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La famiglia è una combinazione di opposti?

Domanda: Se la famiglia è la combinazione di due opposti, allora, per creare una buona famiglia, è necessario incontrare qualcuno opposto a te, così da raggiungere una migliore connessione?

Risposta: No, non necessariamente. Dipende dal livello del quale stiamo parlando.

Se parliamo di quello umano, cioè, del livello animale, corporeo, non è necessario improvvisare. Al contrario, ci deve essere uguaglianza…più vicini si è meglio è…

Ma se parliamo dello sviluppo che non può esistere al livello animale (del corpo), allora, ovviamente, è necessaria l’opposizione.

Dal punto di vista della Kabbalah, se due persone vogliono formare una famiglia, devono essere il più possibile simili l’una all’altra, nello stile di vita, nel linguaggio e in tutto ciò che è possibile.

Domanda: Se parliamo di famiglia come nazione o come tutta l’umanità, dobbiamo essere diversi?

Risposta: Sì, se parliamo di unirci tutti, come si suol dire, in una sola grande famiglia, allora si parla del sistema di Adam Harishon.

C’è già molto pluralismo e allontanamento reciproco, però allo stesso tempo, esiste l’accordo che è necessario unirsi al di sopra di tutti i problemi e dei disaccordi, tanto quanto la società si eleva.

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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 01/01/2019

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Libertà immaginaria

Domanda: Mi sembra di aver capito che nel nostro mondo i più liberi sono i bambini, perlomeno finché noi non cerchiamo di farli crescere…A loro non importa nulla dei vestiti o del cibo. Mi sembra di aver capito che dobbiamo prendere esempio da loro e studiare la più elevata delle scienze, la Kabbalah, e amarci, ballare, cantare e gioire come bambini?

Risposta: I bambini sono assolutamente dipendenti nei loro desideri e intenzioni e la libertà che percepiscono è immaginaria. Di fatto, essi non sanno che non sono liberi e che obbediscono ciecamente ai propri desideri e istinti.

Appena inizi a limitarli o a dir loro che devono limitarsi, oppongono subito una forte resistenza e piangono. I bambini non sono un esempio.
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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 17/11/2019

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