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Elevarsi al di sopra dell’egoismo universale

Domanda: Noi vediamo che nella gente aumenta la rabbia, l’indifferenza e la riluttanza nel sentire cosa accade ad un’altra persona. È possibile che qualcuno fermi questo interagendo con loro o facendo loro delle domande?

Risposta: Niente affatto! In nessun modo. Questa è la legge dell’egoismo universale, che ci sviluppa continuamente, diventando più evidente, potente e terribile. Esso continuerà in questo modo fino a quando noi, alla fine, decideremo di non avere altro da fare se non elevarci al di sopra di esso. Diversamente, non sopravviveremo.

È possibile elevarci al di sopra dell’ego solo con l’aiuto della scienza della Kabbalah. Non c’è niente altro che possiamo fare.

Così, dopo tutto, noi dobbiamo padroneggiare la scienza allo scopo di elevarci al di sopra dell’ego, ottenendo una seconda qualità, ovvero l’altruismo, e rivelare il mondo superiore attraverso la corretta interazione tra la qualità positiva e altruistica e quella negativa ed egoistica.

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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 26/01/2020

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Lo sviluppo delle relazioni tra uomini e donne

Domanda: Come può la Kabbalah aiutare a stabilire una relazione tra uomo e donna?

Risposta: Vediamo che man mano che l’umanità evolve, diventa sempre più difficile. Una volta le relazioni tra uomo e donna erano regolate dalla società: un villaggio, una piccola città, le religioni, le consuetudini, e così via.

Per esempio, l’uomo aveva diritti che la donna non aveva e ogni cosa era regolato a questo modo. Tutto era molto semplice. La donna sapeva qual era il suo ruolo e l’uomo sapeva qual era il suo.

In linea di principio, entrambi avevano capito per cosa esistevano e come dovevano vivere. Non c’erano possibilità, da parte loro, di inventare un nuovo tipo di famiglia, nuovi tipi di collaborazione, come “quid pro quo” e qualcos’altro. Tutto era calmo e chiaro.

La ragazza veniva cresciuta in famiglia, il giovanotto pure. Dalla relazione tra i loro genitori, vedevano cosa voleva dire vivere una vita in famiglia. Crescevano per questo, si sposavano e questo era il modo di esistere.

Tutto questo ha continuato finché l’umanità ha oltrepassato la sua struttura.

Nello sviluppo dell’egoismo ci sono dei gradi: desideri primari come il cibo, il sesso e la famiglia; desideri sociali di salute, onore, potere e sapienza. Fintanto che lo sviluppo dei desideri non supera quelli primari, tutto è tranquillo; una società del genere può esistere normalmente. Non c’è un’elevazione degli impulsi.

Quando la società comincia ad entrare nel grado in cui si inizia ad essere interessati alla salute, al potere, alla conoscenza, sorgono i problemi perché questi desideri, nelle persone, sono molto più forti rispetto al desiderio per il cibo, il sesso e la famiglia.
Perciò un uomo lascia la famiglia per conseguire obiettivi più elevati. In generale, a questo punto arriva la confusione di cui facciamo esperienza nel nostro tempo.

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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 31/12/2018

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Risposte dalla Kabbalah

Domanda: Il bene e il male esisteranno fino a quando io comincerò a percepire completamente che tutto viene dal Creatore?

Risposta: Sì e poi l’inclinazione al male diverrà bene assoluto.

Domanda: Quando le persone cominciano a studiare la Saggezza della Kabbalah poi comprendono di essere opposte al Creatore e sentono la Luce come male. Malgrado ciò qualcosa le mantiene su questo percorso e le aiuta. Cos’è questo?

Risposta: Lo scopo della creazione attira le persone in avanti. Ogni persona deve sapere perché esiste altrimenti la vita non ha significato.

Domanda: Come, oltre a sentire che tutti mi mantengono, posso sentire che io mantengo anche tutti gli altri?

Risposta: Tu mantieni tutti con la tua buona attitudine.

Domanda: Cosa significa: “Il nostro mondo?”

Risposta: Il nostro mondo è ciò che vedi con i tuoi sensi e niente di più.

Domanda: Percepiamo ogni cosa che accade nella vita con i nostri sensi…ma in che modo noi cambiamo ciò che percepiamo: noi stessi o il mondo? Cosa possiamo cambiare?

Risposta: Noi possiamo cambiare qualcosa solo attraverso la nostra attitudine verso noi stessi e verso il mondo, cioè, verso il Creatore. E’ solo in questa maniera che cominciamo a percepire noi stessi in modo diverso e migliore e in nessun altro modo.

Domanda: Perché il Creatore ha creato così tante religioni se Lui è uno solo?

Risposta: La quantità di religioni, fedi e ogni genere di approcci e filosofie furono creati specificamente perché le persone potessero scegliere e trovare da sole il giusto cammino verso il Creatore. Avendo così tante vie davanti a noi e scegliendo una di esse noi diventiamo “complessi.”
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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezze della Kabbalah”, 21/07/2019

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La vita dopo la morte

Nota: In tutti i tipi di insegnamenti mistici, la vita dopo la morte è spiegata con dovizia di particolari. Nelle religioni è abbastanza semplice poiché descrivono la stessa vita che conduciamo qui, con gli stessi problemi. Cioè, tutto ciò che è familiare a una persona qui, viene trasferito nell’aldilà.

Con la lettura delle fonti kabbalistiche è molto difficile capire cosa accade. Non è spiegato praticamente nulla sulla reincarnazione.

Mio Commento: Non è che i kabbalisti non vogliano parlarne, ma è impossibile farlo.

Una persona arriva gradualmente a questo da sé e inizia a sentire qualche tipo di movimento all’interno, perché le sensazioni, la conoscenza e tutti i tipi di definizioni, si stanno raccogliendo in lei poco a poco. E ancora… quando ciò si verificherà davvero internamente, saremo incapaci di trasmetterlo correttamente a qualcuno. Perciò è scritto: “Ciò che sarà rivelato a te, lo vedrai tu e nessun altro”.

Domanda: Quindi, significa che è impossibile spiegare, mostrare o parlare ad una persona riguardo alla vita dopo la morte?

Risposta: No, ma comunque esiste.

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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 14/01/2019

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La Torah è sia il piano della creazione che la sua realizzazione

Domanda: Il filosofo Paulus Ricius (Paulo Riccio) nel XVI secolo scrisse che il significato letterale del Tanakh è soggetto alle condizioni del tempo e dello spazio e che il significato kabbalistico rimane per secoli, senza limiti di tempo e spazio. Cosa significa?

Risposta: Il significato kabbalistico del Tanakh è indipendente dal tempo e dalle circostanze del nostro mondo. Questo principio non si applica affatto alla Torah. Dopotutto, un kabbalista che ha acquisito proprietà spirituali speciali la legge dal suo conseguimento spirituale.

Domanda: Il Libro dello Zohar, che commenta la Torah, afferma che tutti gli eventi nella Torah sono segreti sublimi. Di quali segreti stiamo parlando? Cosa ci è nascosto?

Risposta: Nulla. Solo che, per comprendere le interazioni interne tra tutti gli elementi della creazione, è necessario essere al livello di queste interazioni. Le loro proprietà sono la mutua dazione, la mutua connessione, l’amore, la coniugazione, cioè tutte proprietà opposte al nostro mondo. Pertanto, una persona deve acquisire queste proprietà opposte e, a questo punto, a questo livello, sarà in grado di comprendere correttamente la Torah.

Domanda: Ma cosa ci è ancora nascosto?

Risposta: L’intero metodo è nascosto, l’intera storia della trasformazione dell’universo dal suo stato iniziale a quello finale.

Domanda: Quindi si può dire che la Torah è un metodo?

Risposta: La Torah è un metodo, la Torah è il piano della creazione e la sua attuazione in ognuno e in tutti, è la sequenza di questo piano, la sua incarnazione.

Domanda: Nei libri kabbalistici, in particolare quelli di Baal HaSulam e Rabash, è scritto che la Torah per definizione è la luce che ritorna alla fonte.

Risposta: Questo è un uso completamente diverso della Torah, quando la usiamo in modo da determinare alcuni cambiamenti in noi. Questo avviene perché studiamo i processi superiori basati sulle proprietà di dazione, amore, coniugazione, aiuto, inclusione reciproca, ossia dell’opposta natura anti-egoistica, e quindi nel processo di studio attiriamo la luce, una certa forza che ci cambia. Questa è la buona influenza della Torah sull’uomo.

Domanda: Si può dire che esiste un libro chiamato Torah, un metodo della Torah ed una forza inerente a questo libro?

Risposta: Si. La Torah è il piano dell’intero universo, il modo in cui l’universo attraversa tutte le fasi del suo sviluppo.
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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah” , 18/12/2018

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