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New Life n.10 – L’equilibrio tra umanità e natura

New Life n.10 – L’equilibrio tra umanità e natura
Il Dott. Michael Laitman in una conversazione con Oren Levi

L’umanità sta imparando come equilibrare le due forze opposte che agiscono al suo interno al fine di vivere in armonia con il resto della natura. Dobbiamo trovare un equilibrio tra la ragione e l’inclinazione al male per poter creare una vita prospera e pacifica per tutti.
Abbiamo bisogno di vedere il prossimo come qualcosa di prezioso, come se ci trovassimo all’interno di una famiglia.
Lo sviluppo corretto di tutte le forme della natura scaturisce sempre da una combinazione tra le forze del bene e del male. Piuttosto che competere l’uno con l’altro, dovremmo lavorare in una reciproca collaborazione contro l’inclinazione al male. In altre parole l’ego non è né buono né cattivo, ma diventa tale a seconda di come noi lo usiamo.
Dobbiamo chiederci se, nella nostra intenzione, stiamo mirando a danneggiare il prossimo o a favorirlo?

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Dalla trasmissione di KabTV “New Life n.10 – L’equilibrio tra umanità e natura”

 

I desideri influenzano i pensieri?

Domanda: Qual è la relazione tra pensieri e desideri?

Risposta: I desideri determinano i pensieri. Se fosse il contrario, sarebbe meglio. Ma in realtà, i desideri determinano tutto. Questo è ciò che ha detto il Creatore: “Ho creato il desiderio”, un desiderio davvero malvagio in questo caso. I pensieri arrivano per raggiungere ciò che si desidera.

Cioè, all’inizio io voglio qualcosa, e poi arrivano i pensieri che mi aiutano a risolvere il problema di come ottenere quella cosa. Quindi, il desiderio arriva per primo e poi arriva il pensiero.
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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa, 03/02/2019

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Cosa abbiamo bisogno di approfondire nel significato del testo?

Domanda: Quando leggiamo le fonti originali insieme con un amico o in un gruppo, abbiamo bisogno di fare workshop in modo da chiarire meglio la comprensione del significato del testo?

Risposta: Sì e no. Il fatto è che talvolta scavare nel significato del testo ci confonde e invece di perderci nelle sensazioni e nella connessione tra noi, cominciamo a sezionare il testo in qualche elemento fonetico, ortografico o linguistico o altre proprietà. Io penso non sia necessario.

È possibile analizzarlo solo dalla prospettiva delle nostre specifiche realizzazioni rispetto al testo: cosa dovrebbe dare alla nostra connessione, allo scopo di rivelare il Creatore. Questo è più che sufficiente. Il resto verrà da sé.

Non appena cominceremo a rivelare la presenza del Creatore tra noi, entreremo nella Kabbalah pratica e allora ogni cosa scritta nel libro diverrà chiara. Cominceremo a comprendere cosa è scritto nel Talmud delle Dieci Sefirot e nelle altre fonti.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa, 11/02/2019

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Il mondo è lo stato interiore di ogni persona

Domanda: Esistono diverse teorie in merito alla percezione della realtà: che cos’è veramente, qual è la sua connessione con le persone…esiste davvero al di fuori di noi?

Newton, ad esempio, credeva che il mondo esistesse senza alcuna connessione con l’umanità. Affermava che, sia che l’umanità esista o meno, il mondo è sempre esistito e continuerà ad esistere senza di essa.

La teoria della relatività dice che la percezione della realtà è relativa e dipende dalla posizione dell’osservatore e dalla velocità con cui egli si muove.

La fisica quantistica è giunta alla conclusione che questo mondo è un’illusione e dipende dall’osservatore, cioè noi creiamo questo mondo.

Cosa dice la saggezza della Kabbalah a proposito della realtà che noi percepiamo?

Risposta: La Kabbalah dice che ogni persona percepisce solo ciò che ha dentro di sé. Cioè, il mondo intero è dentro di me. Non c’è un mondo al di fuori di me. Io sento solo me stesso, quindi tutti i cambiamenti che avvengono dentro di me mi appaiono come cambiamenti nel mondo intorno a me.

È come se io proiettassi fuori tutti i miei sentimenti, esperienze e opinioni interiori e questo mi viene rappresentato sotto forma di immagini del mondo. Il mondo è il mio stato interiore.

Baal HaSulam scrisse nella “Introduzione al Libro dello Zohar“: “Vediamo un vasto mondo davanti a noi, meravigliosamente riempito. Ma in realtà, noi vediamo tutto ciò solo al nostro interno. In altre parole, c’è una sorta di macchina fotografica nel nostro cervello posteriore, che ritrae tutto ciò che ci appare e nulla al di fuori di noi”.

Cioè, tutto ciò che mi appare come esterno, in realtà io lo vedo nella mia testa. Ci sono varie immagini della realtà che turbinano al suo interno e che presumibilmente esistono attorno a me, ma non sono altro che una proiezione dei miei desideri, pensieri, sentimenti ed esperienze, che cambiano. Io li sento sotto forma di immagine del mondo.

Se non vedessi questa immagine nella forma di un mondo immenso con molti pianeti, persone, fiori, animali e così via, io lo sentirei dentro di me in una dose così piccola che non potrei svilupparmi affatto. E in questo modo, tutto dentro di me viene ingrandito di miliardi di volte e si dispiega intorno a me. Pertanto, il mondo è una proiezione di me stesso.
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Dalla trasmissione di KabTV “Nozioni di base della Kabbalah”, 26/11/2018

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New Life n.230 – Felicità e successo

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Il Dott. Michael Laitman in una conversazione con Oren Levi e Tal Mandelbaum ben Moshe

Perché le persone non sono felici del proprio successo personale nella società moderna, qual è il tipo di successo che può portare una sensazione incessante di felicità e come possiamo realizzarlo?

Al giorno d’oggi, dobbiamo trovare un nuovo tipo di successo basato sulla soddisfazione reciproca, sul divertimento e sulla connessione. Il successo personale ed egoistico, a spese degli altri, porta alla fine il doppio del vuoto. D’altra parte, il successo individuale che piace a tutti ed è sostenuto e incoraggiato dagli altri, come in una famiglia, produce il potere della perseveranza, del calore, dell’amore, della reciprocità e della felicità infinita per tutti.
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Dalla trasmissione di KabTV “New Life n.230 – Felicità e successo”, 12/09/2013

 

Come possiamo aiutare gli altri attraverso il Creatore?

Domanda: Come possiamo aiutare gli altri attraverso il Creatore?

Risposta: Per farlo, prima di tutto, dobbiamo connetterci con gli altri, con i loro desideri e necessità, interiorizzare questi desideri e necessità, assorbendoli in noi come fossero nostri.

Solo in seguito possiamo chiedere al Creatore di soddisfare i loro desideri.

E poi attraverso di me, attraverso i desideri estranei che ho recentemente acquisito, e che ora si sono trasformati in miei desideri, cerco la loro soddisfazione. È così che funziona.
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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa, 02/10/2019

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New Life n.209 – I genitori degli adolescenti – 2′ Parte

New Life n.209 – I genitori degli adolescenti – 2′ Parte
Il Dott. Michael Laitman in una conversazione con Oren Levi e Nitzah Mazoz

Riepilogo:

Il ruolo del genitore include il fissare dei limiti per il bambino e aiutarlo a sviluppare i propri limiti. Per insegnare al bambino, il genitore deve parlare costantemente, in sua presenza, cioè deve descrivere ad alta voce ciò che pensa, sente e fa. Il bambino percepisce così l’atteggiamento del genitore nei confronti della vita e impara a conoscere i propri limiti. Ci sono dei momenti e dei luoghi in cui i genitori devono essere fermi e seri, pur mantenendo sempre un senso di solidarietà e amicizia.
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Dalla trasmissione di KabTV “New Life n.209 – I genitori degli adolescenti – 2′ Parte”, 12/07/2013

 

I manoscritti non bruciano

Domanda: Perché Baal HaSulam ha bruciato circa 50 dei suoi articoli come “L’Ultima Generazione” e “La Pace nel Mondo”? Cosa abbiamo perso?

Risposta: Non posso dire cosa abbiamo perso. Semplicemente egli non ha terminato la maggior parte di questi articoli perché gli è stato vietato di pubblicarli.

Ci sono molti oppositori della Kabbalah. Oggigiorno vediamo anche su Internet quanti detrattori abbiamo. Ma questo non ci impedisce di divulgare la saggezza della Kabbalah.

Un tempo, la divulgazione era impossibile. Una richiesta formale fu presentata al mandato britannico, che era allora responsabile del paese, e a Baal HaSulam fu vietato di pubblicare i suoi articoli. Pertanto, egli disse: “Questo è un segno sicuro che non devo scrivere”.

È un peccato, ovviamente, perché abbiamo perso una quantità enorme di materiale unico. Tuttavia, probabilmente, doveva essere così. Altrimenti ci sarebbe stato troppo materiale per noi e non avremmo saputo cosa farne.

Domanda: Perché dici spesso che il rogo dei manoscritti è anche una rivelazione?

Risposta: Il fatto è che quando un kabbalista scrive e poi brucia i propri scritti, significa che quel materiale era già stato scritto nel nostro mondo, già suonato, letto e passato attraverso le sensazioni dell’uomo. Cioè, la forza superiore si è realizzata in questa persona. E se è già stata realizzata in qualcuno, sentita da lui, allora sarà realizzabile da altri. Dopo di ciò, si può bruciare tutto, non importa più.
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Dalla lezione quotidiana di Kabbalah in lingua russa, 10/03/2019

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Criticare il proprio insegnante

Domanda: Perché succede che a un certo punto il tuo amato insegnante non sembra più così amato? Inoltre, sembra che ti manipoli e che dica cose che vuoi criticare sempre di più.

Risposta: E’ naturale. Uno studente non avanza senza lamentarsi e criticare l’insegnante. L’avanzamento avviene da due parti: da sinistra e da destra, dove da una parte si hanno le critiche e dall’altra una forte giustificazione.

Pertanto, se sorge in te un atteggiamento critico nei confronti dell’insegnante, significa che devi aggiungere attingendo dall’altra parte, nonostante la tua opinione, l’opinione degli altri e nonostante il rifiuto, persino l’odio, nei confronti dell’insegnante, che all’improvviso potrebbero emergere in te. Hai bisogno di elevarti al di sopra di questi sentimenti, con la fede al di sopra della ragione, fino allo stato in cui continui ad attaccarti a lui.

Tutto ciò richiede uno sforzo enorme da parte dello studente. E se hai già raggiunto questo stato, congratulazioni. Questo lavoro non termina neanche quando entri nel mondo spirituale al primo conseguimento: continua anche ai livelli più alti.

Nella misura in cui all’improvviso senti un rifiuto da parte dei tuoi amici del gruppo e ti rendi conto che un odio completamente irrazionale verso di loro sorge in te, lo stesso odio irrazionale, e non solo un atteggiamento critico, emergerà verso l’insegnante. Avrai bisogno di superarlo con la fede al di sopra della ragione.
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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa, 2/12/2018

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Pensare al Creatore

Domanda: Cosa significa pensare al Creatore?

Risposta: Pensare al Creatore significa vedere quella singola forza che si presenta a te, dietro tutti gli oggetti, le azioni, i pensieri e gli eventi.

Il mondo intero, tutto ciò che influenza i tuoi cinque sensi, tutto ciò che hai davanti ai tuoi occhi, tutto è il Creatore. Ti si rivela semplicemente in questo modo perché tu possa sintonizzarti con Lui attraverso tutti i tuoi sensi.
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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa, 02/03/2019

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