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New Life n.284 – L’evoluzione delle emozioni

New Life n.284 – L’evoluzione delle emozioni
Il Dott. Michael Laitman in una conversazione con Oren Levi e Nitzah Mazoz

Riepilogo:

Le emozioni sono parte del nostro desiderio di provare piacere ed evolvere dal livello animale fino al livello umano o dell’Adamo. La mente o cervello ci aiuta a realizzare i nostri desideri emotivi nell’evoluzione. Vogliamo cibo, sesso e famiglia nel nostro corpo animale e denaro, onore e conoscenza nella maniera più astratta. Quando le masse iniziano a chiedersi perché vivono, e non sono soddisfatte, lo sviluppo della conoscenza porta loro dolore invece che piacere. Una crescente sensazione di vuoto e di depressione ci spinge verso il raggiungimento del livello superiore. Proviamo il piacere massimo quando ci eleviamo al di sopra della nostra vita e raggiungiamo la radice o la fonte di tutta la vita.

Dalla trasmissione di KabTV “New Life n.284 – L’evoluzione delle emozioni”, 07/01/2017

La linea rossa

L’epidemia di Coronavirus tocca ogni persona del mondo, non importa dove ci si trovi: Italia, Israele, Corea o Russia. Tutto il mondo è preoccupato. Il virus si diffonde senza distinguere i confini e non c’è fine al suo espandersi. Gli esperti prevedono che l’epidemia durerà un anno, fino a che non si troveranno i mezzi più efficaci per combattere il virus.

Il Coronavirus ha cambiato in modo significativo le relazioni fra le persone, nella società umana, facendoci porre delle serie domande. Cosa dobbiamo fare per tornare alla vita normale? Cosa ci sta chiedendo la natura e perché ci ha fatto questa sorpresa? Qual è la soluzione a tutti i problemi che stiamo affrontando nelle nostre vite?

Da un lato questi problemi ci mostrano quanto siamo realmente connessi e dipendenti l’uno dall’altro. Dall’altro lato, la nostra connessione non è benevola e abbiamo bisogno di imparare come cambiarla. Il Coronavirus ha appena cominciato a rivelare la severità della nostra condizione. La situazione non è ancora molto negativa.

Vedremo cosa accadrà quando il Nord e il Sud America così come i paesi Europei chiuderanno i loro confini. L’umanità tornerà alle barriere dei confini.

L’unica soluzione è immaginare totalmente quale deve essere la corretta connessione tra di noi e come costruire queste buone relazioni in modo che nessun virus potrà spezzarle. Il virus è il segno che la nostra connessione reciproca non è corretta.

Il Coronavirus è un problema comune a tutti e, tuttavia, richiede da parte dell’umanità l’unificazione corretta e la garanzia reciproca. Perché attiriamo continuamente nuove disgrazie? Perché la natura colpisce continuamente con una frustra ognuno di noi separatamente e poi tutti insieme?

Perché questi colpi diventano sempre più forti di anno in anno e perché si espandono così tanto da avvolgere tutta l’umanità?

La natura sta cercando di guidarci verso la consapevolezza della mutua garanzia affinché diventiamo come una persona, un sistema.

Ogni persona nel mondo ha bisogno di comprendere che:

– Il Coronavirus non è una coincidenza ma è parte di un processo attraverso il quale le forze della natura guidano la società umana forzandoci ad unirci in un unico sistema.

– In questo unico sistema ci sono le leggi che la natura ci obbliga ad adottare, poiché se non sarà in modo volontario allora sarà “con il bastone”. Il Coronavirus è una delle disgrazie inviate all’umanità per scuoterla e per forzarla attraverso l’introspezione affinché impari a vivere correttamente.

Idealmente, dobbiamo diventare come un solo uomo con un solo cuore in un unico sistema. L’epidemia del Coronavirus è la prima piaga di una catena di colpi che saranno svelati prossimamente. Dopo tutto, quando ci trattiamo con cattiveria, diamo spazio al virus, il quale appare lì dove c’è una mancanza di garanzia reciproca che invece avremmo già dovuto stabilire.

Lo scopo della creazione è portare l’uomo verso la buona connessione con gli altri, ad amare il suo prossimo come se stesso. Se questo non accadrà, si presenteranno diversi problemi come rimedi atti a spingerci tutti verso la connessione.

Noi ci guardiamo e non ci auguriamo il bene. Sguardi scortesi e parole di giudizio si materializzano e passano da persona a persona sotto forma di virus.

Il genere umano dipende moltissimo, più di ogni altro, dall’industria, dal commercio e quant’altro, ma, in ogni caso, le persone non migliorano le proprie relazioni. Le nostre relazioni sono in contraddizione con i crescenti legami fra noi; mi connetto con tutti sulla Terra ma con l’obiettivo di sfruttarli per il mio solo tornaconto. Quando queste connessioni diventano insopportabili, la natura ci colpisce e le spezza.

Immagina se il mondo si staccasse dalla Cina, dal Giappone e dalla Corea del Sud, come questo colpirebbe il settore manifatturiero. Anche se solo la produzione di alcuni piccoli elementi elettronici si fermasse, metà del mondo si fermerebbe. Tutto questo perché non ci organizziamo correttamente a livello umano. Noi non seguiamo la legge della mutua garanzia. Le ultime gocce vengono spremute dalle persone in modo che l’élite possa guadagnare qualche miliardo di dollari in più.

Il virus ha già portato a licenziamenti di massa e non sembra che quest’ondata si calmerà. Sembra che scuoterà tutta l’umanità per farci sentire che abbiamo raggiunto la linea rossa e che la natura non ci lascerà più vivere così.

Per la prima volta nella storia dell’umanità realizzeremo che ciò che sta accadendo è un colpo dall’alto, proprio come i maghi egiziani raccontarono al Faraone che una delle piaghe era per mano di Dio. Ognuno sentirà che è la più alta punizione e che veniamo fermati dall’alto.

Quando io guardo crudelmente un’altra persona, la sto già infettando, le sto già trasmettendo il virus. Dopo tutto, siamo tutti legati in un unico sistema e quando penso a qualcuno in modo malevolo, porto il virus negativo, un segnale negativo nell’intero sistema, rompendo la mutua garanzia. Può sembrare “solo” un pensiero ma siamo tutti interconnessi attraverso i pensieri, le conversazioni e le azioni.

Tuttavia, volenti o nolenti, siamo bloccati dentro una sfera comune. Per questo non è importante come io parlo, scrivo, penso o faccio qualcosa con le mie mani. L’effetto del pensiero è più grande, proprio come è stato detto: “Ogni cosa è risolta nel pensiero”. Dopo tutto, il pensiero si materializza in azioni fisiche.

Le minacce invisibili si estendono tra di noi. Esistiamo in un campo di connessioni. Il livello più alto di connessione è il pensiero, il quale poi discende ai livelli più semplici.
Non possiamo correggere tutti i virus nel pensiero. La mutua garanzia è l’interconnessione corretta tra di noi sul livello del pensiero. Se noi la stabilizziamo non ci sarà bisogno di altro, incluse le medicine.

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Dalla lezione quotidiana di Kabbalah, 07/03/2020

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Non danneggiare la società

Da “Costruire la società futura”, Punto 30 di Baal HaSulam: La libertà dell’individuo deve essere mantenuta fintanto che non è dannosa per la società. Tuttavia, chi desidera partire a favore di un’altra società non deve essere detenuto in alcun modo, anche se è dannoso per la società, sebbene debba essere fatto in modo tale da non rovinare del tutto la società.

Una persona può pensare, parlare e fare tutto ciò che vuole solo se non si discosta dalla direzione e dalle intenzioni della società. Ma se le fa del male, allora non ha posto in questa società. È naturale.

Domanda: Lei e il suo insegnante avete mai parlato dei principi della società del futuro o è tutto ancora così lontano da noi che sarebbe meglio non pensarci?

Risposta: Non importa. Questi principi scaturiscono automaticamente da ciò che insegniamo nella Kabbalah, dall’avvicinarsi alla spiritualità.

Domanda: Se prendessimo questi principi, ne ricavassimo un codice di determinate leggi e lo offrissimo alla società, le persone lo capirebbero?

Risposta: No, non lo capirebbero. Al contrario, questo potrebbe allontanare le persone, perché lo percepirebbero come un obbligo. E se c’è un obbligo, allora non va bene.

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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 07/02/2019

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Comprendi dove e cosa sei

Domanda: Il Creatore ci sta costringendo a raggiungerLo?

Risposta: Certo. Anche se io voglio presumibilmente rivelare il Creatore, questo non esclude che anche Lui mi stia forzando a farlo.

Ma perché ho bisogno di questo? All’improvviso, nel bel mezzo della mia vita, io comincio a voler rivelare il Creatore. È strano. Di solito, una persona vuole fare qualcosa nel nostro mondo, solo per se stessa, per pianificare tutto normalmente solo per se stessa. Questo è il nostro solito egoismo animalesco.

Tuttavia, improvvisamente l’egoismo inizia a richiedere qualcosa di innaturale: il raggiungimento della forza superiore. Vediamo che questo desiderio per il Creatore si risveglia in un piccolo numero di persone. Non sono nemmeno il 10-20% della popolazione mondiale che si sta svegliando…letteralmente una manciata.

Pertanto, queste persone che sentono il desiderio di rivelare il Creatore sentono di essere in qualche modo speciali, anche se non è chiaro se sia per il meglio o per il peggio. Esse perdono un po’ il gusto della vita, c’è una rivalutazione dei valori e non sanno cosa fare di se stesse.

Se a questo punto viene loro rivelata la scienza della Kabbalah, diventa come se fosse un’ancora di salvezza per le persone che stanno annegando; esse possono afferrarla e gradualmente iniziare a rivelare in se stesse, dove e cosa sono e dove sia questo obiettivo incomprensibile, nascosto, seducente e allo stesso tempo irraggiungibile.

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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 26/01/2020

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“Disperdere i malvagi; meglio per loro e per il mondo”.

Commento: Le misure adottate da molti governi contro il Coronavirus hanno letteralmente paralizzato la vita della gente.

La mia risposta: I governi sono molto spaventati per i loro concittadini. Dobbiamo capire che sono responsabili della salute della popolazione e dell’economia. E l’economia è completamente dipendente dalle nostre relazioni e dal commercio internazionale. Questo è un vero guaio per i governi.
Se hanno già deciso di tagliare tutti i legami significa che non hanno altra scelta.

Per esempio, proprio l’altro giorno, il Presidente americano Trump ha comunicato la cancellazione di tutti i voli dagli Stati Uniti all’Europa. Capite cosa questo significa per l’industria aeronautica statunitense? Certamente ne ha tenuto conto, specialmente dal momento che le elezioni sono prossime.

Probabilmente ha informazioni che confermano che non sto esagerando. Avrebbe desiderato prendere decisioni più lievi ma ovviamente ha informazioni tali da costringerlo ad interrompere i voli.

Commento: Lo stesso sta succedendo nel paese in cui vivo. Israele è completamente isolata. Non puoi lasciare il paese. Ho sentito che solo questo fatto provocherà una perdita di quattro miliardi di shekel, senza contare il resto.

La mia risposta: Qualcuno pensa che questa sia un’esagerazione. Io penso che sia sottostimata.

Domanda: Ne consegue che l’unico modo per combattere il virus sia l’isolamento. Tuttavia, ciò è contro la tendenza delle leggi della natura, che costantemente ci spinge ad unirci e ad integrarci. Come può spiegarlo?

Risposta: Molto semplice. In un’antica fonte kabbalistica è scritto, “Disperdi i malvagi; meglio per loro e per il mondo”. E viceversa, “Riunisci i giusti; meglio per loro e per il mondo”.

Domanda: Qual è la nostra colpa?

Risposta: Sta nel fatto che non ci connettiamo correttamente. Nella nostra connessione non ci auguriamo il bene reciproco per cui questa non può essere chiamata unità. Questo può solo essere chiamato desiderio di trarre profitto a spese del prossimo.

Pertanto, nel nostro sviluppo, la natura non può accettare tali tentativi di unione, di scambio e così via come buoni, corretti e mirati ad uno stato più unificato come essa ha prefissato per noi. Crede che tale connessione sia dannosa per noi e per l’intero universo. Pertanto, ci mette in difficoltà attraverso il virus ed ogni sorta di eccessi spiacevoli. Questi colpi continueranno finché non cambieremo il nostro atteggiamento reciproco.

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Dalla trasmissione di KabTV “Il Coronavirus sta cambiando la realtà – 2′ Parte”, 12/03/2020

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Cambiare il proprio atteggiamento verso il mondo

Domanda: Alcune persone, sentendo la mancanza di qualcosa, si sentono automaticamente infelici. Esiste un modello diffuso nella società secondo cui la felicità è gioia e piacere continui. Non ci devono essere sofferenze nella vita. Da dove viene un modello del genere?

Risposta: Questa è la formulazione sbagliata della felicità, la formulazione sbagliata della domanda e l’educazione sbagliata. Non conosciamo la nostra natura e quindi, sfortunatamente, siamo infelici.

Se capissimo chi siamo e cosa siamo, saremmo in grado di formarci in modo che la nostra struttura e attitudine a qualsiasi stato siano perfetti.

Questo è ciò che fa la Kabbalah. Non cambia il mondo, non dice che devi cambiare qualcosa intorno a te. Devi cambiare il tuo atteggiamento verso il mondo. Allora sarai felice. E lo sarai in uno stato assoluto.

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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 15/12/2019

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Avanzare attraverso l’invidia

Domanda: Baal HaSulam scrive:
“Colui che può aspettare domani otterrà la sua salvezza dopo i suoi anni.” Come posso sviluppare l’aspirazione per il superiore nel momento attuale e non aspettare fino a domani?

Risposta: Tutto dipende da quanto sei invidioso dei tuoi amici. Dovresti provare invidia del fatto che loro si stanno muovendo molto più velocemente e più efficacemente di te. Questo è un problema.

Questo approccio è raccomandato anche all’insegnante. Per esempio, ogni giorno io siedo davanti ai miei studenti. Sebbene io auguri loro di raggiungere tutto velocemente, io devo anche invidiarli; diversamente, sarei incapace di imparare da loro. E ho bisogno di imparare dal Creatore attraverso loro.
L’invidia buona è la principale proprietà che ci muove in avanti. Io non desidero che loro si muovano più lentamente, ma penso a muovermi io stesso più velocemente. In questo modo ci aiutiamo reciprocamente.

Questa invidia deve essere sviluppata. E’ necessario mostrare specificamente all’altra persona quanto capisci di più, quanto sei più intelligente, quanto più sforzo ci metti. Aiutala in questo modo!
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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa, 21/04/2019

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Cosa è più vicino al mondo spirituale: il cuore o la mente?

Domanda: Perché il desiderio per la spiritualità è chiamato il punto nel cuore e non il punto nella mente? Il cuore è più vicino al mondo spirituale?

Risposta: Tutta la natura è desiderio di ricevere, di essere soddisfatti, di godere. Questo è il fondamento della natura. La mente ci viene data per usare correttamente questo desiderio. Pertanto, la mente serve il desiderio.

Il cuore è il nostro punto di partenza più centrale, il desiderio più centrale. Pertanto il desiderio di un risveglio per la spiritualità è chiamato punto nel cuore.

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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 2/02/2020

Chi ha scritto la Torah?

Domanda: Chi ha scritto la Torah? È vero che l’ha scritta Mosè?

Risposta: No, Mosè non l’ha scritta. È stata scritta da persone che sono vissute ai tempi di Mosè e Giosuè, e termina con una descrizione della morte di Mosè e dell’ingresso nella Terra di Israele.

Domanda: Quindi Mosè ha dettato la Torah alle persone? O ha insegnato loro e dalla loro realizzazione in seguito esse l’hanno scritta? In linea di principio, anche i kabbalisti attribuiscono la paternità di questo libro a Mosè.

Risposta: Il punto non è la paternità dell’opera. Il fatto è che una persona che sta scrivendo la Torah sta vivendo questi stati e li sta descrivendo con le lettere corrispondenti. Pertanto, le persone che scrissero la Torah al tempo di Mosè e Giosuè descrissero gli stati che sperimentarono sotto forma di tali segni.

Domanda: Come il Libro dello Zohar che fu scritto dai dieci discepoli del rabbino Shimon, anche la Torah fu scritta in quel modo?

Risposta: Il fatto che il metodo della Torah doveva essere implementato in un gruppo è senza dubbio perché deriva dalla natura stessa della creazione. Quando non meno di dieci desideri egoistici diversi e disparati iniziano a coniugarsi al di sopra del loro egoismo, solo allora possono descrivere il loro stato al di sopra dell’egoismo, chiamato livello spirituale, nelle corretta designazione delle lettere.

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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 18/12/2018

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La quarantena è il primo passo verso il superamento della crisi

La responsabilità reciproca globale è la legge per tutti gli elementi collegati in un unico sistema. Questa legge obbliga tutti a sapere come dovrebbero relazionarsi con il sistema per portarlo in equilibrio, per perfezionare le relazioni reciproche tra tutte le parti.

E, naturalmente, non siamo nemmeno in grado di cogliere questa legge, e ancora di più, di rispettarla. Non posso prendere un tale impegno perché se non adempio alla mia funzione nel sistema integrale, allora tutto andrà fuori equilibrio e sarò io ad esserne incolpato.

Tutti sentiranno che hanno violato la perfezione del sistema. Si scopre che ogni elemento è equivalente all’intero sistema in generale, e questa è una terribile responsabilità. Tutti sono responsabili di tutto il mondo. Pertanto, è detto: “È meglio sedersi e non fare nulla”.

Quindi ora è stato chiesto alle persone di mettersi in quarantena, di non andare da nessuna parte, di non volare e di non entrare in contatto con nessuno. Quindi cosa bisogna fare?

Dobbiamo studiare che siamo in un sistema integrale e globale in cui opera la legge della mutua responsabilità, cioè della mutua dipendenza, e di come possiamo invertire questa dipendenza da obbligatoria ad auspicabile. Vogliamo essere connessi, non perché la natura ci obblighi, ma perché noi stessi iniziamo a rivelare quanto sia bello essere in contatto.

È solo la vita celeste: unire insieme in un’unità perfetta ed iniziare a sentire la perfezione della natura. Quindi sentiremo tutte le parti della natura dalle stelle più lontane sino a quelle forme di vita che non conosciamo ora. Un uomo può diventare un esaltato creatore di perfezione.

Il primo passo per superare la crisi è la quarantena, ovvero “sedersi e non fare nulla”, basta imparare. Il problema dell’umanità è che iniziamo ad agire anche prima di capire cosa stiamo facendo. Mentre siamo in quarantena, abbiamo tempo per pensare: in quale mondo esistiamo, chi siamo e qual è il sistema della natura nel quale viviamo, così come dipendiamo dal sistema della natura ed esso dipende su di noi?

In che modo, attraverso le nostre relazioni reciproche, influenziamo il sistema globale della natura: materia inanimata, piante, animali ed esseri umani, e come reagisce la natura alle nostre azioni? Come tali, inizieremo a imparare a costruire una casa meravigliosa per tutti, non solo comoda, ma eterna e perfetta, al di sopra di questa vita e morte biologiche, a un livello superiore.

Correggendo la connessione tra noi, ci eleviamo a un sistema infinito, illimitato nel tempo. Cominciamo a vivere in un mondo in cui la morte non esiste e non ci sono restrizioni, solo realizzazione ed esistenza illimitate. Ora abbiamo l’opportunità di arrivare a una simile vita.

Prima di tutto, dobbiamo studiare il sistema globale della natura e il nostro ruolo in esso e come possiamo organizzarci tra di noi al fine di connetterci a questo sistema globale della natura. Dopo tutto, ognuno di noi è un egoista, l’opposto della natura. E come posso adattarmi al sistema della natura, che è tutto integrale ed esiste secondo la legge della mutua responsabilità, connessione, amore e mutua complementarietà, se sono stato costruito con le qualità esattamente opposte?

È qui che la saggezza della Kabbalah ci viene in aiuto; insegna a noi egoisti come costruire una connessione tra noi simile al sistema integrale della natura. Questo è chiamato la “decina”, nella quale dieci persone si uniscono per stabilire relazioni coerenti con il sistema della natura.

L’ego umano ha sempre cercato di adattare il mondo intero ai suoi bisogni. Ma quel tempo è finito. L’epidemia ha rivoluzionato la coscienza nel mondo e abbiamo iniziato a capire che non potevamo usare tutto solo per il nostro beneficio, ma dovremmo cercare di diventare utili per l’intero sistema.

Dieci persone sono come un piccolo laboratorio in cui proviamo a sviluppare un antivirus accettando di stabilire tra noi le stesse leggi di quelle che operano in una natura perfetta, integrale e globale, cioè in reciproca dazione. Ognuno si abbassa e solleva gli altri sopra di sé, costruendo relazioni che sono più alte dell’egoismo personale di tutti. Questo servirà da vaccino contro il virus.

Pertanto, sorgeranno nuovi gruppi fino a quando tutta l’umanità non riceverà un vaccino anti-virus e restituiremo tutti a comportamenti che corrispondono a una natura sana. Questo sarà un nuovo essere umano, perché percepirà il desiderio dei nove amici come suo e si prenderà cura di loro più che prendersi cura di se stesso.

A tal fine, riceverà sostegno dalla legge integrale della natura, che lo trasformerà nella sua parte integrante. La legge della garanzia reciproca obbliga una persona a connettersi con l’intero sistema al di sopra del suo egoismo.

La natura ha reso l’uomo il più grande egoista di tutte le creature. Ma la natura globale di questa crisi vuole mostrarci che ha già aspettato abbastanza che noi diventassimo sue parti inestricabili. È come se la natura ci stesse dicendo: “Sono pronto ora a includervi dentro di me come elementi integrali”.

E questo nonostante il fatto che ognuno di noi sia stato creato anti-integrale con la sola volontà  di governare e usare gli altri. La natura ci ha creati opposti a lei, in modo da confrontare gli stati negativi e positivi e apprezzare il “vantaggio della luce dalle tenebre”. Saremo quindi in grado di sentire e realizzare lo stato integrale, perfetto e vogliamo raggiungerlo. Altrimenti, non capiremo dove siamo.

Originariamente la natura ha installato in noi un programma egoistico, che ora smette di funzionare. Dobbiamo capire che un programma egoistico è incompatibile con un mondo globale e connesso.

La crisi ci sta spingendo a concordare di connetterci con gli altri e adempiere alla legge integrale della natura. Dobbiamo “installare” in noi stessi un nuovo e migliore programma di garanzia reciproca, l’unico programma esistente in natura.

Questo programma funziona in tutto tranne che nell’essere umano, solo noi non possiamo percepirlo con la nostra mente viziata ed egoista. Giudichiamo il mondo in base alle nostre carenze e, pertanto, lo vediamo viziato. Ma non appena iniziamo a correggerci e vogliamo diventare parte integrante della natura, vedremo un mondo completamente diverso e ci accorgeremo che è sempre stato così, solo che non ce ne siamo mai accorti.

La legge della garanzia reciproca afferma che apparteniamo tutti a un sistema e siamo obbligati a sentirci come ingranaggi di un meccanismo in cui tutti dipendono da tutti. Con questo ci garantiremo una vita eterna, perfetta, bella. Non serve altro e la crisi creata dall’epidemia di Coronavirus ci avvicina a questo. Auguriamo a tutti noi il successo nella sua corretta risoluzione.

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Dalla trasmissione di KabTV “New Life n.1212 — La garanzia reciproca”, 10/03/2020

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