Pubblicato nella '' Categoria

La struttura del desiderio spirituale

Domanda: Cos’è la struttura del desiderio spirituale? Come differisce dalla struttura del mio desiderio materiale?

Risposta: Il desiderio spirituale è composto dalle Dieci Sefirot: nove Sefirot terminanti con Malchut.

La luce superiore che si diffonde attraverso le quattro fasi della luce, forma nove Sefirot: Keter, Hochma, Bina, Zeir Anpin, la quale si compone di sei Sefirot. Passando attraverso di esse la luce costruisce i cinque gradi – Malchut.

Le prime nove proprietà sono le proprietà della dazione e Malchut è la proprietà della ricezione.

Quando Malchut diventa come le nove Sefirot un’unione si realizza fra essa e la qualità della dazione.

Tuttavia, essa può ricevere la luce superiore ma solo se ha uno schermo (restrizione) per ricevere la luce superiore.

Così, le loro connessioni nascono dall’unione di Malchut con le nove Sefirot.

[240800]

Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa, 25/11/2018

Materiale correlato:
Cosa sono le Sefirot?
Le dieci Sefirot: le fondamenta della creazione
L’unità di misura della dazione: le dieci Sefirot

Ho davvero bisogno della scienza della Kabbalah?

Domanda: Come posso verificare se ho davvero bisogno della scienza della Kabbalah nella mia vita materiale?

Risposta: Io non so cosa tua stia cercando nella tua vita corporea.

La scienza della Kabbalah non è fatta per confortarti in questa vita, ma per rivelare la connessione con il Creatore, con la forza superiore della natura che ci governa. Se una persona si pone le domande sul senso della vita, come: “Da dove vengo? Per quale motivo sono qui? Qual è il significato della mia vita?”, significa che quella persona vuole rivelare la forza che ci governa.

La Kabbalah fornisce ad ognuno di noi le risposte alle domande sulla nostra esistenza, sul perché viviamo e moriamo, ecc., ma non deve migliorare la nostra vita in questo mondo. Questo non è il suo scopo.
[246975]

Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa, 09/04/2019

Materiale correlato:
Come conoscere la saggezza della Kabbalah
La cosa più importante è avere tanta pazienza
Perché abbiamo bisogno di altruismo?

 

New Life n.1093 – La società come una sola famiglia

New Life n.1093 – La società come una sola famiglia
Il Dott. Michael Laitman in una conversazione con Oren Levi e Nitzah Mazoz

Riepilogo:

Anche degli estranei possono formare una società che venga sentita come una famiglia, a condizione che si connettano ad una sola radice spirituale. L’obbiettivo comune è cambiare la natura umana, far arrivare una forza buona nella nostra vita affinché porti equilibrio nel male dell’ego. Secondo la saggezza della Kabbalah, se ci connettiamo scopriremo un potere unico che può portarci alla realizzazione spirituale e al mondo superiore. Una persona spirituale vede tutto come una parte integrale di sé e si relaziona con amore.

Dalla trasmissione di KabTV “New Life n.1093 – La società come una sola famiglia”, 12/03/2019

La connessione con il Creatore è la base delle lingue antiche

Domanda: La lingua ebraica è una sorta di linea di mezzo fra lettere e geroglifici?

Risposta: Io non ho studiato l’origine spirituale dei geroglifici. Posso solo dire una cosa: la base di tutte le lingue antiche è la connessione di ognuno di noi con il Creatore. Sebbene l’ebraico trasmetta la connessione più completa, e quindi la Torah e tutte le altre fonti spirituali sono state scritte in questa lingua, non possiamo affermare che attraverso i caratteri cinesi, indiani, etiopi, egiziani, ecc., non vi sia alcuna connessione con il Creatore.

In ogni caso una connessione c’è, perché prima che qualsiasi essere umano abbia iniziato a sentire come esprimere la propria opinione o i propri sentimenti, ha ricevuto questa conoscenza dal Creatore. Niente è nato così dal nulla.

In questo senso, tutte le lingue hanno radici spirituali, solo che si sono deteriorate o sono addirittura scomparse. L’ebraico è l’unica lingua che è rimasta la stessa, e quindi la Torah e tutti gli altri libri sono scritti in ebraico, lingua dalla quale tutta l’umanità ha gradualmente realizzato le proprie fonti spirituali.

Noi, molto semplicemente, non ne conosciamo le radici; non conosciamo la corretta connessione con il Creatore di nessuna lingua antica, ma esiste indubbiamente, altrimenti non sarebbe potuto accadere nulla.

Inoltre, sono intervenuti gli scienziati sulla base delle loro conclusioni, dissertazioni, ecc. e hanno iniziato a “decifrarle” secondo la loro comprensione. Ed è per questi motivi che, naturalmente, non rimane nulla delle fonti originali di tutte le lingue.
[245527]

Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa, 6/01/2019

Materiale correlato:
L’Ebraico – il linguaggio per percepire il Creatore
L’Alfabeto Ebraico, La Chiave Per Il Mondo Spirituale
L’essenza della scienza della Kabbalah – Una sinossi

New Life n.241 – Gratitudine e felicità

New Life n.241 – Gratitudine e felicità

Il Dott. Michael Laitman in una conversazione con Oren Levi e Tal Mandelbaum ben Moshe

La gratitudine per quello che abbiamo nella vita porta alla felicità. Oggigiorno, le giovani generazioni hanno davvero tutto, ma paradossalmente quasi non gioiscono di nulla. Le persone non gioiscono di quello che già hanno, poiché ogni piacere viene sentito solo al di sopra di una necessità o di una mancanza. Se costruiamo una società che avrà l’amore per gli altri al suo interno, sentiremo una felicità illimitata. In altre parole, quando si ama qualcuno, la dazione diventa un piacere eterno.
[144749]

Dalla trasmissione di KabTV “New Life n.241 – Gratitudine e felicità”, 10/10/2013

Lontano dal Creatore

Domanda: Se il piacere è una forma di luce, e l’unica fonte di luce è il Creatore, in che modo il piacere di ricevere può essere disconnesso dalla fonte?

Risposta: Questo cosiddetto “piacere disconnesso dalla fonte”, non è il piacere del dare, ma del ricevere. Nel nostro mondo, tutti i piaceri sono così.

Domanda: Ciò significa che se un piacere deriva dalla dazione, allora non è disconnesso dalla fonte ma è connesso con essa? Tutta la dolcezza arriva da lì?

Risposta: Sì, mentre il cibo, il sesso, la famiglia, la ricchezza, l’onore e la conoscenza sono tutti piaceri del nostro mondo che riceviamo lontano dal Creatore. Pertanto, sono tutti transitori, non rimangono, non possono essere eterni e tutti finiscono male.
[245960]

Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa, 20/01/2019

Materiale correlato:
Per che cosa proviamo piacere nella Spiritualità?
Il piacere spirituale è uguale per tutti?
La spiritualità è gioia

Essere d’accordo che ogni cosa ci giunge dall’alto

Soggiogamento significa essere d’accordo con ogni cosa che ci arriva dall’alto e cercare costantemente di associarla a: “Non esiste nulla tranne il Creatore”. Vogliamo poi vedere che il Creatore è il buono che fa il bene, questo è già il prossimo stato. Abbiamo bisogno di due correzioni per procedere verso il livello spirituale dell’embrione.

La base di tutto il lavoro interiore è nella decina: nelle sue costruzioni e sensazioni e nella connessione degli amici nella decina. Non lavoriamo con il Creatore individualmente, personalmente. Sarebbe un errore più grande e serio che rimanere disconnessi dal Creatore, usare la decina in modo egoistico senza pensare alle proprie connessioni e sperare di stabilire una connessione con il Creatore, scavalcandola.

Se ho compreso che la mia connessione con il Creatore e la Sua connessione con me, passano soltanto attraverso la decina, ci connettiamo in un intero; io, la decina e la forza superiore siamo come Israele, la Torah ed il Creatore che sono uno.1

Essere in Lo Lishma (non per il Suo nome), attraverso il quale raggiungiamo Lishma (per il Suo nome), significa che in ogni posto, in ogni stato e in ogni cosa pensata, vista e sentita, tu cerchi di identificare il Creatore come fonte di ogni cosa che ti sta accadendo. Questo è anche definito Lo Lishma, perché dà all’individuo buone sensazioni, benessere e gioia dal fatto che egli dipende dal Creatore e non da nemici e detrattori o da scelte fatte a occhi chiusi.

Ogni cosa che giunge all’individuo dalla natura inanimata, vegetale e animata, e dalle persone, è un’influenza del Creatore e di nessun altro. Ne consegue che egli è felice di essere sotto il corretto governo che cerca di portarlo verso la correzione finale. Egli si aggrappa costantemente al Creatore come un bambino aggrappato a sua madre.

E nell’amplificare la propria abilità, in ogni momento, a non lasciare andare il Creatore come la causa di tutto ciò che accade, egli sente tutto come bene. Questo stato è chiamato: “Lo Lishma” perché c’è ancora un proprio interesse; questo stato aiuta l’individuo a sentirsi bene.

Inoltre, se l’individuo vuole essere connesso con il Creatore senza un personale beneficio, rispetto a un suo piacevole o spiacevole sentire, poi vorrà muoversi verso lo stato di Lishma. In questo stato egli innalza la grandezza del Creatore così tanto che smette di pensare completamente a se stesso. Non è importante per lui come si sente, la cosa principale è stabilire che il Creatore è la fonte di tutta la realtà e, attraverso questo, portarGli contentezza, senza alcuna considerazione per se stesso. Questo significa da Lo Lishma arrivare a Lishma.2

Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah dell’11/03/2019, lezione sul tema del Soggiogamento

1: Minuto 1:40
2: Minuto 7:00

Materiale correlato:
Come un missile che sfugge alla gravità terrestre
Arrendersi al dominio degli Amici
Il primo grammo nella Correzione

La Kabbalah e le superstizioni

Domanda: Cosa dice la Kabbalah riguardo all’essere superstiziosi?

Risposta: La superstizione è un’invenzione psicologica del nostro mondo e niente altro.
La Kabbalah è completamente libera da ogni tipo di credenza, superstizione e da ogni cosa legata al misticismo, cioè, da ogni cosa che si trova in questo mondo.

Lascia perdere tutto questo, dedicati a rivelare il mondo superiore e il Creatore e tu vedrai che Egli sostituirà ogni cosa per te. Tu riceverai le risposte a tutte le domande e, come se non bastasse, esplicite e chiare risposte; allora comincerai a lavorare con la tua anima.
[224759]

Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa, 23/12/2018

Materiale correlato:
Il bene ed il male sono degli stati spirituali
La Kabbalah pratica non fa uso di fili rossi
Esistono amuleti kabbalistici?

New Life n.221 – La felicità è un fenomeno collettivo

New Life n.221 – La felicità è un fenomeno collettivo

Il Dott. Michael Laitman in una conversazione con Oren Levi e Tal Mandelbaum ben Moshe

Riepilogo:

Le nostre relazioni sono una componente chiave della qualità della nostra vita. Come progettiamo uno stato d’animo nell’ambiente e come creeremo la felicità intorno a noi?
Le persone si “infettano” l’una con l’altra con le ricerche, le passioni e i desideri. Veniamo “costruiti” dall’ambiente che ci circonda poiché siamo tutti collegati in una rete di tubi invisibili. L’ambiente può influenzare tutti con il buon umore, compresi quelli che devono affrontare la morte. Al fine di migliorare l’umore degli altri, progettiamo la gioia e la sicurezza. Quando influenziamo qualcuno in modo che sia di buon umore, riceviamo il doppio della felicità!
[142273]

Dalla trasmissione di KabTV “New Life n.221 – La felicità è un fenomeno collettivo”, 13/08/2013

Non sarà la prigione a rieducare uno stupratore

Domanda: I tuoi lettori di Instagram chiedono: “Come possiamo accettare il male?” Tu rispondi: “Il male non esiste. Il male indica semplicemente ad una persona che non ha raggiunto la perfezione nel bene.

Cioè, il bene nascosto viene percepito come malvagità. Viene percepito acutamente in modo che l’individuo presterà attenzione a quali altre possibilità esistono per lui per correggere questa proprietà e trasformarla in bene”.

Uno dei tuoi lettori chiede: “Che mi dici dello stupro? Comportamento deplorevole nelle nostre connessioni…”

Risposta: Questo è egoismo, un eccesso. Certo, questo può essere definito malvagità, ma è l’egoismo che deve essere corretto e allora non ci sarà il male. Cioè, questo è un atteggiamento scorretto nei confronti delle altre persone. L’intenzione verso gli altri è solo intenzione…..se essa acquisisce una forma positiva o negativa, allora noi dobbiamo discernere e correggere il “negativo” trasformandolo in “positivo”. Ma l’intenzione stessa non può essere cambiata. In altre parole, noi non possiamo castrare uno stupratore; dobbiamo rieducarlo.

Domanda: Come?

Risposta: Come farlo è un’altra questione. Le azioni non cambieranno il mondo. Dobbiamo scavare sino alla radice del problema, per arrivare sino al motivo a causa del quale alcune persone trattano le altre persone in questo modo e correggere quella direzione, o in altre parole, la loro intenzione. Questo è ciò che affronta la scienza della Kabbalah.

Domanda: Supponiamo che un individuo commetta violenze contro altri individui. Cosa significa correggere la sua intenzione, in modo che le stesse azioni dello stesso individuo siano benefiche per gli altri?

Risposta: Intendeva ferire gli altri? No, voleva solo soddisfare se stesso. Quindi facciamo in modo che questo individuo possa provare piacere attraverso un altro tipo di azioni, e cioé atti di gentilezza verso gli altri. Lui ha bisogno di essere corretto, riformato ed educato in modo diverso.

Riceverà quindi lo stesso piacere, e forse anche molto più grande di quello che avrebbe provato mentre perpetrava la violenza. La Kabbalah può dargli un piacere che è 620 volte più grande. Invece di atti di violenza, si tratterà di atti di gentilezza verso un altro individuo, poiché quell’individuo si divertirà insieme a lui.

Domanda: Come si spiega questa trasformazione in un individuo?

Risposta: Attraverso la forza superiore, la luce superiore. Questa non è una questione semplice da spiegare. Lo stupratore non può fare molto a riguardo. L’individuo deve essere cambiato, rieducato.

Domanda: E cosa si può fare?

Risposta: Sicuramente non metterlo in prigione. Secondo la Torah, non esiste il concetto di prigione. Non esiste il concetto di “isolare una persona dalla società”. Anticamente, per l’isolamento, esistevano sei città rifugio. È lì che le persone venivano rieducate.

Domanda: Cosa succede ad un individuo quando cambia la sua intenzione, quando cambia il suo atteggiamento nei confronti degli altri? A che livello avviene questo cambiamento? Chimico o psicologico?

Risposta: Nel livello spirituale. Nel livello più alto, più interiore. Lui deve cambiare il suo atteggiamento, la sua comprensione su dove si trova: in una società, nel mondo, il suo atteggiamento verso la vita e la morte, verso l’intero universo, dentro di lui deve cambiare tutto. Questa correzione avviene sotto l’influenza della luce superiore.

Domanda: Supponiamo che uno stupratore voglia cambiare il suo atteggiamento …

Risposta: Anche se lui non vuole cambiare, noi lo influenzeremo gradualmente in modo tale da voler cambiare se stesso e lui cambierà.

Domanda: Cosa significa influenzarlo in modo tale che cambierà?

Risposta: Attraverso gli esempi, l’educazione. È un sistema educativo che deve influenzarlo per un lungo periodo di tempo. Le persone che venivano condannate alle città rifugio non potevano andarsene. Se un individuo uccideva o danneggiava qualcuno, poteva trovare un rifugio lì, consegnarsi e ammettere il suo crimine, e allora la società nelle città rifugio poteva lavorare su di lui.

Egli veniva influenzato in modo tale che la luce superiore potesse lavorare su di lui. Bisogna mettersi sotto l’influenza della luce superiore. Un individuo non può farlo da solo dato che è completamente corrotto. Pertanto, ogni criminale dev’essere aiutato in modo tale che la luce superiore cominci a influenzarlo.

Come viene realizzato questo? Con l’inclusione nella società. La collettività lavora per attrarre la luce superiore, e un individuo, trovandosi nella società, che gli piaccia o meno, riceve una parte della luce superiore attraverso di essa, e la luce superiore lo riforma.
[246737]

Dalla trasmissione di KabTV “Le notizie con Michael Laitman”, 28/02/2019

Materiale correlato:
Come possiamo arrivare a “sentire” davvero gli altri?
La violenza nella spiritualità
Non aspettare un segno decisivo