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Saltare in un solo cuore

Il virus ci separa fisicamente e, per questo motivo, cominciamo a cercare nuove vie per connetterci più interiormente. La mancanza della connessione fisica ci risveglia e ci aiuta a comprendere che abbiamo bisogno di vicinanza interiore.

Lasciate che ci sia un’infinita distanza tra noi, la supereremo e ci sentiremo come “un solo uomo con un solo cuore” e non solo se ci troviamo nella stessa stanza. In seguito, in questo cuore comune, sentiremo il Creatore dentro di noi.
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Dalla prima parte della lezione quotidiana di Kabbalah, lezione sull’argomento “Pesach” (Pasqua)

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Ogni giorno è un nuovo giorno

Domanda: Uno dei principi del gruppo kabbalistico sono le concessioni e l’auto annullamento. È possibile trovare questa forma d’accordo anche in famiglia, per iniziare il nuovo giorno come se in quello precedente non fosse successo nulla, garantendosi a vicenda un’amnistia e cercando di evitare situazioni che di solito portano alla lite?

Risposta: Dobbiamo iniziare ogni giorno daccapo, nonostante vi possano essere state delle liti ieri. Sia nel gruppo che in famiglia dobbiamo sempre ricominciare daccapo, come se nulla fosse accaduto.

Domanda: Come si fa?

Risposta: È allo stesso tempo molto semplice e molto difficile.

Domanda: Diciamo che oggi siamo tutti d’accordo sul “facciamo così”. Ma se domani non riuscirò ad iniziare a fare in questo modo, cosa mi obbligherà a farlo?

Risposta: Se hai firmato un patto del genere, sarai orgoglioso di osservarlo. Il tuo egoismo non ne soffrirà e ti sarà più facile scavalcarlo.

Di fatto, effettivamente non lo scavalchi, piuttosto dimostri che grande uomo sei. “Anche se non voglio, lo devo fare perché ho promesso”. Ed avrai qualcosa di cui andare fiero.

Quanto a tua moglie, anche lei dovrà essere d’accordo con questo tuo nuovo atteggiamento.

Domanda: C’è differenza fra l’egoismo di una donna e l’egoismo di un uomo?

Risposta: Sono due tipi di egoismo completamente diversi, e non vi è alcun collegamento possibile fra loro.

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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza”

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Non ci sono limiti alla percezione

Nota: Ci sono persone in grado di studiare l’articolo “L’essenza della saggezza della Kabbalah” per sempre. Io stesso lo rileggo da 20 anni e ancora trovo qualcosa di nuovo ogni volta.

Mio Commento: La necessità per un nuovo inizio è sentita maggiormente dalla fine. Ogni vera scienza sviluppa una persona così che necessiti di studiarla ancora e ancora.

Nota: Diciamo che “Lo studio delle dieci Sefirot” studia la fisica dei mondi spirituali, e ogni volta ti sembra di scoprirli di nuovo. Comunque, “L’essenza della saggezza della Kabbalah” sembra un articolo comune che può essere trattato con leggerezza e ad un tratto ci scopri dentro tali profondità…

Mio Commento: Questo non avviene a causa dell’articolo, ma perché esso espande i limiti della tua percezione e il tuo atteggiamento verso il mondo. I primi quattro argomenti in questo articolo sono: “La condotta del generale e del particolare”, “L’abbondanza di Partzufim, Sefirot e Mondi”, “Due condotte – dall’alto verso il basso e dal basso verso l’alto” e “Nomi astratti” nella saggezza della Kabbalah. Essi trattano diversi concetti che sono molto complessi e seri.

Quando arrivi al quinto o sesto concetto inizi a capire che tu, di fatto, ancora non comprendi i primi concetti. Li hai letti, ti sei trovato d’accordo con questi e hai proseguito e ora tu vedi quanto internamente siano globali e di nuovo ti rivolgi a loro. Non c’è modo di aggirarli, devi fare qualcosa a riguardo, così li studi di nuovo.

Quante volte ripercorriamo gli articoli di Baal HaSulam?
Coloro che leggono “L’essenza della saggezza della Kabbalah” oggi per la prima volta, non possono ancora immaginare cos’altro ci vedranno dopo che l’avranno ripercorsa la seconda e la terza volta, o in un anno, o in 10 anni.

Per esempio, io studio la saggezza della Kabbalah da 40 anni e non posso ancora confrontare ciò che avevo immaginato su questi concetti all’inizio con ciò che realizzo oggi. L’attuale me e la persona che aprì questo articolo 40 anni fa sono persone completamente differenti.

Domanda: Questo significa che nella Kabbalah non si usa la definizione che usiamo spesso nel nostro mondo, “Questo l’ho già letto”?

Risposta: Non c’è una cosa così in Kabbalah. In niente! Tu entri in questa saggezza e ti immergi in essa senza la capacità di finirla in qualche modo.

Essa ti parla di un mondo così circolare e interconnesso che anche semplicemente tirando una corda tutta la realtà davanti a te cambierà. Ogni nuova definizione, ogni nuova sensazione, ogni nuova realizzazione cambia tutto perché ci sono solo dieci Sefirot, ma ognuna di esse consiste di altre dieci e altre dieci ancora…perché non c’è limite alla percezione.

Il mondo è infinito, sebbene consista di sole dieci parti, dieci emanazioni.
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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 15/09/2019

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L’epidemia non è una punizione ma il rimedio

Nel corso della storia, abbiamo ricevuto molti segni di attenzione dal Creatore, il bene che fa il bene. Ma esistendo in qualità egoistiche che sono opposte al Creatore, abbiamo percepito queste manifestazioni di amore e cura come colpi e non come necessità di cambiare.

Questo è il modo in cui i genitori amorevoli costringono il proprio figlio ad imparare mentre lui vorrebbe solo giocare, non li ascolta e pensa che i suoi genitori lo odino.

Questo è esattamente ciò che sta succedendo nel mondo – crisi, guerre, disastri, epidemie – il percorso di sofferenza che l’umanità sta attraversando. E questo perché abbiamo rifiutato di accettare il governo del Creatore come bene assoluto che porta sempre il bene, cioè di adattarci a questo governo.

Volevamo scappare dalle istruzioni del Creatore come bambini che non ascoltano i genitori e si nascondono e lamentano di continuo. Ecco perché la nostra vita è stata così amara fino ad oggi.

Ma ora stiamo vivendo un colpo speciale senza precedenti che è arrivato per calmare il mondo intero, tutta l’umanità, e per renderci un tutt’uno. Proprio come i genitori che perdono la pazienza e dicono ai figli: “Basta, ora calmatevi!”. E adottano misure così rigorose che veramente i figli si calmano.

Il governo superiore discende e si richiude su di noi sempre più, comincia a lavorare con noi da vicino, individualmente e direttamente.

Perché l’umanità ha subito questo duro colpo? Perché il Coronavirus ci spaventa tanto? Siamo abituati a tante persone che muoiono e nascono ogni anno in ogni paese. Perché siamo così spaventati da questo virus?

Sappiamo che in un centinaio di anni l’intera popolazione del mondo cambierà: tutti moriranno e nuove persone nasceranno, ma non ne facciamo una tragedia. Il virus, tuttavia, è un colpo psicologico. Una peste invisibile è tra noi, non la vediamo ne la sentiamo e non sappiamo da dove ci colpirà.

Il virus agisce veramente a nostro beneficio ordinando di allontanarci gli uni dagli altri e di non uscire di casa. È come se mi dicesse: “Se non tratti bene il tuo prossimo, stai a casa! E se apparisse un po’ di bontà, potrai uscire ma mantenendo una distanza di dieci metri”.

Il virus ci mostra le nostre vere relazioni, ossia che siamo incapaci di stare insieme e se ci connettiamo ci trasmettiamo il virus perché siamo egoisti. Questo virus è la rivelazione del governo superiore.

Il virus separa gli individui nella misura del loro egoismo. Li obbliga a stare a casa anziché impegnarsi in ogni sorta di cose inutili ed assurde.
Ci mostra che possiamo avere un tipo di connessione migliore. E non è arrivato per danneggiarci e ucciderci ma per organizzare correttamente le nostre vite. Questa è la mano del Creatore che ci educa con misericordia.

L’epidemia non è una punizione ma il rimedio. Il virus raffredda le nostre relazione alimentate dall’egoismo, dal desiderio di vincere, di avere successo e di sfruttare il prossimo per il proprio tornaconto. Interrompe l’intera corsa.
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Dalla prima parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 18/03/2020, Lezione sull’argomento “Pesach (Pasqua)”

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L’anima ha un genere?

Domanda: L’anima ha un genere? Ad esempio, se una persona in questa vita è una donna, la sua anima nella prossima vita sarà rivestita da un corpo femminile? O non è così?

Risposta: Diciamo che è così.

Domanda: Cosa dice la Kabbalah a riguardo?

Risposta: La Kabbalah non tratta affatto questi concetti perché il nostro mondo è illusorio e viene percepito da noi nei nostri organi sensoriali.

Nota: Ma stavamo parlando delle anime, del fatto che questo fascio di energia subisce tutti i tipi di metamorfosi e si veste costantemente in un qualche tipo di corpo fino a quando non arriva alla correzione finale.

Il mio commento: Per semplificare, diciamo che un’anima maschile si veste in un corpo maschile e un’anima femminile in un corpo femminile.

Domanda: Questo fascio di energia o questo insieme di qualità sono unicamente per le persone? Oppure possono rivestirsi in alcune forme inferiori di materia?

Risposta: No, in nient’altro. Questo non è Induismo.
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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 31/12/2018

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Tre limitazioni nello studio della saggezza della Kabbalah

Commento: Baal HaSulam scrive che per poter iniziare a studiare il suo commentario de Il Libro dello Zohar o Il Libro dello Zohar stesso, devi prima familiarizzare con le quattro prefazioni scritte da lui: “Prefazione alla Saggezza della Kabbalah,” “Prefazione al Commentario Sulam,”
Introduzione a Il Libro dello Zohar,” e “Prefazione a Il Libro dello Zohar.”

Risposta: Sì. E’ impossibile approcciarsi alla lettura de Il Libro dello Zohar senza uno studio serio di queste quattro prefazioni.

Domanda: In aggiunta, Baal HaSulam scrive che prima di procedere con lo studio de Il Libro dello Zohar, tre limitazioni devono essere chiarite, e non possono essere violate. Nel conseguimento spirituale, ci sono quattro categorie chiamate: materia, forma rivestita in materia, forma astratta ed essenza. Il Libro dello Zohar non tratta tali concetti come essenza e forma astratta. Che cosa è questa limitazione?

Risposta: E’ assolutamente impossibile trattare con l’essenza in quanto è al di sopra della nostra natura.

Non possiamo trattare con la forma astratta perché non è una scienza.

Trattiamo solo con la materia, che assume una qualche forma.

Per esempio, studiamo l’egoismo che può acquisire certe forme egoistiche, non egoistiche o altruistiche.
Possiamo indossare queste forme ed esaminarle in quanto siamo noi stessi la materia che assume queste forme.

E’ impossibile esplorare qualcosa al di fuori di te stesso, in particolare, una tale sostanza come il Creatore. Solo se Lui appare come una persona e si manifesta nella forma di qualche proprietà: amore, dazione.

Domanda: La seconda limitazione:
Baal HaSulam dice che Il Libro dello Zohar considera soltanto i mondi di Beria, Yetzira, e Assiya, cioé, l’occultamento della forza superiore dalla creazione. Perché?

Risposta: Possiamo indagare solo ciò che si manifesta nella materia, e cosa c’è al di sopra di essa; di forme astratte e forze astratte non rivestite di materia, non ne possiamo discutere perché sono assolutamente non dimostrabili e non realistiche.

Domanda: Così ci sono cinque mondi e Baal HaSulam parla solo di tre mondi?

Risposta: Sì. Lui parla solo di quei mondi nei quali noi esistiamo: Beria, Yetzira, e Assiya.

Domanda: La terza limitazione: in ognuno dei mondi BYA, ci sono tre categorie: dieci Sefirot, le anime delle persone e il resto della realtà. Il Libro dello Zohar spiega il fenomeno associato solo alle persone. Cosa significa questo?

Risposta: Dovremmo essere interessati solo alle cose che ci riguardano e a cosa è rivestito in noi, e possiamo esplorare questo dalla nostra comprensione pratica.

Dobbiamo vedere le limitazioni molto chiaramente. Un gradino a sinistra, un gradino a destra oltre i limiti del nostro desiderio, che assume varie forme, ci trasforma in filosofi e psicologi, ma non scienziati. La Kabbalah è una scienza puramente pratica.
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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah,” 18/12/2018

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