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L’essenza dei conflitti

Nota: Secondo la Kabbalah, in natura esistono due forze: la forza della dazione e la forza della ricezione. La forza della dazione emana e si sviluppa. La forza della ricezione invece differenzia, è responsabile della diversità. La collisione di queste due forze nell’uomo è l’essenza dei conflitti.

Il mio commento: Sì. Ma senza questo tutto è impossibile. Se non ci fosse forza egoistica in ognuno di noi, allora quella singola forza altruistica che agirebbe su di noi sarebbe molto monotona. Non sarebbe in grado di svilupparci. Ci sviluppiamo dagli opposti.

Pertanto, da un lato è necessaria la forza di rottura. E d’altra parte, la forza dell’unificazione… l’integrazione è necessaria.

Domanda: Significa che il conflitto è uno stato naturale?

Risposta: La cosa più importante è ciò che vogliamo ottenere attraverso i conflitti. Se questi conflitti sono appropriati, se sono organizzati da noi in modo tale che ci sviluppiamo correttamente e impariamo da essi che elevandoci al di sopra di essi è possibile esistere in un modo migliore, allora vedremo la forza positiva in essi, un forza positiva che ci abbatte in modo che ci eleviamo ancora più in alto.

 

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Dalla trasmissione di KabTV “Management Skills”, 16/07/2020

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Non gestione ma realizzazione

Domanda: Si dice che l’attività manageriale includa tre fattori: tempo, talento e desiderio.
Eppure, nella sua opinione, può essere manager anche qualcuno a cui il management non piace. Perché?

Risposta: Perché uno a cui non piaccia fare il manager non confonde né manipola le persone. Il management è una cosa buona quando si ha chiaro un determinato obiettivo e si cerca di sviluppare costantemente modalità specifiche e semplici per raggiungerlo, quando si capisce quali sono le persone giuste per ricoprire un determinato ruolo al fine di raggiungere l’obiettivo.

Domanda: Intende dunque che un buon manager è qualcuno che non desidera esserlo ma piuttosto si trova in questo ruolo per necessità?

Risposta: Sì, esatto. Diversamente ci si impantanerebbe nel lavoro e ci si crogiolerebbe a scavare nel pantano.

Domanda: Significa forse che per il manager l’obiettivo da perseguire deve essere più importante del desiderio di avere il controllo su altre persone e gestirle?

Risposta: Certamente. Se solo potessi saltare alla fine dell’intero processo! Questo è ciò che conta per me, a me fare il manager non piace, mi piace raggiungere gli obiettivi.

 

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Dalla trasmissione di KabTV “Management Skills”, 11/06/2020

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Superare il conflitto al livello del pensiero

Domanda: Perché per noi è così difficile fermarci quando un conflitto è in pieno svolgimento? Come è possibile  “organizzarci” in anticipo, in modo da non raggiungere tali stati?

Risposta: Non abbiamo bisogno di approfondire lo stato di un conflitto. Dobbiamo solo capire che per ciascuno di noi esiste uno stato più elevato, più importante e necessario e dobbiamo provare ad elevarci al di sopra del contrasto.

Domanda: Cosa dovrei fare: eliminare tutta la rabbia accumulata, sapendo che potrebbe sorgere un conflitto, o sopportare e tenere tutto per me stesso?

Risposta: Ne l’uno e né l’altro. Hai solo bisogno di chiarire con calma tutti i punti e poi iniziare a risolverli attraverso l’ascesa al livello comune successivo.

È importante riconoscere una situazione critica prima che insorga un contrasto. Quindi, per così dire, è possibile sorpassarlo al livello dei pensieri e delle forze, e non quando le persone si stanno già urlando addosso o iniziano una lotta.

 

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Dalla trasmissione di KabTV “Skills Management”, 16/07/2020

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