamo come gli animali. Ogni coppia dovrebbe dare alla luce un maschio e una femmina.

Domanda: Coloro che hanno deciso di non volerlo, possono essere chiamati una famiglia?

Risposta: Questo è il più alto egoismo, e non puoi chiamarli una famiglia.

Una famiglia sono un maschio e una femmina che creano la propria specie.

Dico cosa è scritto nella Kabbalah. La saggezza della Kabbalah è più alta di quella del nostro mondo, e parla di come è stabilito dalla natura. Chiamala Natura o Bore’. Siamo obbligati a riprodurre la nostra specie, e così continuiamo noi stessi nei nostri discendenti.

Domanda: E per quelle persone che deliberatamente non continuano se stesse nei discendenti, qualcosa, in qualche modo successivamente reagisce in loro o no?

Risposta: La loro storia finisce con loro. Ma un individuo deve sforzarsi di continuare se stesso.

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Dalla trasmissione di KabTV “News with Dr. Michael Laitman”, 30/11/2020

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La ricerca dell’eccellenza

Domanda: Il perfezionismo, generalmente, si manifesta in tre forme: quando una persona esige la perfezione solo da se stessa, quando la esige in tutto e da tutti coloro che la circondano, e quando sente la pressione dalla società di dover essere perfetta. Gli esperti hanno notato che durante la quarantena, in queste nuove condizioni, una persona commette costantemente errori e il perfezionismo o l’aspirazione ad esso, possono danneggiarla e portarla letteralmente a un esaurimento nervoso.
Oggi è un bene o un male essere un perfezionista?

Risposta: Credo che una persona non debba limitarsi. Se ha un desiderio per qualcosa, deve realizzarlo. Non dovrebbe cercare di essere più semplice, pensando che poi probabilmente sarà meglio. No.

Trova la cosa che preferisci fare, occupati di essa, cerca di aggiungere qualche nota di interesse maggiore nel tuo lavoro, investi in te stesso e vedrai che la vita inizia ad acquisire ulteriori colori. Puoi elevarti su una tonalità di vita molto diversa. Tutto dipende solo da te.

Quindi, non considerare questa pandemia. Ti spinge verso qualcosa di nuovo e devi capire di cosa si tratta, come se il Bore, la natura, ti sottoponesse un indovinello e tu lo risolvessi.

Vedrai che non può esserci niente di male al mondo. Tutto va sempre di più verso l’istruzione, l’educazione, lo sviluppo. È così che andremo avanti. In ogni caso che la natura ci presenta, al contrario, io vedo un’opportunità per qualcosa di nuovo.

Domanda: E se voglio il massimo in ogni momento, è una cosa buona?

Risposta: Perché no? È un desiderio umano al contrario di uno animale. Voglio vivere al massimo e non mi importa se c’è una pandemia o meno. Voglio realizzarmi il più possibile in qualsiasi condizione che ricevo dalla natura, non ho un’altra opportunità e non la avrò.

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Dalla trasmissione di KabTV “Kabbalah Express”, 06/11/2020

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Esplora il presente per raggiungere il futuro

Domanda: Le difficoltà nella comunicazione tra le persone solitamente sorgono da incomprensioni, paura o disgusto.
Il problema più grande è quando due persone non si capiscono e per questo non possono stabilire un contatto.
Come posso trovare il giusto modello di comunicazione specificamente nei corsi di educazione integrale dove le persone vengono per avvicinarsi?

Risposta: Primo, gli studenti devono immaginare uno stato futuro in cui si comprendono a vicenda, sono connessi l’uno con l’altro e hanno un campo sensoriale, concettuale e logico, comune.
Iniziano lì come se davvero fossero già nello stato futuro e poi successivamente scoprono quanto è in realtà diverso da ciò che hanno oggi e cosa devono ancora fare per raggiungerlo.
In seguito, includono gradualmente lo stato attuale, che tutti concordano sia contrario al futuro e vedono come possono ancora avvicinarsi a favore di questo.

Domanda: Dunque prima dobbiamo descrivere il futuro alle persone così che lo vorranno e quando iniziano ad adoperarsi per questo esplorare ulteriormente il presente?

Risposta: Si. Penso sia la soluzione migliore. Poi loro capiranno perché devono sacrificare qualcosa per arrivare a questo futuro.
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Dalla trasmissione di KabTV “Communication Skills”, 14/10/2020

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La differenza tra principi morali e norme morali

Domanda: Esiste una differenza tra principi morali e norme morali?

Una norma morale è, per esempio, cedere il posto sui trasporti pubblici.  I principi morali includono umanitarismo, altruismo, collettivismo, giustizia, misericordia, pace, patriottismo e tolleranza.

Molta gente pratica le norme morali ma non i principi. Questo accade perché questi ultimi sono meno specifici e ciascuno li comprende a modo suo?

Risposta: Sì,  essi sono meno specifici. Dovremmo imparare a realizzarli interiormente costruendo dentro di noi un sistema di pensieri e di interazioni. In seguito, possiamo avvicinarci, gradualmente alla loro implementazione.

Tutte le norme, come quella  di lasciare il proprio posto sui mezzi pubblici, non hanno niente a che vedere con la correzione di un individuo. Esse hanno lo scopo di fare di lui un essere sociale.  Una persona segue dei principi pensati da qualcun altro ma, allo stesso tempo, non corregge se stessa. La scienza della Kabbalah implica altro.

Domanda: Cosa accadrebbe se provenissero dall’amore per il prossimo?

Risposta:  Questo comporta un superamento dell’egoismo a favore degli altri. Dobbiamo comprendere chiaramente la ragione delle nostre azioni.  L’amore è un’attitudine verso una connessione comune, in un sistema unificato dalla comprensione dell’esistenza di un potere  superiore. Questo comportamento non darebbe alla comunità umana un aspetto più dignitoso?     

 

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Dalla trasmissione di KabTV “Communication Skills”, 9/10/2020

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C’è un Dio o no?

Domanda: Come si risponde alle domande interiori sull’esistenza di Dio? Esiste o no? Se la pone questa domanda?

Risposta: No, non me la pongo. Dio non c’è.

Domanda: Come si risponde ad una tale domanda?

Risposta: Se Dio non c’è, non c’è domanda.

Domanda: Abbiamo forse bisogno di trovare qualcos’altro, qualche legge o qualcosa? Come può essere che non ci sia nulla e che è tutto qui?

Risposta: Chiama Dio l’universo e la sua legge fondamentale che include assolutamente tutto. Chiamalo il Bore’.

C’è una forza, una forza essenziale, eterna e perfetta al di là della nostra comprensione di cui non conosciamo il meccanismo. La Kabbalah sintetizza ciò e dice: “Solo dopo una correzione completa tali qualità emergeranno in te e ti permetteranno di elevarti e iniziare ad esplorare il Bore’ stesso. In tal modo, potrai analizzare la forza superiore del mondo che governa te e l’intero mondo materiale.”

Per piacere indagala, raggiungi i suoi livelli e poi ne parleremo. Dopo tutto, oggi non sarai capace di comprendere cosa stia accadendo perché hai bisogno di una mente diversa, di sentimenti diversi e di qualità diverse.

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Dalla trasmissione di KabTV “Ask a Kabbalist”, 31/12/2018

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Imparare a vivere solo nel pensiero

Domanda: La connessione virtuale è sufficiente per sviluppare un individuo come persona?

Risposta: Nel futuro, la comunicazione virtuale avrà una qualità diversa. Sarà solo la base per lo sviluppo di connessioni sensoriali interne che non possono essere trasmesse attraverso la comunicazione verbale o fisica.

A noi sembra solo di essere in qualche modo in contatto l’uno con l’altro. Abbiamo bisogno di stabilire un contatto con i nostri cuori e pensieri piuttosto che fisicamente quando siamo opposti gli uni agli altri e quindi ci percepiamo e siamo impressionati l’uno dall’altro.

Domanda: Quali nuovi organi sensoriali consiglierebbe di sviluppare per una migliore comunicazione attraverso la connessione virtuale?

Risposta: Io consiglierei alle persone di imparare a vivere solo nei pensieri in modo che tutti provassimo a essere collegati insieme in un pensiero chiamato “pensiero della creazione”. In questo pensiero, ci capiremo, ci fonderemo e raggiungeremo una connessione con il pensiero che governa l’intero universo, l’intera creazione, e in cui tutti dobbiamo essere inclusi.

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Dalla trasmissione di KabTV “Communication Skills”, 7/10/2020

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Annullare le barriere fra nazioni

Domanda: Lei pensa che persone di diversa nazionalità e razza possano vivere in paesi diversi?

Risposta: Penso che dovremmo gradualmente eliminare qualsiasi differenza tra noi e non sentire che viviamo in paesi differenti. Esistiamo insieme.

Domanda: Dato che per migliaia di anni non siamo stati in grado di gestire queste connessioni, forse sarebbe meglio essere separati?

Risposta: No, dobbiamo imparare. Nient’altro ci aiuterà. Man mano che ci sviluppiamo, la mescolanza tra noi aumenta e non c’è limite ad essa, come non c’è limite al nostro odio reciproco. Lo vediamo in America e in Europa.

Negli ambienti in cui avviene la mescolanza, ed avviene spontaneamente, nessuno la controlla davvero. Vediamo da molti segni come sia difficile per le persone convivere fra loro. C’è solo una possibilità per noi di convivere correttamente, annullando gradualmente tutte le barriere che esistono tra noi.

 

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Dalla trasmissione di  KabTV “Communication Skills”, 14/10/2020

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