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La soluzione si trova nell’ambiente corretto

Domanda: Come posso controllare in ogni momento i miei desideri e pensieri reconditi? Dopotutto io sono desiderio di ricevere, non di donare. Come posso affrontare il problema?

Risposta: Questo problema può essere risolto solo nell’ambiente corretto. Baal HaSulam dice nell’articolo “La Libertà”, nella sezione “L’influenza dell’ambiente”, che lo stato autentico di una persona, il suo sviluppo ed il suo futuro, dipendono unicamente dall’ambiente circostante.

Ne consegue che la scelta dell’ambiente più appropriato e la relazione corretta con esso sono il pilastro fondamentale del nostro sviluppo.

Occorre fare tutto il possibile per sottostare all’influsso del giusto ambiente ed esserne talmente assorbiti da dissolversi letteralmente al suo interno.

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Dalle lezioni di Kabbalah in lingua russa, 25/11/2018

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Abbracciare il Mondo dell’Infinito

Domanda: Lei ci insegna che il cervello controlla i nostri sentimenti ma, in base a quello che dice la saggezza della Kabbalah, il Creatore controlla noi e i nostri pensieri. In questo modo il cervello é un “adattatore” tra il Creatore e gli esseri creati?

Risposta: No. Il sistema della nostra interconnessione reciproca é il nostro stato più elevato. La misura in cui io posso uscire da me stesso verso gli amici definisce il mio potenziale spirituale.

Io sento il Creatore nel campo delle forze (il colore verde nel grafico) che io costruisco da solo. Questo é il mio mondo superiore.

Esso si espanderà fino a quando comprenderò l’intero sistema. Padroneggiandolo, comincerò ad attirarlo verso di me, con il dare ad esso. Questi saranno tutti i miei mondi: Assiya, Yetzira, Beria, Atzilut e Adam Kadmon. In questa sequenza, comincio ad uscire da “me stesso” e, quando concluderò questo processo, il mondo dell’infinito risiederà in me.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa, 18/11/2018

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La ricchezza e la povertà interferiscono con lo studio della saggezza della Kabbalah?

Domanda: Una volta ha detto che il Creatore ci dà la ricchezza per allontanarci da Lui. Ma anche la povertà allontana le persone dalla spiritualità perché tutte le forze e i pensieri sono volti a nutrire se stessi e le proprie famiglie. La ricchezza e la povertà interferiscono con lo studio della saggezza della Kabbalah?

Risposta: No. Tutto dipende da come una persona, nonostante la ricchezza o la povertà, si relaziona con la forma di governo superiore, e si rende conto che il Creatore le dà esattamente ciò che è necessario per la sua anima. Anche se non capisco perché il Creatore mi dà condizioni come la ricchezza o la povertà, che in linea di principio mi ostacolano nel mio avanzamento regolare verso la meta, lo giustifico perché ogni stato l’ho ricevuto dal Creatore. Inoltre, probabilmente, dal punto di vista della radice della mia anima, tutto è giustificato, naturale e assolutamente equilibrato.

Domanda: Quindi, una tale comprensione mi aiuta a evitare i pensieri costanti su dove trovare i soldi?

Risposta: No, anche qui si tratta di un lavoro spirituale.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa, 25/11/2018

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Qual è il punto libero dall’influenza del Creatore?

Domanda: Qual è il punto libero dall’influenza del Creatore in me? In che modo il Creatore è stato in grado di liberare questo punto dalla Sua influenza e da tutto ciò che Egli ha prestabilito?

Risposta: Ognuno di noi ha, accanto al proprio ego, un punto nel cuore chiamato “Una parte del Creatore dall’alto”. Per questo motivo siamo attratti da Lui e vogliamo raggiungerlo.

Le persone che hanno questa mancanza possono sentire il punto nel cuore, ed è per questo che cercano di connettersi fra loro per rivelare il Creatore.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa, 18/11/2018

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New Life n.168 – Il rituale dell’inaugurazione della casa

New Life n.168 – Il rituale dell’inaugurazione della casa
Il Dott. Michael Laitman in una conversazione con Oren Levi e Nitzah Mazoz

Riepilogo
La casa significa sicurezza per tutti attraverso la garanzia reciproca. La casa più sicura è un ambiente umano caldo. La cerimonia di inaugurazione della casa è aperta a tutti i vicini e ai loro bambini, con la condivisione del cibo e un breve discorso che trasmette il messaggio: “Siamo felici di conoscervi, e siamo disposti ad aiutarvi e rendere il nostro quartiere un luogo allegro per tutti. Piuttosto che nasconderci dagli altri chiudendoci dentro casa, faremo in modo di diventare una fedele e amorevole parte della famiglia. Contribuiremo a creare un’atmosfera di connessione, apertura e calore per tutti nella comunità”.
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Dalla trasmissione di KabTV “New Life n.168 – Il rituale dell’inaugurazione della casa”, 18/04/2013

Chiedere o ringraziare?

Domanda: Ha senso evitare di fare richieste al Creatore, e ringraziarLo semplicemente? O le richieste sono l’unica cosa necessaria?

Risposta: Il nostro appello al Creatore consiste di due parti: richiesta e ringraziamento. Meglio iniziare con la gratitudine visto che ci prepara con il giusto atteggiamento verso il potere superiore. E poi viene la richiesta.

Domanda: Come facciamo a ringraziarLo correttamente?

Risposta: Fatelo col cuore. Ringraziate in base ai vostri sentimenti. Non ci sono canoni o regole. Il desiderio è nel vostro cuore.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa, 04/11/2018

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Da una piccola stanza ad un mondo enorme

Domanda: Perché i kabbalisti hanno occultato la Kabbalah per così tanti anni?

Risposta: Guardati. Studi Kabbalah da molti anni. Come sarebbe stato possibile rivelarti tutto in un colpo solo? Anche quando cominci a studiare una qualsiasi scienza, la comprensione ti arriva gradualmente perché hai bisogno di digerire i dati, immagazzinarli, adattarti alle nozioni acquisite e masticare il tutto.

E la Kabbalah è una scienza che include contemporaneamente varie sensazioni dentro di te. Cioè, tu stesso devi cambiare e adattarti con passione al materiale con cui lavori. Gradualmente ti abitui e cambi in base ad esso, lo sentirai e lo assorbirai in modo diverso.

Queste sono fasi molto serie e lunghe di incorporazione di una persona nella Kabbalah e della Kabbalah in una persona.

La Kabbalah non è una scienza comune che le persone possono ricavare dalle loro conclusioni. Sotto la guida dei kabbalisti tu scopri un mondo, te stesso, i tuoi sentimenti, ed inizi ad applicare la conoscenza che hai acquisito al mondo attorno a te. Lo avvicini sempre di più a te e lo senti.

Quindi, ne deriva che questo stato richiede tempo e non è possibile raggiungerlo istantaneamente.

Per esempio, non puoi portare un bambino piccolo ad un balletto, a teatro o ad assistere ad un esperimento scientifico; non capirebbe nulla. Lo puoi portare con te, ma davvero non ne riceverà nulla. Al contrario, ne sarà impaurito o comprenderà in modo errato.

Quindi il problema non è che i kabbalisti non vogliono rivelare tutto immediatamente. Loro, come veri metodologi, capiscono che è necessario un percorso molto lungo perché una persona compia la propria crescita interiore. Il problema è questo.

Tale maturazione potrebbe richiedere 20 o 30 anni.

Dopo tutto, ti stai adattando al sistema che funziona secondo leggi diverse da quelle del tuo corpo animalesco, dal nostro mondo primitivo inferiore.

Sei come un bimbo che, dall’asilo nido in cui tutto il suo mondo era incapsulato, esce fuori nel grande mondo. Lì ci sono interazioni completamente diverse, ci sono persone estranee e alte leggi.

Quindi ti devi adattare. Come nel nostro mondo abbiamo genitori ed insegnanti che ci guidano e creano per noi un sistema di maturazione ed incorporazione in questo mondo, lo stesso avviene nella Kabbalah.

Ad ogni modo, nella spiritualità tutto è molto più difficile, perché nel mondo materiale abbiamo naturali desideri e organi sensoriali, ma nella Kabbalah dobbiamo svilupparli. Questo significa che dobbiamo essere uniti in decine, attraverso le quali saremo in grado di cominciare a sentire i mondi superiori e adattarci ad essi.

Solo adesso stiamo iniziando questo processo, stiamo gradualmente uscendo dal nostro piccolo “asilo nido”, non ancora nel grande mondo, ma nel cortile esterno. Questo è esattamente quello che stiamo iniziando a fare adesso.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa, 05/02/2019

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Tutto arriva solo da Lui

Baal HaSulam, “Introduzione allo studio delle dieci Sefirot“: ‘C’è un grande bisogno di spiegare una volta per tutte perché l’arrivo del Messia dipende dallo studio della Kabbalah nelle masse, che è così prevalente nello Zohar e in tutti i libri della Kabbalah. Il popolo ne ha già discusso inutilmente e tutto questo è diventato insopportabile.

Anche tutti coloro che studiano la Torah, ogni abbellimento che fanno, lo fanno per loro stessi. In quel tempo, lo spirito se ne va e non ritorna al mondo. Questo è lo spirito del Messia.

Il problema è che le persone separano tutto ciò che accade dalla radice superiore e non vogliono vedere che la forza superiore agisce su tutto. “Non c’è posto libero dal Creatore”, non c’è alcuna azione che avrebbe luogo senza la Sua partecipazione. Questo accade in ogni momento della nostra vita. L’uomo deve rendersi conto che tutti i suoi desideri, pensieri e azioni, anche i peggiori, sono dettati dal Creatore e che deve determinare il proprio atteggiamento attraverso le Sue azioni. Allora arriverà all’adesione con la forza superiore, nel suo stato attuale.

L’uomo giustifica il Creatore, rendendosi conto che Egli sta agendo per correggere il suo atteggiamento nei confronti di ciò che sta accadendo. Il Creatore lo conduce attraverso tutti i tipi di stati che non sono giustificati dal punto di vista di una logica animalista e razionale. Ma cercando di attribuire tutto al Creatore “Non esiste nulla tranne Lui”, l’uomo cambia il proprio atteggiamento verso ciò che sta accadendo. La cosa principale da fare è attribuire tutto al Creatore al fine di compiacerLo. Non deve mai tenere conto dei suoi sentimenti spiacevoli, paure, ferite, orgoglio, ecc.

Per prima cosa, decide che tutto viene dal Creatore, ma non può giustificarLo per il suo dolore. Quindi è d’accordo con lo stato spiacevole, rendendosi conto che è necessario. Cioè, giustifica già il Creatore che lo corregge in questo modo, ma si sente ancora male. E, alla fine, si innalza al di sopra della propria amara sensazione dovuta all’importanza dell’obiettivo, che copre il dolore materiale provato nel desiderio di ricevere. In questo modo raggiunge la devozione al Creatore.

Tutti i livelli precedenti sono chiamati “schiavo”, o “ancella che aiuta l’amante”, il suo desiderio corretto, Malchut.1

Nello stato di Lo Lishma, io attribuisco tutte le azioni al Creatore, cerco di aggrapparmi a Lui con tutti i miei pensieri e desideri, attribuendo a Lui tutto ciò che accade nel mondo. Dopo tutto, “Non esiste nulla tranne Lui”. Ma allo stesso tempo aggiungo ancora i miei sentimenti a questo, sentendo eventi piacevoli e spiacevoli, bramando alcuni di loro e rifiutandone altri. Cioè, in tutto ciò che accade, il mio interesse personale è presente consciamente o inconsciamente.

Mi trovo a pensare che mi piacerebbe un risultato diverso degli eventi e rimpiango quello che è successo. La tristezza e il rimpianto testimoniano il fatto che non sono soddisfatto del governo del Creatore. Non c’è dubbio che solo Lui mi governa, ma io ancora non sono d’accordo con Lui, non sono devoto a Lui. Se non riesco ad essere sempre allegro in qualsiasi stato, cattivo e buono, significa che non sono in adesione con il Creatore.

Questo stato si chiama Lo Lishma perché vorrei trasformare leggermente ogni stato verso una direzione più piacevole per i miei sentimenti e la mia comprensione. Questo indica mancanza di adesione.2

È necessario decidere, nella pratica, se tutti gli stati che io sento provengano dal Creatore o meno. Qui sono possibili diverse fasi: maggiore occultamento o maggiore rivelazione. Questa decisione viene presa nella mente, e inoltre è necessario definire nella sensazione: ciò che sta accadendo è piacevole o spiacevole per me? Sono d’accordo con esso più o meno? Sono gioioso o no?

Devo essere d’accordo nella mia mente, nel cuore, nei sentimenti e con la mia ragione che tutto viene dal Creatore e tutto è bello; cioè, il Creatore è buono e fa il bene e non c’è nessun altro al di fuori di Lui. Il buono che fa il bene, secondo i miei sentimenti, e non c’è nessun altro al di fuori di Lui, secondo la mia ragionevole conclusione, la mia azione. Questo è tutto ciò che devo fare.

Se non ho ancora raggiunto questo obiettivo, devo attirare una maggiore quantità possibile di luce che riforma attraverso la decina e dobbiamo rivolgerci tutti al Creatore con una preghiera. E la cosa principale è aumentare l’importanza del Creatore, la Sua singolarità in tutto: Lui è il primo ed è l’ultimo; tutto arriva solo da Lui.3

Dalla prima parte della Lezione di Kabbalah dell’01/03/2019, Baal HaSulam, “Introduzione allo Studio delle dieci Sefirot, Articolo 31”
1 minuto 12:35
2 minuto 35:05
3 minuto 1:17:50

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Come dobbiamo percepire il Creatore?

Domanda: Come devo percepire il Creatore attraverso il mio insegnante: come qualcosa che è nella mia mente o come una persona?

Risposta: Sicuramente non come una persona! Se sorgono tali immagini, dobbiamo immediatamente eliminarle.

Il Creatore è una forza comune in tutti noi, senza eccezioni. Lui ci unisce e ci riempie. È un campo comune nel quale noi esistiamo. Le qualità di questo campo sono l’amore e la dazione assoluta. Nient’altro.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa, 02/12/2018

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L’opportunità di entrare nei mondi superiori

Domanda: Che cosa posso e dovrei imparare considerando che esiste una connessione diretta fra me e il Creatore? In che modo la Kabbalah raccomanda di studiare le azioni del Creatore su se stessi?

Risposta: La Kabbalah insegna all’uomo ad elevarsi al di sopra di se stesso con la fede al di sopra della ragione. Cioè, non agendo secondo il proprio egoismo, ma ricevendo le forze spirituali dall’alto per lavorare nella dazione: al di fuori di se stesso.

Ma questo si realizza solo attraverso il lavoro pratico in un gruppo e si applica sia agli uomini che alle donne. Si applica alle donne in misura minore rispetto agli uomini, ma in linea di principio entrambi i sessi devono fare questo lavoro.

Questa è l’unica opportunità per entrare nei mondi superiori.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa, 25/11/2018

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