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Cerchiamo la cura contro il virus

Il Coronavirus ci sta facendo capire che tutte le nostre attività non sono realmente necessarie e che tutta la nostra vita non è stata orientata nella giusta direzione. L’educazione che abbiamo ricevuto e che stiamo passando ai nostri figli è sbagliata. Bisogna capire che il mondo deve esistere in un modo nuovo: sulla base dell’unificazione.

Possiamo raggiungerlo perché esiste il metodo della Kabbalah. La forza superiore ci manda intenzionalmente vari ostacoli in modo da abbandonare le nostre attività inverosimili e iniziare a costruire la vita in un modo nuovo in cui non c’è differenza tra questo mondo e quello spirituale e la differenza tra vita e morte scomparirà…cioè, non ci sarà la morte. La morte sarà solo per il desiderio di ricevere: è così che la percepiremo.

Sono certo che ci riusciremo. La cosa principale è progredire giorno dopo giorno con comprensione, consapevolezza, buona connessione tra noi e aumentando i desideri dell’umanità al Creatore. Anche se le loro richieste derivano dalla paura del Coronavirus, assorbiamo questi desideri, li innalziamo al Creatore e gli chiediamo la medicina.

Per me non importa quale medicina ci darà il Creatore, non gli dico quale medicina dovrebbe essere: contro il virus o contro il nostro egoismo. Scopriamo quindi che è la stessa cosa: non esiste altro parassita oltre al nostro egoismo. È solo che ora appare come un virus.

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Dalla terza parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 31/03/2020, “L’Arvut”

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Il percorso virale

Il Coronavirus mi mostra il mio egoismo: dove lo devo domare e dove utilizzarlo correttamente.

Ed usando correttamente le restrizioni che il virus mi impone e seguendo le direttive del Ministero della Salute e del Governo, io mostro al Creatore che sono disposto ed in grado di completare il Suo programma di trattamento e che tramite esso io voglio arrivare a stabilire nuove relazioni nella società. Così io avanzo in questa direzione.

Prova a fare così e vedrai come questo ti organizzerà da dentro, ti raddrizzerà e ti indirizzerà.

Non bisogna biasimare le persone per la pandemia e neppure i virus o i Governi o i dottori. E’ il Creatore che ci conduce attraverso tutte queste restrizioni verso quel percorso preciso che porta a Lui. Questo è ciò che sta accadendo ora.

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Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 18/03/2020, Lezione sul tema “Pesach (Pasqua)”

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La luce potrebbe danneggiarti oppure guarirti

Domanda: L’effetto della luce su di noi fa male?

Risposta: Se sei pronto per questo, allora è molto piacevole, ma se non lo sei, potrebbe essere molto doloroso. La luce può colpirti e bruciarti come un raggio di sole o ti può guarire.

Domanda: Cosa significa essere disponibili a ricevere la luce?

Risposta: La prontezza a ricevere la luce è solo la volontà di unire.

Secondo quanto siamo vicini gli uni agli altri, nella stessa misura diventiamo pronti a ricevere la luce e ad equilibrarci ad essa. Se noi, nelle condizioni date, non facciamo nessuno sforzo per avvicinarci, la luce ci influenza ancora, ma ci fa sentire male.

Tutta la sofferenza nella vita proviene dall’abbondanza di luce che ci spinge in avanti quando non siamo preparati per questo.

Dobbiamo capire che solo la vicinanza tra noi ci posizionerà correttamente verso la luce, e quindi saremo in grado di progredire in modo positivo.
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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 9/02/2020

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Un segno di crescita spirituale

Domanda: E’ vero che più ci sono qualità negative, più ci sono anche qualità positive o viceversa? Esiste qui qualche correlazione?

Risposta: Sì. Più qualità vengono rivelate, più opportunità avrai di conoscere qualità positive. Questo è ciò che dobbiamo capire.

Ogni mossa dovrebbe avere lo scopo di farti ascendere in un atteggiamento positivo verso gli altri, al di sopra di quello negativo. Allora potrai davvero dire che stai crescendo.

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Dalla trasmissione di KabTV “ Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 15/12/2019

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Il Coronavirus è solo l’inizio?

Il nuovo virus che porta il nome di Coronavirus, altresì detto COVID19, ha paralizzato giganti megalopoli infiltrandosi in tutto il mondo. Nella mia visione, non si tratta solo di un’altra epidemia ma di un indicatore dei processi globali che avvengono nell’umanità.

Il nostro mondo non è statico, si sta sviluppando, e si sta sviluppando in modo negativo. Non è una questione di clima o di epidemie – queste sono solo conseguenze. La ragione sta nel soggetto originale dell’universo: il nostro desiderio egoistico. Questa macchina a moto perpetuo non si ferma mai e noi non abbiamo ancora imparato come lavorare correttamente con essa.

La saggezza della Kabbalah ci fa vedere il mondo da una prospettiva più profonda. Non è ciò che sembra o ciò che vorremmo che fosse. Preferiremmo crescere e vivere in un luogo che non cambia, comprensibile, in un ambiente familiare, ma il mondo sta cambiando, le sue leggi sono dinamiche.

Il sistema di cui usiamo le risorse non è un deposito; è un organismo vivente all’interno del quale tutto è interconnesso. Non ci sono spinte casuali, esplosioni improvvise, sono improvvise solo per noi. A volte perfino gli animali percepiscono il loro approccio meglio degli esseri umani.

Dato che gli esseri umani sono le creature più evolute, l’elemento chiave del sistema generale, e quasi tutte le sue reazioni, sono causate da noi in un modo o nell’altro. I cambiamenti negativi della natura umana portano a cambiamenti negativi in natura.

Tuttavia, ciò non riguarda l’egoismo di per sé. La sua stessa crescita è naturale e programmata. Il problema sta nel fatto che non lo compensiamo, sopportiamo ciò che sta succedendo. O addirittura crediamo che debba essere così.

Nella Kabbalah, questa compensazione, l’equilibrio dell’egoismo con la forza opposta è chiamata correzione. Il rifiuto causa sofferenza. Anche se non vediamo questa connessione, essa funziona già, e infatti, non c’è da stupirsi delle nuove tensioni virali. Il sistema dell’universo è uniforme.

Esso risponde agli squilibri umani a differenti livelli. Questo è il motivo per il quale la lotta contro il virus è una lotta contro le conseguenze, che, nella migliore delle ipotesi, attutisce il colpo, ma non risolve definitivamente la situazione. Questo significa che abbiamo davanti a noi nuove epidemie, che sono causate dallo squilibrio in noi stessi. Fino a che il lato negativo all’interno dell’uomo prevale, è inutile sperare nella pace e nella tranquillità.

Certo, non voglio insegnare nulla a nessuno. Sto parlando della realtà, delle nostre relazioni, di come è adesso. Se fossimo onesti con noi stessi, non sarebbe difficile trovare veleno in tutto ciò che ci connette. Stiamo cercando di compensare artificialmente questo veleno con moralità, leggi, col politicamente corretto, la buona pubblicità, una campagna sottile e cruda.

Speriamo sinceramente che il buono in noi prevalga. Tuttavia, si tratta di un autoinganno. E’ impossibile bilanciare la propria natura agendo in accordo con le sue regole. Il vero equilibrio sta nel salire al di sopra di se stessi verso l’unità. Tutto il resto è un palliativo.

Al momento, lo squilibrio nell’uomo sta raggiungendo un nuovo livello, e la natura reagirà di conseguenza. Io penso che il sistema non si fermerà ai virus che infettano il corpo. La prossima generazione di virus infetterà le menti e la psicologia. Mostreranno differenze, contraddizioni, devianze, e causeranno eccessi collettivi e psicosi a livello morale, ideologico, e sociale.

Anche oggi, questo genere di “mutazioni” ricoprono diversi aspetti della visione del mondo, cultura e scienza, forzando persino gli scienziati e gli specialisti ad inventare postulati assolutamente infondati. In precedenza, certi fenomeni erano basati sull’avidità, sulla brama di potere, e sulla semplice stupidità, ma ora questo è mischiato con la follia infettiva.

Ogni virus, ogni malattia, è uno squilibrio, una scorretta connessione tra un più e un meno. In termini di saggezza della Kabbalah, è un corto circuito di due opposti desideri senza schermo, che ha lo stesso ruolo di una resistenza in un circuito elettrico. Come risultato, gli opposti non possono interagire armoniosamente e mantenere una sana attività di sostegno vitale ed il giusto corso di sviluppo.

E’ chiaro che la divergenza tra gli estremi aumenterà col tempo. Non è una coincidenza che riconosciamo come normali molte più forme di comportamento, vita familiare, espressioni sessuali, ed auto-identificazione. Per ora, riusciamo ancora in qualche modo ad accettare e controllare queste distorsioni delle fondamenta. Nella prossima fase, virus di una nuova qualità andranno fuori controllo e causeranno il caos nelle nostre case.

Per molto tempo, lo squilibrio tra le due inclinazioni è apparso gradualmente, lentamente, consentendoci di digerirlo variando il grado di riuscita. Tuttavia, ora tutto è cambiato: il ritmo dello sviluppo è cresciuto, e gli squilibri si sono nettamente aggravati. Se non ci prendiamo cura di essi sistematicamente e primariamente, non saremo in grado di far fronte alle sfide e di trovare una cura per gli ultimi virus.

Allora essi potrebbero diventare una minaccia anche più grande delle bombe atomiche e a idrogeno. Infatti, non c’è bisogno di una distruzione di massa se è sufficiente “violare” la mente e trasformare gli individui in vegetali indifesi, o pazzi senza alcuna logica, o in pupazzi.

In generale, non stiamo combattendo dei virus ma una forma squilibrata di esistenza che proiettiamo su livelli differenti della natura. Il suo più impressionante esempio è il cancro, che porta le cellule infette a mangiare il proprio ambiente. L’oncologia è la nostra comune diagnosi universale.

E’ finalmente l’ora di capire quanto dannoso sia lo squilibrio tra l’egocentrismo umano e la dazione innata della natura. Questa differenza di potenziale deve essere equilibrata e corretta in noi. Dobbiamo aggiungere ciò che manca affinché gli opposti diventino un tutt’uno e portino l’umanità ad un vero equilibrio.

Tutto ciò che non facciamo oggi, lo dovremo fare domani in condizioni molto più difficili. Alla fine, epidemie mostruose e altri disastri indicheranno chiaramente l’umanità quale sorgente dello squilibrio. Tuttavia, cosa ci impedisce di vederlo ora?
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Cosa serve per sconfiggere il Coronavirus

Domanda: Come kabbalista vedi i colpi che ci aspettano come le dieci piaghe d’Egitto, cioè dieci colpi all’egoismo di tutta l’umanità? E’ questo ciò che verrà?

Risposta: Non dobbiamo superare tutti e dieci i colpi. Li abbiamo già passati tanto tempo fa e quindi non possono essere così forti oggi come lo sono stati in Egitto.

Abbiamo solo bisogno di qualche richiamo serio, di esserne punti come un asino che viene spinto con un bastone affilato per farlo andare avanti. Abbiamo bisogno di questo incentivo per avanzare correttamente.

Spero che questo virus, oltre alle nostre spiegazioni, sia più che sufficiente. È del tutto possibile che l’umanità sia già in grado di trarre le giuste conclusioni in qualche modo.

E qui molto dipende dai governi. Sono i primi che devono iniziare a pensarci seriamente perché il virus sta colpendo l’intera economia.

Domanda: Che consiglio daresti ai governanti?

Risposta: Consiglierei loro di sfruttare l’intelligenza e capire che lo sviluppo dell’umanità non è nelle loro mani; pertanto, dovrebbero ascoltare ciò che dicono i kabbalisti.

Domanda: Che dire delle persone che sono state tanto tempo in isolamento e a quelle che tuttora sono ancora sedute nelle loro case? Cosa dovrebbero fare?

Risposta: Desidero che le persone capiscano che le relazioni positive sono la migliore, più sicura e unica medicina che può condurci al bene e al benessere.

Domanda: In altre parole, le persone dovrebbero semplicemente capire che il piano per lo sviluppo della natura è nelle giuste connessioni fra noi. È la natura che genera problemi e disastri a tutti i livelli. E da parte nostra tutto ciò che serve è una reazione reciproca. Se c’è una reazione in tal senso, i problemi diminuiscono; se non vi è alcuna reazione, i problemi e la pressione aumentano. Ho capito bene?

Risposta: Sì. Dobbiamo solo avvicinarci l’uno all’altro nei nostri sentimenti in modo positivo, e basta. Buona fortuna a tutti noi!

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Dalla trasmissione di KabTV “Il Coronavirus sta cambiando la realtà”, 12/03/2020

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Il Coronavirus

Cosa devono fare i governi per aiutarci a superare questo difficile periodo? Tutti i governi dovrebbero capire che hanno un ruolo speciale e cambiare un po’ i loro pensieri. Dovrebbero sapere che il futuro del mondo sta nell’integrazione globale fra tutte le persone, e ogni governo deve lottare per questo.

È necessario organizzare forme specifiche di educazione per bambini e adulti, atte a stabilire un sistema educativo che permetta a tutti di comprendere che l’essere umano è la forza più distruttiva della natura. E dobbiamo diventare la forza che connette tutte le parti della natura.

Dopotutto, siamo intelligenti e ben sviluppati, ma trasformiamo il nostro intero sviluppo in male, lo indirizziamo alla distruzione. Pertanto, i governi sono obbligati a cambiare; le persone dovranno spiegarglielo.

Non è un caso che il nuovo virus abbia ricevuto il nome di “Coronavirus”; fa davvero un lavoro reale, domina il mondo intero e organizza le nostre vite come farebbe un re. Spero che vedremo ancora molte conseguenze del suo regno, il che significa cambiamenti nella nostra vita.

Il Coronavirus ha messo in quarantena ognuno di noi. Ma penso che questo ci gioverà. Dobbiamo superare questo isolamento unendoci insieme e soprattutto, praticamente, da lontano. E nella misura in cui impareremo a tollerarci l’un l’altro, a connetterci e riunirci internamente, mentalmente, saremo in grado di lasciare ciascuna delle nostre case e connetterci con gli altri.

Questa condizione, che ci obbliga a stare a distanza, funzionerà a nostro vantaggio, aiutando il nostro riavvicinamento in modo selettivo. Per quanto riesco a relazionarmi bene con il mio vicino, sarò in grado di avvicinarmi a lui, non per guadagnare dei soldi a sue spese, ma per stabilire dei buoni rapporti.

Tutti hanno bisogno di imparare questo per costruire insieme una nuova umanità. E allora si aprirà davanti a noi un vero, eterno e perfetto mondo in cui vale la pena vivere.

Mi chiedono come vedo il mondo tra un anno, cosa gli succederà? Come al solito, abbiamo due alternative: o il mondo non ascolta ciò di cui parla la saggezza della Kabbalah, la necessità di raggiungere l’unificazione e condurremo il mondo alla distruzione, o comunque avverranno dei cambiamenti.

Se guardi il mondo attraverso la saggezza della Kabbalah, puoi vedere come il mondo si sta avvicinando alla correzione.

Tuttavia, guardandolo astrattamente, puoi vedere come il mondo non è in grado di cambiare. Ma proveremo a lavorare insieme; altrimenti, ciò sarà molto negativo. Spero che saremo comunque in grado di trasmettere la corretta metodologia di unificazione a tutta l’umanità.
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Dalla trasmissione di KabTV “Conversazione con David Blumenfeld”, il 25/03/20

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New Life n.4 – La legge della connessione generale

New Life n.4 – La legge della connessione generale
Il Dott. Michael Laitman in una conversazione con Oren Levi

Riepilogo:

La natura è una legge che cerca di insegnarci a raggiungere l’equilibrio e a capire il mondo attraverso la connessione umana. Veniamo spinti verso la depressione e la discesa affinché correggiamo il nostro desiderio di provare piacere e cerchiamo di dare beneficio agli altri. Siamo dentro una bolla, limitati da tutte le parti e non abbiamo un posto dove andare. Per ottenere la correzione, abbiamo bisogno di costruire un nuovo sistema di educazione integrale che ci insegni ad agire “come se” volessimo aiutare gli altri, con lezioni ed attività. Questo ci insegnerà ad ottenere una seconda natura, con abitudini nelle quali ci includeremo come risultato della pressione dell’esempio positivo dato dall’ambiente. Tutti abbracceremo la nostra interdipendenza umana ed impareremo ad invertire il nostro desiderio, dal “mio beneficio” al “nostro beneficio”.

Dalla trasmissione di KabTV “New Life n.4 – La legge della connessione generale”, 01/01/2012

Dov’è la salvezza dal Coronavirus?

Come usciamo dal nostro egoismo? Tiriamo fuori il nostro desiderio di godere e voler essere in connessione l’uno con l’altro.
Quindi, nessuno presta più attenzione a se stesso ma solo a cosa c’è tra noi. E tra noi c’è lo spazio spirituale. Che è fuori di me.

Io sono il mio egoismo, fuori da questo c’è la forza di amore e dazione, il Creatore, un posto chiamato il mondo superiore. C’è lo scopo delle nostre vite, l’obiettivo della creazione che dobbiamo raggiungere.

Ogni volta, nella misura in cui saliamo al di sopra del nostro egoismo, il nostro “io”, e facciamo un passo verso un amico, iniziamo a sentire il mondo spirituale, la forza superiore, una realtà fuori da noi, fuori dal nostro ego. Così, abbiamo l’opportunità di allontanarci dal Coronavirus. Il virus ci spinge fuori dal nostro egoismo, ci forza a uscire dal nostro “Io”.

Questo è il rimedio più efficace e appropriato. Uscire dall’egoismo è la soluzione a tutti i problemi; il virus ci è stato mandato per curare l’egoismo. Ci mostra la necessità di salire al di sopra del nostro egoismo, al di sopra del nostro “io” e connetterci con gli altri. Questo è il modo in cui scopriamo il giusto rimedio e correggiamo appropriatamente il nostro stato.

Io devo fuggire da me stesso, dall’egoista che c’è in me, verso lo spazio fra di noi, dove è il mondo spirituale, il Creatore. Ancora io non capisco cosa ci sia “tra di noi”. Questo è uno spazio di cui non sento l’esistenza, ancora. Ma noi dobbiamo sforzarci per la connessione, poi sentiremo che su questo ponte tra il mio egoismo e il tuo c’è il mondo superiore, un’altra dimensione, che è un livello al di sopra del nostro.

Qui troviamo la terra di Israele (“terra” significa desiderio e “Israele” significa dritto al Creatore, Yashar-Kel), qui possiamo anelare al Creatore ed essere capaci di sentirLo, perché è qui che Lui esiste. Qui c’è il mondo futuro, la nostra vita spirituale eterna – tutto è solo lì, nella connessione fra noi.

Pertanto, amare gli amici come te stesso è la legge principale di tutte le correzioni tra le quali risiede il Creatore.

La connessione con gli amici diventa più importante per me di quanto non lo sia io stesso. Più è importante il mio amico, più grande è il mio avanzamento e sono ulteriormente rimosso da questo mondo fino a che il mondo spirituale diventa più importante per me, cioè, amore e dazione agli amici, la nostra connessione diventa più importante di me stesso.

Significa che rompo le barriere fra l’Egitto e Israele, attraverso il Mar Rosso (l’ultimo mare), il confine finale dal quale non c’è ritorno. Dopotutto, prima di questo, c’è sempre il rischio di tornare in Egitto.

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Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 01/04/2020, Lezione sul tema “Pesach (Pasqua)”

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È possibile dimenticare la domanda sul significato della vita?

Nota: Oggigiorno l’aspettativa di vita è quadruplicata. 3.500 anni fa, l’aspettativa di vita media, nell’antico Egitto, era di 22 anni.

Il mio commento: Oggi a quell’età non possiamo neppure comprendere la vita. A 22 anni la vita non è ancora iniziata.

Domanda: A quel tempo, il 15-20% della popolazione moriva in modo innaturale perché venivano costantemente intraprese nuove guerre. Ai nostri tempi, ovviamente, la vita è migliorata. Tuttavia, d’altra parte, metà della popolazione mondiale prende antidepressivi. Tutto ciò è causato nelle persone dalla natura?

Risposta: Sì, dalla nostra natura, che ci guida verso l’obiettivo. Cioè, hai tutto tranne la cosa principale… sapere per quale motivo vivi.

Nei tempi antichi, una persona di vent’anni forse non pensava neppure a quale fosse lo scopo della sua vita. Ma quando vivi 80 anni, allora hai già un problema, perché per metà della tua vita pensi: “Presto morirò, e per cosa ho vissuto? Qual è il punto?” È peggio della morte.

Nota: Anche il fatto che tutto finisca solleva la questione di quale sia il significato nella vita se tutto finisce?

Il mio commento: Abbiamo quindi bisogno di droghe per non pensarci, e questo è ciò che l’umanità ha inventato.

Domanda: I farmaci sono ora legalizzati in tutto il mondo. Pensi che non sia casuale?

Risposta: Certo, non è casuale! Le persone non vogliono pensare alla propria fine, ma poiché questi pensieri non ci abbandonano mai, vogliamo in qualche modo riempire questo vuoto.

Domanda: Significa che il Creatore ci dà la sofferenza da una parte, ma dall’altra parte, permette le droghe per usarle?

Risposta: Certo. Spetta a noi capire che neanche questa è una soluzione. Non è una soluzione.

Domanda: Quindi le droghe non ci aiuteranno a dimenticare la domanda interiore sul significato della vita?

Risposta: In nessun modo.
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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 14/01/2019

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