Raggiungere lo stato di dazione

Domanda: La natura ci obbliga ad adempiere alla legge della ricezione, così ci preoccupiamo costantemente di soddisfare le nostre necessità. Questo è normale, siamo stati creati in questo modo. La seconda legge di “dare alla società, prendersi cura della società, del prossimo” ci è nascosta.

D’altronde, il Creatore ci impone di obbedire a questa legge mandandoci colpi e sofferenze, solo che noi non li associamo al fallimento dell’adempimento di questa legge. Davvero non abbiamo libertà di scelta dopo tutto? Come scrive Baal HaSulam: “Il nostro compito assoluto è obbedire completamente alle leggi della natura”.

Risposta: No, la persona non è strettamente obbligata a questo, ma solo spinta a volere adottare la legge di dazione coscientemente, realizzandone la necessità.

Cosa significa realizzare? Significa che io stesso, in base al mio senso civico, capisco che ho bisogno di fare questo. Non per amor proprio, ma per amore degli altri e del Creatore. Accetto questa legge e la eseguo volontariamente, poiché realizzo quanto bene posso fare con questa azione per gli altri e per il Creatore. Solo per amore loro! Ed in nessun caso per amor proprio!

Questo non mi rende un animale ancora più sviluppato, che si trova allo stesso livello degli altri animali, perché la persona non ha un adempimento istintivo e automatico della legge della natura: deve realizzarla da sé. Il fatto è che io devo raggiungere un livello completamente differente, la qualità di dazione e amore, non l’istintivo adempimento delle leggi della natura. Da questo salgo al livello del Creatore.
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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 07/02/2019

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