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New Life n.1214 – Coronavirus – Come calmare la paura economica

New Life n.1214 – Coronavirus – Come calmare la paura economica
Il Dott. Michael Laitman in una conversazione con Oren Levi

Riepilogo:

Il Coronavirus sta facendo avanzare l’umanità verso il vero scopo della vita, facendoci riflettere su chi siamo e da cosa potremo dipendere nel nostro domani. La gente ha paura che non ci saranno mezzi di sussistenza o cibo in futuro, ma non ci sono cose più elevate per cui sperare nella vita? Il Coronavirus ci sta disconnettendo dalla vita a cui siamo abituati in modo che cominciamo a chiederci quale sia il il suo scopo. Lo scopo della creazione è di portare l’umanità a un livello superiore. Aderisci a questo e troverai pace. E’ un tentativo di sentire la natura, il
potere superiore, il Creatore; esci da te stesso, connettiti con l’intero universo. Ci evolviamo come esseri umani quando ci chiediamo continuamente per che cosa viviamo.

Dalla trasmissione di KabTV “New Life n.1214 – Coronavirus – Come calmare la paura economica”, 19/03/2020

La vita di ognuno di noi ha un senso

Domanda: Perché a scuola non ci viene insegnato qual è il senso della vita?

Risposta: Ma cosa possono rispondere gli insegnanti a questa domanda?

Nota: Nelle scuole religiose, ad esempio, gli insegnanti risponderebbero che il significato della vita è nella rivelazione del Creatore.

Il mio commento: In effetti, i religiosi dicono esattamente questo. Pertanto, oggi molte persone tornano ad interessarsi alle religioni dove trovano un po’ di conforto mistico, che in qualche modo risponde a questa domanda.

Nota: I laici direbbero che il senso della vita sta nel creare una bella famiglia, nell’amore.

Il mio commento: Questo non è l’obiettivo finale. Tutto finisce. Persino gli psicologi e i fisiologi affermano che tutte le relazioni scompaiono nel giro di pochi anni.

Le persone rimangono insieme solo per non far soffrire i figli e perché hanno delle proprietà in comune. In linea di principio, non rimangono particolari sentimenti reciproci, solo responsabilità reciproche.

Domanda: Significa che l’amore e la famiglia non possono essere lo scopo della vita?

Risposta: No. Molti psicologi hanno scritto in merito a questo. Qualsiasi buona relazione tra un uomo e una donna non dura più di due anni e mezzo, tre al massimo. Dopodiché, perdiamo entusiasmo. Siamo fatti così. Tuttavia, ci sono i bambini e la casa comprata assieme per i quali vale la pena continuare a vivere insieme.

Domanda: Ma il significato della vita non è uguale per tutti…ognuno ha il proprio.

Risposta: Quello che tu intendi non è il significato della vita ma qualunque cosa una persona usi per ostacolare se stessa. Ad esempio, gli scienziati ritengono che sia necessario perseguire la scienza, per i creativi c’è solo l’arte. Alcune persone pensano che dovremmo crescere i nostri figli in modo che siano più felici di noi, e così via.

Cioè, ogni persona trova un senso della vita che la calma e le dà un senso di esistenza. In realtà, è solo una “pillola calmante” e niente di più.

Per rivelare veramente il significato della vita, la persona deve fare molte ricerche interiori, scavare dentro di sé, fino a quando non trova la saggezza della Kabbalah e inizia a esplorare davvero il significato della vita con il suo aiuto. Il significato è nel comprendere la radice, la fonte della vita. Solo lì troverà la risposta a questa domanda.
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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 14/01/2019

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Il kabbalista teme la morte?

Domanda: Qual è l’atteggiamento corretto nei confronti della morte?

Risposta: Penso che l’atteggiamento migliore sia quello di non pensare alla morte, ma piuttosto di credere che esistiamo all’infinito, in eterno. Dobbiamo assicurarci di raggiungere l’eternità e l’infinito, almeno parzialmente, in questa vita, nel nostro stato corporeo.
Dopotutto, durante la nostra vita esistiamo per rivelare la dazione e l’amore come mezzo per raggiungere l’eternità, la perfezione e il Creatore, la forza superiore che controlla tutto ciò. Il nostro progresso dovrebbe consistere in questo.
Nel pensare alla vita corporea e alla morte, metti alla prova te stesso, ti importa davvero di questo? Se lo fai, allora non stai ancora aspirando seriamente a qualità spirituali. Quando sei impegnato nella spiritualità, non ti interessa assolutamente nulla di ciò che accade al tuo corpo, sia esso vivo o no. Tu esisti e vuoi esistere nella qualità della dazione e dell’amore.

Domanda: Un kabbalista si preoccupa del suo corpo proteico? Attraverso esso, ci si mette in contatto con altre persone che non sono ancora nella spiritualità. Se egli non avesse avuto questo corpo, non sarebbe stato in grado di comunicare con i propri studenti.

Risposta: Sì, si prende cura del corpo ma in un senso minimo, che si chiama condizione “necessaria e sufficiente”.

Domanda: Un kabbalista pensa a cosa accadrà ai suoi studenti e alla sua famiglia dopo la sua morte?

Risposta: La famiglia è una normale preoccupazione corporea. Gli studenti, tuttavia, sono una cosa completamente diversa. Egli li deve preparare in modo che essi rimarranno con una buona riserva di conoscenze e di metodologie. È necessario organizzare un ambiente simile a un laboratorio in modo che possano mettersi alla prova e avanzare.
Domanda: Significa che un kabbalista ha paura della morte ma non in senso egoistico?

Risposta: Non è la paura della morte, ma il desiderio di lasciarsi alle spalle un mondo che è diretto al massimo verso l’obiettivo della creazione, e in nessun altro modo.

Cos’altro puoi lasciare? Non c’è nient’altro. Ci stiamo avvicinando allo stato in cui una persona inizia a capire che l’unico modo per lasciare qualcosa è sotto forma di buone azioni. Queste buone azioni sono registrate sul suo “conto” e rappresentano il principale guadagno della sua vita.

Domanda: Per quanto ho capito, le buone azioni sono di portare le altre persone alla rivelazione del Creatore. Ci sono altre buone azioni che puoi fare nei confronti di un’altra persona?

Risposta: Non c’è nient’altro: solo avvicinare gli altri al Creatore.
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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 14/01/2019

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Espandi la tua coscienza

Domanda: Riguardo al principio della restrizione di un livello dell’essenza del nostro mondo: ogni individuo è limitato a modo suo o dipende dal grado di coscienza? La restrizione è la misura della coscienza che può essere limitata dalla capacità del grado di una certa coscienza?

Risposta: Prima di tutto, leggi Baal HaSulam e vedrai quanto è semplice.

Tu fai una restrizione su te stesso. Siamo nel mondo dell’infinito anche adesso. Siamo circondati dall’infinito. Ma tu lo limiti al magro volume del nostro mondo. Lo fai con la tua coscienza. Quindi espandi la tua coscienza e vai avanti.
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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”,  5/01/2020

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Le persone stanno cambiando

Domanda: Oggi sono necessarie grande solidarietà e garanzia reciproca per comprendere la situazione perché le persone si trasmettono il Coronavirus le une con le altre. Inoltre, potrebbero anche non sapere che lo stanno facendo perché non hanno sintomi.

Come possiamo raggiungere tale solidarietà? Il governo ci chiede questo, ma siamo tutti diversi, ognuno ha i propri principi.

Risposta: Nella società odierna stanno comparendo fenomeni molto interessanti che non avevamo notato prima. Tutti comprendiamo che dovremmo stare lontani gli uni dagli altri, non starnutire, non tossire, non parlare e mantenere una distanza minima di un metro dalle altre persone. Comprendiamo che le persone hanno il loro spazio vitale e che dovremmo stare isolati nella nostra stanza o appartamento.

Tutti questi stati, in sostanza, non sono molto logici e non molto naturali per il nostro mondo perché siamo abituati a spingerci costantemente in metropolitana, in tram, sull’autobus, ci siamo sempre accalcati per le strade, ecc.

E oggi, se una persona starnutisce a pochi metri da me, vengo immediatamente assalito dalla paura. In generale, vediamo come lo stato delle persone è cambiato e questo non ci è stato imposto da niente o da nessuno. Quindi, se venissi contagiato da questo virus?

In linea di principio, non c’è nulla di cui preoccuparsi. Le persone ne stanno morendo? Si. Ma muoiono anche per l’influenza stagionale. Ora però si sta manifestando un atteggiamento completamente diverso verso questo virus, ed è come se non fosse dettato da alcun fenomeno nel nostro mondo. È solo che le persone sono cambiate e lo percepiscono come se ci trovassimo in uno stato di guerra chimica.

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Dalla trasmissione di KabTV “Il Coronavirus sta cambiando la realtà”, 19/03/2020

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Rivalutare i desideri

Commento: Dopo aver cominciato a studiare la Kabbalah molto è cambiato nella mia vita. Ho rivalutato i miei valori e i miei desideri.

La mia risposta: Un individuo che comincia a studiare la Kabbalah è pronto a ridimensionare le proprie aspettative verso questa vita portandole ad un livello minimo di normalità. Cibo, riparo e famiglia sono tutto ciò di cui un individuo ha bisogno a livello materiale.

Non devi affannarti per gli obiettivi corporali. Devi anelare al raggiungimento di uno stato eterno e perfetto che davanti a te vedi possibile conquistare.

Qualsiasi altra cosa è temporanea e comunque svanirà. A questo proposito la saggezza della Kabbalah aiuta l’individuo a relazionarsi correttamente ai valori che può ottenere nel nostro mondo.

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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 26/01/2020

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New Life n.1215 – Coronavirus – Le domande dei bambini

New Life n.1215 – Coronavirus – Le domande dei bambini
Il Dott. Michael Laitman in una conversazione con Oren Levi

Riepilogo:

Vuoi essere la causa della rivelazione della forza della bontà nel mondo, come Superman? Il futuro del mondo dipende da ognuno di noi. La saggezza della Kabbalah ci insegna ad avere considerazione degli altri, salvando così il mondo da tutti i disastri. Gli esseri umani stanno distruggendo la Natura e l’umanità creando squilibrio nel sistema. Il Coronavirus è apparso come risultato del nostro odio reciproco. Il virus scomparirà e la quarantena finirà, per tutti, quando ci tratteremo correttamente gli uni con gli altri e diventeremo una parte integrante e benefica della Natura. Chiunque cambi, aiuta gli altri ad acquisire la forza per trattare tutti bene.

Dalla trasmissione di KabTV “New Life n.1215 – Coronavirus – Le domande dei bambini”, 24/03/2020

Come vi sentite durante questi giorni difficili?

Come vi sentite in questi giorni di epidemia globale da Coronavirus, che vi sta portando in un vortice di sentimenti e pensieri? Proprio come in un caleidoscopio, uno stato sostituisce l’altro in maniera repentina, dall’infarto alla completa indifferenza. Le onde dell’orrore si susseguono come se la natura vi stesse frullando in un frullatore. Tutto ciò di cui eravate capaci e conoscevate, tutto ciò a cui vi siete abituati per decenni nella vostra vita – bambini, lavoro, guadagno – tutto viene cancellato e sta scomparendo. Come possiamo aiutarvi ad alleviare questo enorme dolore?

So che siete persone razionali, intelligenti e dedite al lavoro. Vi piace avere numeri e calcoli specifici che siano al di sopra dei sentimenti. Ma ora, volete sentire qualcosa di emotivo che entra nel vostro cuore.

Proverò a farlo; basta capire che la scienza della Kabbalah si rivolge al cuore umano attraverso la mente o alla mente attraverso il cuore. Unisce questi due sistemi opposti, completamente diversi.

Tutta la nostra vita è costruita su circoli di relazioni: relazioni con noi stessi, relazioni con i nostri sposi, con i figli, relazioni con il Creatore. Ora tutte queste relazioni sono in fase di revisione e, soprattutto, le relazioni con noi stessi.

Il Coronavirus ha portato un cambiamento così radicale nella nostra vita che le persone si trovano costantemente nello stress e nella paura, che offuscano la mente e appesantiscono il cuore…come un infarto, e nella confusione, come fossimo animali intrappolati.

Cosa dovreste pensare per calmarvi un po’ e sentirvi protetti? Vale la pena fare una rivoluzione completa nei vostri punti di vista sulla vita. Al contrario, penso che prima del Coronavirus vivessimo in uno stato di eterno stress e confusione, in condizioni aggrovigliate e squilibrate. Abbiamo corso dalla mattina alla sera e dalla sera alla mattina per realizzare ciò che la società, i capi, la famiglia e qualcun altro ci hanno obbligato a fare. Eravamo in debito con la Banca, in debito con il datore di lavoro, dovevamo, dovevamo, dovevamo. Questa era la nostra vita.

E poi appare qualcosa di incredibile chiamato Coronavirus. E questo virus improvvisamente calma tutta la nostra vita. Rimaniamo a casa e non andiamo a lavorare. I ragazzi non vagano più da qualche parte, chissà dove, e rimangono nelle loro stanze, anche i nostri coniugi sono a casa. Guardiamo la TV insieme o tutti sono impegnati con i loro computer a fare le proprie cose. Tutto sembra essere positivo.

Probabilmente il motivo principale della confusione e della paura è la possibilità della perdita di un reddito. Prima di allora, tutto era chiaro e ragionevole, e improvvisamente, tutto diventa incomprensibile, poco chiaro e ogni giorno le prospettive sono sempre più minacciose. Non siamo preoccupati per un lontano futuro e per il momento della pensione, ma per il fatto che non ci saranno i soldi per il cibo la prossima settimana, il prossimo mese.

Ma, al momento, quelle sono solo paure, non realtà. Ci sono generi alimentari in casa, il frigorifero è pieno. Ci sono ancora dei soldi sul conto corrente. Queste sono solo paure ipotetiche su un possibile sviluppo degli eventi. Ma se viviamo giorno per giorno, allora possiamo dire che la vita è diventata più calma.

Qual è il punto nel preoccuparsi di un possibile futuro se non puoi evitarlo? Non sappiamo cosa accadrà domani, quindi perché impazzire per l’eccitazione e la paura oggi?

Naturalmente, abbiamo delle responsabilità per la famiglia e per i bambini, ma le nostre preoccupazioni non ci aiuteranno in alcun modo. Quel che sarà sarà; siamo tutti nelle mani di una forza superiore e tutti i nostri sforzi non cambieranno nulla, né in una buona né in una cattiva direzione. Sarà così come pianificato dal Creatore.

Forse in questo stato capiremo più velocemente dove il Creatore ci sta spingendo. Dopotutto, non c’è nessun altro oltre a Lui, e Lui ci fa sempre avanzare verso l’obiettivo. Quindi, pensiamo a questo obiettivo e scopriamo cosa il Creatore vuole da noi. Il nostro stato è una conseguenza del programma della natura e non dovremmo pensare di essere più intelligenti di essa. Sarebbe bello se capissimo dove siamo, in quale universo, in quale ambiente, sotto l’influenza di quali forze.

Tutto questo non dipende da noi. Siamo solo minuscole particelle della creazione che pensano di capire qualcosa della natura. Ma anche se riuscissimo davvero a capirne qualcosa, lo useremmo a nostro danno. Pertanto, non rimpiangiamo di non aver raggiunto l’obiettivo che ci eravamo prefissati perché di sicuro in esso non c’era nulla di positivo.

Prima che scoppiasse l’epidemia, l’umanità in tutto il mondo era sull’orlo di una catastrofe, affrontando grandi avversità. Tutti hanno già parlato apertamente dell’impossibilità di evitare la guerra, della crisi globale generale nell’ecologia, nelle relazioni umane, nell’industria, nella politica e nella finanza. Il mondo, costruito dall’uomo sulla base della sua mente e dei suoi sentimenti egoistici, era semplicemente terribile e passava da una crisi all’altra.

Cosa c’era di buono nella vostra vita precedente? Per cosa vi rattristate ora? Solo per il fatto che, in mezzo a tutti questi problemi, non siete riusciti a ottenere il vostro misero stipendio e a nutrire la vostra famiglia. Vi faceva sentire perfetti e felici? Vi dispiacete per questo? Almeno, se aveste saputo tutto in anticipo: alla fine del mese ci sarebbero stati abbastanza soldi e, in caso contrario, da dove prenderli in prestito. Almeno avevate una certezza, e ora siete nervosi per l’ignoto. Cosa dovremmo fare con questo tumulto interiore e pensieri febbrili, con il “E se fosse”?

Questi pensieri stanno tormentando la maggior parte della popolazione mondiale perché il COVID19 ha invaso molto in fretta tutti i continenti. Il Coronavirus ha inghiottito il mondo intero, tutta l’umanità. Tutti hanno iniziato a pensare: “Cosa mi succederà domani? Da chi dipenderò? Come posso influenzare il mio destino? Come posso garantirmi il bene oggi, domani e dopodomani?”

È molto positivo che tali domande si stiano risvegliando nelle persone e specialmente nei giovani. Si tratta solo di soldi? Se siamo preoccupati solo per il nostro reddito, allora vogliamo vivere come animali per i quali la cosa principale è essere sicuri che avranno di che sfamarsi oggi, domani e dopodomani, e il resto non è importante. Quindi, vogliamo “mangiare dalla stessa mangiatoia dell’asino” o ci comportiamo come esseri umani, e pensiamo anche ad altre cose?
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Dalla trasmissione di KabTV “New Life n.1214 – Coronavirus. Come affrontare la paura”, 19/03/2020

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L’amore per se stessi

Domanda: Cos’è l’amore per se stessi?

Risposta: Il nostro egoismo, che si manifesta in noi quando amiamo noi stessi illimitatamente, inconsciamente, senza ragione, poiché così è la forza della natura. Essa, in maniera inconscia, esiste in noi.

Domanda: Quindi significa che io gioisco a spese degli altri?

Risposta: Non necessariamente a spese degli altri. Semplicemente, il mio ego, altri non è che l’amore per il caro me stesso.
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Dalla trasmissione di KabTV “ Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 2/02/2020

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Il Dott. Michael Laitman in una conversazione con Oren Levi e Tal Mandelbaum ben Moshe

Riepilogo:

Tutti noi esseri umani viviamo in una rete di connessione, dove anche i pensieri si muovono senza le parole. Ci confrontiamo costantemente con chi ci circonda, con lo scopo di sentirci più sicuri nella società. Attualmente diversi gruppi di interesse vogliono influenzare le masse attraverso i media, la cultura, i libri e i film. Si fanno di proposito rivoluzioni, in queste forme di influenza sociale. Possiamo creare un impatto positivo se ci connettiamo basandoci sul principio “Ama il prossimo tuo come te stesso”

Dalla trasmissione di KabTV “New Life n.306 – Impatto sociale”, 27/02/2014