Il Coronavirus è solo l’inizio?

Il nuovo virus che porta il nome di Coronavirus, altresì detto COVID19, ha paralizzato giganti megalopoli infiltrandosi in tutto il mondo. Nella mia visione, non si tratta solo di un’altra epidemia ma di un indicatore dei processi globali che avvengono nell’umanità.

Il nostro mondo non è statico, si sta sviluppando, e si sta sviluppando in modo negativo. Non è una questione di clima o di epidemie – queste sono solo conseguenze. La ragione sta nel soggetto originale dell’universo: il nostro desiderio egoistico. Questa macchina a moto perpetuo non si ferma mai e noi non abbiamo ancora imparato come lavorare correttamente con essa.

La saggezza della Kabbalah ci fa vedere il mondo da una prospettiva più profonda. Non è ciò che sembra o ciò che vorremmo che fosse. Preferiremmo crescere e vivere in un luogo che non cambia, comprensibile, in un ambiente familiare, ma il mondo sta cambiando, le sue leggi sono dinamiche.

Il sistema di cui usiamo le risorse non è un deposito; è un organismo vivente all’interno del quale tutto è interconnesso. Non ci sono spinte casuali, esplosioni improvvise, sono improvvise solo per noi. A volte perfino gli animali percepiscono il loro approccio meglio degli esseri umani.

Dato che gli esseri umani sono le creature più evolute, l’elemento chiave del sistema generale, e quasi tutte le sue reazioni, sono causate da noi in un modo o nell’altro. I cambiamenti negativi della natura umana portano a cambiamenti negativi in natura.

Tuttavia, ciò non riguarda l’egoismo di per sé. La sua stessa crescita è naturale e programmata. Il problema sta nel fatto che non lo compensiamo, sopportiamo ciò che sta succedendo. O addirittura crediamo che debba essere così.

Nella Kabbalah, questa compensazione, l’equilibrio dell’egoismo con la forza opposta è chiamata correzione. Il rifiuto causa sofferenza. Anche se non vediamo questa connessione, essa funziona già, e infatti, non c’è da stupirsi delle nuove tensioni virali. Il sistema dell’universo è uniforme.

Esso risponde agli squilibri umani a differenti livelli. Questo è il motivo per il quale la lotta contro il virus è una lotta contro le conseguenze, che, nella migliore delle ipotesi, attutisce il colpo, ma non risolve definitivamente la situazione. Questo significa che abbiamo davanti a noi nuove epidemie, che sono causate dallo squilibrio in noi stessi. Fino a che il lato negativo all’interno dell’uomo prevale, è inutile sperare nella pace e nella tranquillità.

Certo, non voglio insegnare nulla a nessuno. Sto parlando della realtà, delle nostre relazioni, di come è adesso. Se fossimo onesti con noi stessi, non sarebbe difficile trovare veleno in tutto ciò che ci connette. Stiamo cercando di compensare artificialmente questo veleno con moralità, leggi, col politicamente corretto, la buona pubblicità, una campagna sottile e cruda.

Speriamo sinceramente che il buono in noi prevalga. Tuttavia, si tratta di un autoinganno. E’ impossibile bilanciare la propria natura agendo in accordo con le sue regole. Il vero equilibrio sta nel salire al di sopra di se stessi verso l’unità. Tutto il resto è un palliativo.

Al momento, lo squilibrio nell’uomo sta raggiungendo un nuovo livello, e la natura reagirà di conseguenza. Io penso che il sistema non si fermerà ai virus che infettano il corpo. La prossima generazione di virus infetterà le menti e la psicologia. Mostreranno differenze, contraddizioni, devianze, e causeranno eccessi collettivi e psicosi a livello morale, ideologico, e sociale.

Anche oggi, questo genere di “mutazioni” ricoprono diversi aspetti della visione del mondo, cultura e scienza, forzando persino gli scienziati e gli specialisti ad inventare postulati assolutamente infondati. In precedenza, certi fenomeni erano basati sull’avidità, sulla brama di potere, e sulla semplice stupidità, ma ora questo è mischiato con la follia infettiva.

Ogni virus, ogni malattia, è uno squilibrio, una scorretta connessione tra un più e un meno. In termini di saggezza della Kabbalah, è un corto circuito di due opposti desideri senza schermo, che ha lo stesso ruolo di una resistenza in un circuito elettrico. Come risultato, gli opposti non possono interagire armoniosamente e mantenere una sana attività di sostegno vitale ed il giusto corso di sviluppo.

E’ chiaro che la divergenza tra gli estremi aumenterà col tempo. Non è una coincidenza che riconosciamo come normali molte più forme di comportamento, vita familiare, espressioni sessuali, ed auto-identificazione. Per ora, riusciamo ancora in qualche modo ad accettare e controllare queste distorsioni delle fondamenta. Nella prossima fase, virus di una nuova qualità andranno fuori controllo e causeranno il caos nelle nostre case.

Per molto tempo, lo squilibrio tra le due inclinazioni è apparso gradualmente, lentamente, consentendoci di digerirlo variando il grado di riuscita. Tuttavia, ora tutto è cambiato: il ritmo dello sviluppo è cresciuto, e gli squilibri si sono nettamente aggravati. Se non ci prendiamo cura di essi sistematicamente e primariamente, non saremo in grado di far fronte alle sfide e di trovare una cura per gli ultimi virus.

Allora essi potrebbero diventare una minaccia anche più grande delle bombe atomiche e a idrogeno. Infatti, non c’è bisogno di una distruzione di massa se è sufficiente “violare” la mente e trasformare gli individui in vegetali indifesi, o pazzi senza alcuna logica, o in pupazzi.

In generale, non stiamo combattendo dei virus ma una forma squilibrata di esistenza che proiettiamo su livelli differenti della natura. Il suo più impressionante esempio è il cancro, che porta le cellule infette a mangiare il proprio ambiente. L’oncologia è la nostra comune diagnosi universale.

E’ finalmente l’ora di capire quanto dannoso sia lo squilibrio tra l’egocentrismo umano e la dazione innata della natura. Questa differenza di potenziale deve essere equilibrata e corretta in noi. Dobbiamo aggiungere ciò che manca affinché gli opposti diventino un tutt’uno e portino l’umanità ad un vero equilibrio.

Tutto ciò che non facciamo oggi, lo dovremo fare domani in condizioni molto più difficili. Alla fine, epidemie mostruose e altri disastri indicheranno chiaramente l’umanità quale sorgente dello squilibrio. Tuttavia, cosa ci impedisce di vederlo ora?
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