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Verso un’esistenza ottimale

Domanda: Diciamo spesso che la sovrapproduzione esaurisce le risorse naturali e distrugge il mondo. Il mondo si è un po’ ripulito durante la pandemia. Abbiamo sentito che l’acqua nei canali veneziani non è mai stata così pulita. C’erano di nuovo i delfini che non si vedevano da molti anni.

La questione della sovrapproduzione dovrebbe essere risolta praticamente. Certo, la rieducazione delle persone e l’apprendimento delle basi del mondo integrale sono importanti, ma dobbiamo mangiare; qualcuno deve produrre cibo. Cosa dovremmo fare?

Risposta: Non mi interessa in alcun modo la produzione dei beni necessari alla sopravvivenza: cibo, vestiti, macchine che producono questi prodotti, se non nella misura in cui sono necessari.

La natura globale in cui esistiamo non ci permetterà ancora di produrre più di quanto sia necessario per la nostra normale esistenza. Andremo avanti e indietro, proveremo a spingerci oltre i limiti e questo ci riporterà alla nostra esistenza ottimale.

Non abbiamo bisogno di gioiellerie, borse di diamanti e boutique di lusso. Niente di tutto questo esisterà. Vedremo come tutto sparirà senza far rumore. Le persone non avranno soldi, né avranno bisogno di niente di tutto questo. Invece, tutti penseranno a come vivere il domani e come arrivare a un futuro ottimale e normale.

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Dalla trasmissione di KabTV “L’odierna situazione internazionale”, 18/06/2020

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