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Citazioni di Einstein – 1′ Parte

Domanda: Potrebbe commentare alcune delle citazioni attribuite ad Albert Einstein?

Citazione: “Solo il pazzo ha bisogno di ordine, un genio è in grado di gestire il caos”.

Risposta: Sì, l’individuo, in genere, ricorre all’ordine perché non è capace di accettare ciò che ha davanti.

Un genio, al contrario, sente che deve perdersi nel caos per trovare al suo interno un ordine: non un ordine che egli impone sul mondo esistente, ma un ordine che già esisteva dentro questo mondo.

Citazione: “Ci sono solo due modi di vivere la vita. Uno è come se niente fosse un miracolo e l’altro come se tutto fosse un miracolo”.

Risposta: Se i miracoli non esistessero, ogni cosa sarebbe chiara e semplice. Anch’io vorrei spiegare a tutti: “Perché state soffrendo? Guardate, tutto è scritto in modo molto semplice. State cercando di fare qualcosa nella vita con sforzi inspiegabili”.

Questa è la vita, quando da un lato cerchiamo di comprendere l’immensità con la nostra mente. Ma poi diciamo: “Perché è tutto lì? Perché ogni cosa è buona e semplice” e accoglie tutto nella nostra mente.

Nell’altro modo è quando ci dissolviamo nello spirituale, nello spazio, quando comprendiamo che non siamo in grado di mandarlo giù e crediamo che possiamo soltanto entrare in esso e in esso perderci.

Quindi accettiamo il mondo entrandoci. Allo stesso tempo, sminuiamo noi stessi, le nostre menti e le nostre capacità; vediamo la natura al di sopra di noi, non noi che la governiamo. Come disse Isaac Newton, citazione spesso attribuita ad Einstein: “Mi sembrava di essere come  un bambino che giocava sulla spiaggia e di essermi divertito a trovare ogni tanto un sasso o una conchiglia più bella del solito, mentre l’oceano della verità giaceva inesplorato davanti a me”. Soltanto in questo modo saremo in grado di entrare nella natura e iniziare davvero a comprenderla.

Osservazione: Allora possiamo dire: “Le meraviglie abbondano!”

Mio commento: Sì. Questo è l’approccio corretto. Infatti, li chiamiamo miracoli. Perché miracoli? Perché non possiamo comprenderli con la mente. Tuttavia quando dico che questi sono miracoli, voglio perdermi in essi, allora inizio a comprenderli proprio perché cancello me stesso davanti ad essi.

Citazione: “L’istruzione è ciò che rimane dopo aver dimenticato tutto quello che si è imparato a scuola”.

Risposta: Cosa significa istruzione? Noi formiamo, o possiamo dire, formattiamo il nostro cervello. Come se caricassimo alcuni programmi in un computer e poi, con l’aiuto di questi programmi, iniziassimo a processare i materiali, lavorando con essi. L’istruzione dovrebbe essere così. In sé o di per sé, non importa. Comincio ad apprezzarla solo dopo aver iniziato a trattare la vita correttamente, col suo aiuto.

Domanda: E cosa significa in generale dimenticare l’istruzione?

Risposta: Cosa studiamo a scuola? Io non ricordo la storia, la geografia, neanche la matematica, non so tutte quelle equazioni. Certo, ci posso meditare su in qualche modo. In linea di principio, a scuola, quanto era tutto apparentemente inutile? Sì, è tutto necessario al fine di sviluppare cervelli, svilupparli e scuoterli. Altrimenti cosa? Sarei solo in grado di contare le mie capre o le mie mucche nella mandria? O sarei comunque in grado di lavorare con l’apparato concettuale?

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Dalla trasmissione di KabTV “Le notizie con Michael Laitman”, 26/02/2018

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