L’infinita generosità della natura

Domanda: Lei crede che anche se, Dio non voglia, un mero 15% della popolazione del mondo dovesse sopravvivere, questo li sposterebbe anche di una sola virgola dal loro egoismo ed individualismo piuttosto che farli sentire amareggiati?

Risposta: No, in ogni caso, non cambierebbe nulla. Non ho mai sottinteso che dovremmo ridurre la popolazione. Non ho mai detto che il Coronavirus avrebbe dovuto assottigliare le masse, portarsi via anziani o malati o chiunque altro. Niente affatto.

Il nostro mondo, come scrisse Baal HaSulam, può nutrire decine di miliardi di persone.

Sappiamo quante enormi distese del nostro pianeta sono disabitate e non coltivate. Se utilizzate correttamente, queste terre potrebbero nutrire altri 20 o 30 miliardi di persone. Non è necessario distruggere il pianeta.

Se ridurremo la nostra intrusione a gamba tesa nella natura, l’aria e l’acqua diverranno pulite e chiare, i pesci appariranno e torneranno animali che non vedevamo da molto tempo. Tutto dipende dalla nostra attitudine corretta verso la natura, non da quanti siamo.

Leggete quello che viene pubblicato sui giornali e su Internet: ci sono diversi animali selvatici che non hanno più paura di avvicinarci. Si è trattato solamente di un mese o due e già vediamo che sono avvenuti dei cambiamenti in natura.

La natura è pronta, vuole che abbiamo la corretta attitudine verso di lei e, quindi, reagisce.

Non credo che ci vorrà molto tempo per vedere dei cambiamenti quando l’uomo avrà iniziato a capire, anche solo un po’, il suo ruolo integrato nel sistema.

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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 05/04/2020

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