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La vita e la morte: il ciclo circolare del desiderio nella natura

Domanda: Ho capito bene: la morte esiste perché le persone siano portate a riflettere sul significato della vita?

Risposta: In generale, si. Se ci fossero altre forme di prosecuzione della vita, anziché la morte, allora certo le persone si sentirebbero completamente diverse. La presenza della morte determina tutta la nostra visione del mondo.

Domanda: Cosa ci può dire della morte clinica? I processi di cui si fa esperienza, sono illusori? E perché le immagini e le sensazioni di morte clinica sono simili in molte persone?

Risposta: E’ naturale perché esistiamo in corpi fisici simili, e quindi i processi che avvengono in noi durante l’estinzione di certi meccanismi del nostro sistema biologico sono simili e danno la stessa lettura.

Domanda: E’ un’illusione la morte clinica?

Risposta: Parzialmente. Perché il desiderio in sé non può morire. Solo la forma di questo desiderio, chiamato corpo, scompare.

Domanda: Come l’acqua cambia il suo stato, che può essere gassoso, liquido o solido. Così una persona può cambiare lo stato della propria esistenza?

Risposta: Il punto è che sia il processo della vita che quello della morte sono espressi in relazione ad ogni persona. Nulla accade veramente. E’ solo nei confronti delle persone che il desiderio attraversa tali forme di trasformazione quando ci sembra che ognuna di esse viva, muoia, nasca e così via. C’è un circuito del desiderio in natura.

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Dalla trasmissione di KabTV “L’era del post Coronavirus”, 14/05/2020

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