Tutto dipende dalla percezione

Domanda: Coloro che criticano la saggezza della Kabbalah affermano che i kabbalisti considerano questa metodologia l’unica via per la spiritualità, sebbene di fatto ci siano migliaia di pratiche spirituali di ogni genere. Perché i kabbalisti la pensano così?

Risposta: Questo discorso è infondato. Non posso provare nulla, e non intendo farlo.

Il fatto è che la persona che si interessa di yoga, non solo per il fisico ma anche per uno sviluppo spirituale, si è trovata in qualche speciale stato di esaltazione, e a lei sembra di aver rivelato qualcosa di indispensabile, vero solo per lei. Come posso dissuaderla da questo? A questo livello essa lo percepisce in quel modo.

E’ come un bambino piccolo che gioca con la sua macchinina giocattolo, e se gli mostri qualcos’altro, di più grande, di elettromeccanico, non ne sarà interessato, ha bisogno del suo giocattolo e basta. Non può assorbire più di quello. Proprio come una madre chiede alla figlia di giocare con il fratello invece che con la sua bambola e la figlia non capisce: per la bambina la sua bambola è tutto proprio come un bambino per la propria madre.

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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 29/01/2019

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