A chi rivolgiamo le nostre preghiere?

Domanda: Se il Creatore è la legge della natura, verso chi o cosa rivolgiamo le nostre preghiere? Comprendo correttamente che quando risuoniamo semplicemente con i nostri stati più elevati innalziamo una preghiera per gli altri?

Risposta: Noi non lavoriamo a vuoto. Lavoriamo in riferimento all’unica legge della natura, la relazione integrale tra tutti gli elementi della creazione.

Se noi, che siamo così frammentati e distanti, che ci respingiamo l’un l’altro e desideriamo sfruttarci a vicenda, cambiassimo il nostro atteggiamento e diventassimo più vicini gli uni con gli altri, poi ci troveremmo in uno stato spirituale e vedremmo che esistiamo in un mondo completamente diverso.

Dobbiamo innalzarci di sopra del nostro egoismo e iniziare a unirci tra di noi. La Kabbalah parla di questo.

Il cammino che ci porta a questo può essere duplice. Da una parte c’è il cammino della sofferenza, quello che stiamo ancora percorrendo; dall’altra parte c’è il cammino della luce, che possiamo percorrere attirando la luce superiore ed esercitandoci in piccoli gruppi, non per mezzo di tutta l’umanità ma attraverso le decine.

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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 22/12/2019

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