Le professioni del futuro
Domanda: Quale sarebbe la struttura occupazionale ottimale? Cosa può essere consigliato ai giovani e a coloro che possono ancora essere riqualificati? A cosa dovrebbero prepararsi e per quali professioni?
Risposta: Assolutamente tutti saranno impegnati in lavori spirituali, sociali e culturali. Mentre solo una piccola parte della popolazione, o anche l’intera popolazione ma in misura molto limitata, lavorerà nelle fabbriche o nell’agricoltura in modo da poterci nutrire, vestire, avere delle scarpe, creare l’attrezzatura necessaria per queste attività, ecc.
Tutta l’umanità capirà che deve comprimere il proprio egoismo e non produrre nulla di superfluo. E questo dovrebbe essere l’unico criterio con cui ci avviciniamo allo stato post-virale.
Domanda: L’umanità può contare su un qualche tipo di supporto da parte della natura per percepire questo come una reazione favorevole alle nostre azioni corrette?
Risposta: Ne sono sicuro. Non appena inizieremo una relazione reciprocamente corretta con la natura, sentiremo immediatamente il suo aiuto, il suo sostegno e potremo sentirci felici, armoniosi e svilupparci in modo integrale con essa.
E tutti i mari, gli oceani, le foreste, l’aria, l’intera flora e fauna si rallegreranno della nostra presenza e non scapperanno non appena ci vedono. Vi auguro buona fortuna!
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Dal programma TV “Disoccupazione nel mondo del post Coronavirus”, 5/05/2020
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