Una discesa è davvero un’ascesa

Devo essere connesso alla decina come una madre al suo bambino, in modo che non un solo pensiero di lasciarla attraversi mai la mia mente ed io diventi sempre più connesso ad essa ogni giorno che passa.1

Sento la discesa e l’oscurità non a causa del cattivo stato in cui sono caduto, ma perché non posso superarlo e continuare sulla mia strada. Cioè, voglio seguire la via della verità, ma non posso superare la discesa, poi ottengo aiuto, come è scritto: “Colui che viene per essere purificato è aiutato”.

L’avanzamento è misurato precisamente nella discesa perché durante l’ascesa tutto è pieno di luce e di una tale euforia che nulla può essere valutato. Nelle tenebre, mentre si chiarisce la propria attitudine verso se stessi, verso il gruppo, verso il Creatore, si può comprendere il proprio stato.

Questo mi consente di fare una scelta su cosa considerare come avanzamento – non una sensazione piacevole, ma il lottare per raggiungere la meta. L’appagamento che chiedo è di darmi la forza di avanzare, la mancanza della grandezza del Creatore.

Una nuova ascesa inizia solo dopo che una persona ha raggiunto l’ultima profondità di discesa e sente l’oscurità, la disperazione e l’impotenza, ma resiste.2

La discesa è uno strumento per l’ascesa. Se dopo la discesa non lavoriamo con gli strumenti acquisiti, con l’oscurità, l’amarezza, l’incapacità e la confusione che ci vengono rivelate, se non le usiamo correttamente, allora scompare invano. È come una ruota che gira; la metà che si sposta indietro deve poi andare avanti. Se non valutiamo correttamente lo stato che è passato, perdiamo tempo inutilmente perché la discesa non porterà ad un’ascesa. Tutte le ascese sono il risultato dello studio delle discese. Dopo tutto, nella discesa vengono rivelati nuovi desideri (Kelim) e, grazie a loro, avanziamo. La discesa è in realtà un’ascesa.3

Non c’è nulla da nascondere ai nostri amici nella decina; togliamo tutte le maschere e non c’è nulla di cui vergognarsi. Passiamo attraverso tali stati, che poi non rimane nulla in ognuno di noi se non una scintilla. E tutto il resto è la connessione delle scintille insieme al Creatore che si rivela tra loro.4
Dalla 1° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 19/06/2019, “Mantenere l’obiettivo sopra le ascese e le discese”.

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