La Kabbalah e le altre credenze – 11′ Parte
Lo scopo della creazione è di diventare come il Creatore
Domanda: La saggezza della Kabbalah afferma che una persona dovrebbe diventare come il Creatore, non solo in alcune azioni esterne, come in altre credenze, ma nelle intenzioni. Qual è la differenza?
Risposta: Se nelle azioni io voglio essere come il Creatore, allora è molto semplice. Dai un’occhiata al nostro mondo. In esso si manifestano solo le azioni del Creatore. “Non c’è nessun altro oltre a Lui”. A te piace questo mondo?! Tutti possono essere simili al Creatore secondo le azioni che vediamo nel nostro mondo.
Questo non è ciò che intende la Kabbalah. Essere come il Creatore significa raggiungere ciò che comprendiamo all’interno di questo sistema: amore completo, dazione completa, interconnessione completa. Per consentirci di raggiungere questo obiettivo, il Creatore ci fornisce un’immagine di un mondo in rovina e lacerato, quindi partendo da esso raggiungiamo il mondo opposto e perfetto.
Nota: I kabbalisti affermano che se lo scopo della creazione non fosse quello di diventare come il Creatore, non ci sarebbe bisogno di fare buone azioni nel nostro mondo e in generale di relazionarsi con gli altri.
Il mio commento: Certo. Siamo tutti assolutamente egoisti e con ogni generazione l’egoismo cresce sempre più dentro di noi. Alla fine, ciò dovrebbe condurci ad uno stato di dazione reciproca e amore. La fusione con il Creatore è veramente l’obiettivo della creazione.
Domanda: Il Creatore rivela la nostra natura egoistica? L’ha creata Lui e senza di Lui non possiamo correggere l’egoismo?
Risposta: In nessun modo. Noi dipendiamo completamente da Lui.
Domanda: Perché lo ha fatto?
Risposta: Affinché noi dipendessimo da Lui. In effetti, è questa dipendenza che ci conduce alla perfezione, all’uguaglianza della forma con Lui.
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