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Dov’è la salvezza dal Coronavirus?

Come usciamo dal nostro egoismo? Tiriamo fuori il nostro desiderio di godere e voler essere in connessione l’uno con l’altro.
Quindi, nessuno presta più attenzione a se stesso ma solo a cosa c’è tra noi. E tra noi c’è lo spazio spirituale. Che è fuori di me.

Io sono il mio egoismo, fuori da questo c’è la forza di amore e dazione, il Creatore, un posto chiamato il mondo superiore. C’è lo scopo delle nostre vite, l’obiettivo della creazione che dobbiamo raggiungere.

Ogni volta, nella misura in cui saliamo al di sopra del nostro egoismo, il nostro “io”, e facciamo un passo verso un amico, iniziamo a sentire il mondo spirituale, la forza superiore, una realtà fuori da noi, fuori dal nostro ego. Così, abbiamo l’opportunità di allontanarci dal Coronavirus. Il virus ci spinge fuori dal nostro egoismo, ci forza a uscire dal nostro “Io”.

Questo è il rimedio più efficace e appropriato. Uscire dall’egoismo è la soluzione a tutti i problemi; il virus ci è stato mandato per curare l’egoismo. Ci mostra la necessità di salire al di sopra del nostro egoismo, al di sopra del nostro “io” e connetterci con gli altri. Questo è il modo in cui scopriamo il giusto rimedio e correggiamo appropriatamente il nostro stato.

Io devo fuggire da me stesso, dall’egoista che c’è in me, verso lo spazio fra di noi, dove è il mondo spirituale, il Creatore. Ancora io non capisco cosa ci sia “tra di noi”. Questo è uno spazio di cui non sento l’esistenza, ancora. Ma noi dobbiamo sforzarci per la connessione, poi sentiremo che su questo ponte tra il mio egoismo e il tuo c’è il mondo superiore, un’altra dimensione, che è un livello al di sopra del nostro.

Qui troviamo la terra di Israele (“terra” significa desiderio e “Israele” significa dritto al Creatore, Yashar-Kel), qui possiamo anelare al Creatore ed essere capaci di sentirLo, perché è qui che Lui esiste. Qui c’è il mondo futuro, la nostra vita spirituale eterna – tutto è solo lì, nella connessione fra noi.

Pertanto, amare gli amici come te stesso è la legge principale di tutte le correzioni tra le quali risiede il Creatore.

La connessione con gli amici diventa più importante per me di quanto non lo sia io stesso. Più è importante il mio amico, più grande è il mio avanzamento e sono ulteriormente rimosso da questo mondo fino a che il mondo spirituale diventa più importante per me, cioè, amore e dazione agli amici, la nostra connessione diventa più importante di me stesso.

Significa che rompo le barriere fra l’Egitto e Israele, attraverso il Mar Rosso (l’ultimo mare), il confine finale dal quale non c’è ritorno. Dopotutto, prima di questo, c’è sempre il rischio di tornare in Egitto.

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Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 01/04/2020, Lezione sul tema “Pesach (Pasqua)”

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È possibile dimenticare la domanda sul significato della vita?

Nota: Oggigiorno l’aspettativa di vita è quadruplicata. 3.500 anni fa, l’aspettativa di vita media, nell’antico Egitto, era di 22 anni.

Il mio commento: Oggi a quell’età non possiamo neppure comprendere la vita. A 22 anni la vita non è ancora iniziata.

Domanda: A quel tempo, il 15-20% della popolazione moriva in modo innaturale perché venivano costantemente intraprese nuove guerre. Ai nostri tempi, ovviamente, la vita è migliorata. Tuttavia, d’altra parte, metà della popolazione mondiale prende antidepressivi. Tutto ciò è causato nelle persone dalla natura?

Risposta: Sì, dalla nostra natura, che ci guida verso l’obiettivo. Cioè, hai tutto tranne la cosa principale… sapere per quale motivo vivi.

Nei tempi antichi, una persona di vent’anni forse non pensava neppure a quale fosse lo scopo della sua vita. Ma quando vivi 80 anni, allora hai già un problema, perché per metà della tua vita pensi: “Presto morirò, e per cosa ho vissuto? Qual è il punto?” È peggio della morte.

Nota: Anche il fatto che tutto finisca solleva la questione di quale sia il significato nella vita se tutto finisce?

Il mio commento: Abbiamo quindi bisogno di droghe per non pensarci, e questo è ciò che l’umanità ha inventato.

Domanda: I farmaci sono ora legalizzati in tutto il mondo. Pensi che non sia casuale?

Risposta: Certo, non è casuale! Le persone non vogliono pensare alla propria fine, ma poiché questi pensieri non ci abbandonano mai, vogliamo in qualche modo riempire questo vuoto.

Domanda: Significa che il Creatore ci dà la sofferenza da una parte, ma dall’altra parte, permette le droghe per usarle?

Risposta: Certo. Spetta a noi capire che neanche questa è una soluzione. Non è una soluzione.

Domanda: Quindi le droghe non ci aiuteranno a dimenticare la domanda interiore sul significato della vita?

Risposta: In nessun modo.
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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 14/01/2019

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Non saremo più gli stessi

In questo momento difficile della pandemia di Coronavirus, le donne possono svolgere un lavoro molto più grande rispetto agli uomini perché hanno più connessione con la vita, così come un forte senso della vita in relazione alla propria famiglia e ai propri figli.

Dopo questa epidemia, le persone non saranno più le stesse. Ci vorranno diversi mesi e tutti si abitueranno a questo nuovo stato. Inizieremo a percepire il mondo in un modo nuovo; sentiremo che è sotto il controllo della forza superiore.

Ora tutti si pongono le stesse domande: da dove arriva questo problema? Perché si è presentato ? Cosa succederà dopo? Improvvisamente abbiamo perso la nostra forza di perseguire i diversi piaceri di questo mondo, la cosa principale è sopravvivere e vivere in pace in questo mondo, sia noi che i nostri figli.

Questa è una fase molto importante dell’educazione dell’umanità. Il virus ci educherà in modo che non saremo più le stesse persone. Immaginate che tra quattro, cinque o sei mesi vedremo l’epidemia placarsi e il Coronavirus smetterà di circolare tra di noi, allora saremo già diversi.

Nel frattempo, dobbiamo solo sostenerci a vicenda e continuare a spiegare che questo colpo proviene dalla natura perché violiamo le sue leggi e violiamo la sua integrità e globalità.

Distruggiamo la natura e, di conseguenza, involontariamente tiriamo fuori da essa tutti questi virus e li costringiamo a manifestarsi. Se continuiamo a trattare la natura in questo modo, ci saranno molti più virus nuovi, molto più terribili del Coronavirus. Pertanto, non c’è scelta, dobbiamo cambiare le relazioni tra di noi e il nostro atteggiamento nei confronti della natura, e quindi tutto andrà a posto.

Prima di tutto, dobbiamo capire che il Coronavirus è una conseguenza dello squilibrio nella natura creato dall’uomo. Questo squilibrio deriva dalla mancanza di connessioni amichevoli tra le persone.

Dobbiamo esistere in un sistema integrale, ma invece facciamo il contrario e ci stiamo allontanando sempre più l’uno dall’altro. L’egoismo cresce continuamente e ci mette sempre più l’uno contro l’altro. Se non fermiamo il processo di separazione globale, provocheremo la comparsa di virus ancora più dannosi.

Tutti concordano sul fatto che sia necessaria la connessione tra le persone, ma non credono che sia possibile realizzarla e la considerano un bellissimo sogno. Tuttavia, il fatto è che non siamo tenuti a raggiungere la connessione, dobbiamo solo volerci arrivare.

Desiderando ardentemente la connessione, stiamo già investendo i nostri sforzi nella natura e, di conseguenza, la nostra natura verrà corretta e migliorata. Quindi tutti i tipi di parassiti, compresi i virus, smetteranno di prendere vita nel mondo.
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Dalla lezione di Kabbalah per le donne, 04/04/2020

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