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New Life n.117 – Siamo tutti sulla stessa barca

New Life n.117 – Siamo tutti sulla stessa barca
Il Dott. Michael Laitman in una conversazione con Oren Levi e Nitzah Mazoz

Riepilogo

Il mondo sta diventando globale a causa della crisi economica. La vita sta diventando più uniforme e connessa in tutta l’umanità per quanto riguarda la cultura, l’istruzione, l’uso di Internet, le reti dei cellulari e persino il consumo di cibo spazzatura. Organizzazioni e individui condividono le risorse per risparmiare denaro. La crisi ci sta avvicinando con forza l’uno all’altro e ci chiede di imparare come usare correttamente l’ego umano.

Dato che non è possibile limitare o sopprimere le persone, dobbiamo imparare come formarci quali persone che irradiano bontà, in modo che tutti possano accettarci volentieri. Abbiamo bisogno di costruire il giusto tipo di ambiente attraverso il quale impareremo come essere più aperti, estroversi e connessi tra noi, al di sopra delle nostre differenze. Le persone impareranno, attraverso laboratori in cui potranno sedersi in cerchio e discutere questioni come la natura egoistica umana e come il nostro sviluppo è influenzato dagli altri, attraverso l’ambiente e la nostra reciproca interdipendenza. Insieme costruiremo un desiderio comune e una mente comune a tutti, in modo che potremo guardare avanti in modo efficace e pianificare insieme le nostre prossime mosse.

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Dalla trasmissione di Kab.TV “New Life n.117 – Siamo tutti sulla stessa barca”, 24/12/2012

Consigli sulla Kabbalah

Domanda: Come si relaziona il kabbalista con gli eventi critici che accadono nel mondo? Supponiamo che siano personali come la morte di un familiare o qualche tipo di calamità: come si può accettare tutto questo?

Risposta: Il kabbalista, come tutti, sperimenta ogni tipo di sentimenti. Ciò nonostante, li percepisce in modo differente, per esempio, la morte di altri e anche la propria, la felicità di altri così come la propria. La sua percezione si plasma come accade alla persona spiritualmente evoluta.

Domanda: Possiamo raggiungere il livello del Baal HaSulam e arrivare ancora più in alto studiando la saggezza della Kabbalah?

Risposta: In termini pratici non ci sono limitazioni per nessuno. Vuoi raggiungere il livello del Creatore? Avanti.

Tutto è aperto a tutti. Inoltre, tutti devono raggiungere quel livello. Solo così si eleveranno in maniera corretta e completa.

Domanda: Come si può usare l’egoismo materiale per raggiungere lo sviluppo spirituale?

Risposta: Abbiamo bisogno dell’ego fisico per poter raggiungere un gruppo e agire correttamente nella maniera più completa all’interno di esso. Leggiamo ciò che il Baal HaSulam e Rabash consigliano e applichiamo tutto ciò che raccomandano nei loro articoli; mentre manteniamo la connessione nel nostro mondo, tra i nostri amici chiariamo come possiamo unirci, dove si trova l’ego, ecc. Questo è applicare la Kabbalah.

Domanda: Che cosa possiamo fare in modo da non stare semplicemente seduti ad ascoltare, bensì agire attivamente verso lo sviluppo nel mondo superiore?

Risposta: Dovete creare le condizioni per la massima convergenza interna, comprensione e supporto costante. Questa è l’azione spirituale che dobbiamo mettere in pratica, è il Kli (vaso) che prepariamo per scoprire il Creatore.

Domanda: Perché il Creatore non fa un miracolo adesso, come al tempo di Mosè, per attirare un maggior numero di persone in modo che desiderino raggiungerLo?

Risposta: Perché sarebbe un desiderio imposto, non un desiderio creato e maturato dentro alle persone.

Domanda: Se tutto intorno a me, me compreso, è il Creatore, dov’è l’inclinazione al male, e dove si trova l’ego?

Risposta: Non confonderti. È tutto molto semplice. Se eliminiamo il tuo ego e tutti i disturbi e i pensieri negativi sugli altri, allora il Creatore sarà rivelato. Cercate di fare questo esercizio tra di voi.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa, 24/06/2018

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Nuovo Corso Online di Kabbalah 2019

Tutta la Saggezza della Kabbalah è di conoscere la guida della Volontà Suprema, perché Lui ha creato tutti gli esseri umani e che cosa vuole da loro. Quale sarà la fine di tutti i giri del mondo.

(Mosè Luzzatto – HaRamchal, “138, Introduzioni alla Saggezza”)

La Kabbalah ci parla di tutta la creazione, di tutte le forze che si trovano intorno a noi e dentro di noi.
Se riusciamo a comprendere il sistema e veniamo a conoscere in che modo funziona, potremo ottenere la vera chiave per gestire la nostra vita.
La Kabbalah permette alla persona di controllare la propria vita, insegna come comunicare con le altre persone e insieme a loro costruire quei rapporti e sistemi che cambieranno la sua vita.
La saggezza della Kabbalah non è alla ricerca di pubblicità, ma cerca la verità.
Chi vuole veramente approfondire la conoscenza della vita, sapere come realmente uscire da problemi e difficoltà, come scoprire veramente la vita eterna e completa, non ha altra scelta se non attraverso la saggezza della Kabbalah.

Nuovo corso online di primo livello di Kabbalah Autentica in italiano. Domenica 27 gennaio alle ore 20:00.

Il corso è tenuto dal dott. Giuseppe Negro e dal dott. David Martino entrambi medici e miei allievi veterani.

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L’espiazione dei peccati dal punto di vista della saggezza della Kabbalah

Domanda: Esiste nella Kabbalah il concetto di “espiazione dei peccati”? Chi deve essere colpevolizzato, dal momento che il Creatore controlla tutto e ognuno è sotto il Suo comando? Chi può decidere la lunghezza della detenzione per un crimine commesso?

Risposta: Il fatto è che tutto ciò che è scritto nella Torah, ne Il Libro dello Zohar e in altri libri di Kabbalah, parla unicamente dei mondi superiori.

Quando studiavo con Rabash, io gli recitavo un passo del Talmud e lui mi spiegava che coloro che l’hanno scritto l’hanno fatto da un punto di vista spirituale. La cosa interessante è che tutto sembrava completamente diverso: tutto era scritto in un linguaggio con diramazioni del nostro mondo sottintendendo quelle del mondo superiore.

Per esempio le persone che commettevano dei crimini venivano mandate in “esilio” per sei anni. Sebbene il nostro mondo sia apparentemente separato da quello spirituale, i sei anni rappresentano le sei Sefirot di HGT NHY, che ognuno deve attraversare per avanzare da Malchut a Bina nel settimo anno, e i sei anni sono riflessi nel nostro mondo.

Sebbene non si tratti di anni del mondo corporeo, tuttavia, in questi sei anni, la persona deve rimanere isolata per lavorare su se stessa, avanzando attraverso i sei gradi del mondo spirituale. Questa è chiamata “correzione”.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa, 19/08/2018

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Breaking Israel News: “Uno Stato ebraico virtuale può portare al Tikkun Olam”

Il famoso portale Breaking Israel News ha pubblicato il mio nuovo articolo “Uno Stato ebraico virtuale può portare al Tikkun Olam

Tutti noi sappiamo bene cosa sia il “Cloud”. Ma abbiamo mai sentito parlare di “Cloud Nations”?

Vi sono alcuni visionari e futuristi come ad esempio Roey Tzetzana, che prevedono che nei prossimi decenni non esisteranno più istituzioni del mondo delimitate territorialmente. Piuttosto, la maggior parte dei servizi pubblici e civili saranno forniti in tutto il mondo automaticamente attraverso nuove tecnologie tipo Blockchain.

Le “Cloud Nations” sono essenzialmente un mezzo virtuale, per un numero molto grande di persone, per unirsi in un’identità comune e pianificare in maniera semplice dei contratti che supervisioneranno in maniera chiara la vita di queste persone; allo stesso tempo permetteranno di godere di tutti i diritti e servizi che al momento esistono solo nel mondo materiale.

Le “Cloud Nations” non avranno confini territoriali, ed i cittadini potranno entrare ed uscire da questi “Stati” liberamente. Potranno sostituire molte delle istituzioni governative e pur anche trasferire il potere decisionale ai cittadini rendendo gradualmente inutili alcune funzioni accentrate nelle stesse istituzioni.

Vi saranno organi di giustizia decentralizzati e decisioni immediate tanto che le Corti di Giustizia non saranno più necessarie. I cittadini potranno far valere i loro diritti dovunque ed in ogni momento con un’Amministrazione che lavora per loro e per i loro interessi.

Si svilupperà inoltre un’economia cooperativa senza che il potere rimanga concentrato nelle mani di pochi avidi burattinai. Allo stesso tempo l’intelligenza artificiale delle “Cloud Nations” avrà in ogni momento la risposta ad ogni domanda poiché analizzerà le informazioni dell’umanità sin dalla sua nascita oltre a conoscere i bisogni di ognuno, che soddisferà attraverso un pulsante e una stampante 3D.

Nonostante la complicazione di questo scenario futuro, Roey Tzezana, nel suo ultimo libro “Rulers of the Future”, fa ulteriori previsioni sugli sviluppi delle “Cloud Nations”.

In collaborazione con ricercatori e scienziati ebrei sta lavorando al progetto di una “Jewish Cloud Nation”, una Nazione virtuale che unirà tutti gli ebrei del mondo senza distinzioni di razza o affiliazioni religiose, e garantirà servizi a tutti in maniera centralizzata senza limitazioni geografiche”.

I valori centrali di questa Nazione saranno definiti da un comitato di saggi composto da eminenti personalità e sociologi che si incontreranno fisicamente o virtualmente per decifrare e definire valori comuni per tutti gli ebrei del mondo.

Come riportato sul sito Internet della “Jewish Cloud Nation”, l’obiettivo è quello di realizzare il fondamentale principio di “Tikkun Olam” un concetto non recentissimo secondo il quale gli ebrei portano con sé la responsabilità del mondo intero. Il codice della “Jewish Cloud Nation” sarà aperto e trasparente e sarà condiviso con tutti per permettere lo sviluppo di altre “Cloud Nations”, in modo da supportare i bisogni dei cittadini di tutto il mondo senza il coinvolgimento di governi non funzionali o regimi corrotti.

È interessante notare come gli esperti che studiano l’imminente futuro tecnologico comprendano anche la necessità di una società cooperativa e come questa si possa realizzare. Questo modo di vedere corrisponde perfettamente agli insegnamenti in chiave sociale che si possono discernere negli scritti autentici della Kabballah. Il kabbalista Yehuda Ashlag circa un secolo fa ha scritto: “Non siate sorpresi se io mischio il benessere di una specifica collettività con quello del mondo intero, poiché, di fatto, siamo arrivati ad un tale livello che si può considerare il mondo intero come una singola collettività o una singola società”.

Il movimento in cui stiamo entrando non è null’altro che la nascita di una nuova umanità. Giorno dopo giorno, ci stiamo confrontando con una crisi globale dalle molteplici facce che richiederà di riorganizzare l’intera umanità. Dovremo adattarci alla nostra interdipendenza così come all’interconnessione con il sistema naturale. Gli esperti di tecnologia sono senza dubbio i pionieri di questo sviluppo. Essi conoscono, inoltre, gli strumenti pratici per creare un’infrastruttura che permetta di sviluppare un nuovo ordine sociale a tutti i livelli: economico, sociale, politico, educativo, ecc.

Già ora, i contratti intelligenti non sono l’unico strumento di connessione tra le persone. La tecnologia supporta le nostre possibilità ma non accresce le nostre qualità interiori e come ci relazioniamo agli altri.

Se la “Jewish Cloud Nation” si propone di diventare un riferimento di società basata sull’interesse comune deve partire da un processo educativo che sia condiviso dai cittadini. Bisognerà stimolare la considerazione per gli altri e costruire nuove regole e valori che stimolino una condivisione sociale. Occorrerà infine sviluppare una nuova maniera di percepire gli altri come parti di un insieme. Questo sviluppo delle coscienze ha bisogno di persone che abbiano la volontà di cambiare e di accrescere la propria percezione della vita.

Un esempio di questo cambiamento riguarda la questione della privacy. Per alcuni futuristi quali Tzezana è chiaro che a prescindere da come si considera il diritto alla privacy oggigiorno, in un futuro tecnologico la questione non si porrà, tanto che la rinuncia alla privacy aiuterà il sistema a favorire l’individuo.

La privacy nelle “Cloud Nations” sarà ridotta al minimo ma la volontà di rinunciare alla privacy è una problematica che necessita di una profonda preparazione e dell’adozione di valori che modificheranno con benefici reali la richiesta di privacy. Si tratta di un esempio della necessità di modificare la coscienza umana e sviluppare la connessione umana.

Mentre ci muoviamo verso la struttura della società futura che la nostra tecnologia sta tessendo sotto i nostri occhi, dobbiamo adattarci ai valori e ai concetti che oggi sembrano utopistici o semplicemente deliranti. Quindi, piuttosto che aspettarci che la tecnologia ci guidi, dobbiamo educare noi stessi ai cambiamenti che ci aspettano, connettendoci come singoli e diventando una società che porti avanti l’unione e supporti l’interesse e la considerazione reciproca.

Se i promotori della “Jewish Cloud Nation” arriveranno a questo, i risultati saranno di beneficio per tutto il mondo.

Tutta la correzione avviene nell’unione

Tutta la correzione risiede nell’unione. Tutto ciò che dobbiamo fare è unirci: tutti, tutta l’intera creazione. Se ci sforziamo solamente nella direzione dell’unione all’interno della quale il Creatore si rivelerà, e l’obiettivo della nostra vita è lo scopo della creazione, allora ci stiamo muovendo nella giusta direzione.

Il Gruppo Mondiale di Bnei Baruch è solo un’avanguardia che sarà seguita da sempre più parti dell’anima comune frammentata, che si uniranno a noi. Il Creatore avrà così l’opportunità di essere rivelato all’interno delle creazioni con tutta la Sua forza.1

Io devo lavorare sull’amore per i miei amici a prescindere da come i miei amici si comportano nei miei confronti. Dopo tutto, li percepisco come se mi fossero stati inviati dal Creatore che organizza tutto questo quadro per me. Sono obbligato ad accettare questo quadro “così com’è” e a capire che non vedo i miei amici, ma me stesso nella forma invertita: davanti a me non ci sono i miei amici ma il mio “io” interiore.

Il comportamento dei miei amici è una manifestazione delle mie caratteristiche che devo ancora correggere. Pertanto, non importa quello che ascolto e percepisco mentre comunico con i miei amici, quanto mi insultano e mi trascurano, e non solo loro, ma il mondo intero in generale. Devo correggermi in modo tale da percepire ogni amico, questo mio collega sulla via del raggiungimento dello scopo della creazione, come il mio migliore amico, e coltivare in me stesso l’amore per lui.

Grazie all’amore per il mio amico che cresce dentro di me, vedrò che egli si sta correggendo, diventando improvvisamente migliore, più piacevole, più desiderabile, più morbido e gentile, poiché è scritto che “L’amore copre tutti i crimini”. Inoltre, continuerò a vedere un cattivo atteggiamento da parte sua ed allo stesso tempo lo avvolgerò d’amore finché non rivelerò che tutto questo è organizzato dal Creatore.

Il Creatore indurisce il mio cuore per mezzo di tale rivestimento esterno, in modo che io sviluppi la mia caratteristica di dazione al di sopra di esso. Dopo tutto, è impossibile svilupparsi sulla base di cose piacevoli. Sarò naturalmente gentile con qualcuno che mi ama perché è piacevole e benefico per il mio egoismo.

Se vedo che gli amici mi trascurano e mi rifiutano, allora ho l’opportunità di lavorarci sopra. Divento molto sensibile e noto sottigliezze che non avevo mai visto prima: qualcuno si allontana un po’ da me, non mi guarda in modo amichevole e mi ignora. Improvvisamente mi fa male e risveglia in me resistenza e odio.

Eppure, mi preparo a trattenermi. Poi, cerco di risvegliare l’amore in me stesso, coprendo con esso tutti i difetti che vedo in un amico. Scopro allora che non c’è nessun amico: queste sono le caratteristiche egoistiche che il Creatore mi mostra. È su questa profondità di egoismo che ho l’opportunità di costruire una connessione con il Creatore, aderire a Lui, e vedere che non ci sono amici, solo il Creatore.

La cosa più importante è non dimenticare che tutto questo è opera del Creatore, ed il mio compito è quello di verificare e scoprire che non sono capace di svolgere questo compito da solo. La persona non può correggersi da sola; è stata creata solo per chiedere al Creatore di correggerla, è stata creata per la preghiera. Dobbiamo sempre rivolgerci al superiore e chiederglielo.

Il nostro compito è quello di identificare i nostri difetti e chiederne la correzione. Perciò, gli amici diventano per me un ambiente vitale senza il quale non potrei rivolgermi al Creatore. Quanto peggio i miei amici mi trattano, o almeno questo è ciò che percepisco io, tanto più mi aiutano a rivolgermi al Creatore.

E così scopro che io stesso sono alla ricerca di un’opportunità di correzione, come un vecchio che cammina chino cercando qualcosa che non ha ancora perso. Faccio uno sforzo per identificare carenze che possono essere raccolte e aggiunte alla mia preghiera.2

Un amico viene “comprato” dal proprio auto-annullamento. Devo pagare con qualcosa per tale “acquisto”, cioè rinunciare a qualcosa, ossia sacrificare il mio egoismo. Non posso distruggere il mio egoismo, ma è possibile cambiarne l’uso da egoismo a dazione con l’aiuto della Luce che riforma. Questo si chiama “comprare un amico”. 3

Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 14/10/2018, Preparazione al Congresso Virtuale 2018.

1. Minuto 1:20
2. Minuto 4:00 – 11.00
3. Minuto 1:28:50

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Schiavo dei desideri

Domanda: Io sono schiavo del piacere oppure sono schiavo dei miei desideri?

Risposta: Tu sei schiavo dei tuoi desideri. Se scambi un desiderio per un altro, scambi sempre un desiderio più piccolo per un desiderio più grande, che cioé ti sembra migliore. Tu sei sempre e solo nei tuoi desideri.

La domanda è: come possiamo innalzarci al di sopra di essi? Per trascenderli, abbiamo bisogno di un gruppo e della Luce superiore che realizzerà questa azione su di noi.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa, 15/07/2018

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Perché la Coca-Cola è più accessibile dell’acqua?

Domanda: Perché è più facile trovare una lattina di Coca-Cola fredda che un bicchiere d’acqua fresca?

Risposta: La Coca-Cola è più conveniente, più economica e più disponibile per noi di un bicchiere di buona acqua pura, perché qualcuno ne trae profitto.

Inoltre, l’egoismo delle persone, delle imprese produttrici, fa pressione per rendere i loro prodotti accessibili a tutti. Sanno che non possono guadagnare da un bicchiere d’acqua come da una lattina di Coca-Cola, quindi l’azienda che produce la Coca-Cola si fa pubblicità per fare soldi.

Tuttavia, se per mezzo di una consapevolezza mondiale, ci rendessimo conto di cosa è utile per noi, e disprezzassimo il resto, eliminando tutto ciò che non serve e usando solo le cose necessarie, allora, naturalmente, e nel corso di una sola generazione, saremmo in grado di allevare una nuova generazione che disprezzerebbe la Coca-Cola e ogni tipo di cibi malsani, dolci, ecc.

Quindi, cresceremmo una nuova generazione sana, senza cibo geneticamente modificato e senza veleni come la Coca-Cola e simili.

Dopotutto, se l’egoismo scomparisse dal mondo, nessuno trarrebbe beneficio dal produrre cibi velenosi. Nessuno ne trarrebbe alcun beneficio. La società dovrebbe condannare tutte le aziende che agiscono in questo modo. La società deve fare attenzione a proteggere tutti i suoi membri dalla distribuzione di cibo velenoso.

Ma poiché non ci amiamo tra di noi, non ci importa della salute degli altri. Di conseguenza, naturalmente, ci sono quelli che vendono i veleni, pubblicizzano i veleni, e ci sono quelli che sotto l’influenza di questi annunci cominciano a comprarli, li usano e consumano questi veleni.

Il nostro egoismo ci spinge a fare tutte le cose cattive. Finché non impareremo a limitarne i danni, berremo veleni e saremo sempre più lontani da un sano tenore di vita.

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Dalla tavola rotonda delle opinioni indipendenti, Berlino 09/09/2006

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Domanda
: La divulgazione di massa che lei ha lanciato si basa sul fatto che abbiamo raggiunto l’ultima generazione?

Risposta: Le parole dei miei insegnanti, secondo cui ci troviamo nell’ultima generazione, sono il mio punto di partenza; devo agire seguendo questo filo conduttore. Pertanto agisco. Ciò che ne uscirà non è opera mia, ma del Creatore. Non so come andrà a finire, ma non mi interessa particolarmente. Devo fare quello che posso.

Non ci sono segreti della Torah, nessun segreto dell’universo, nessuna forza segreta, incantesimi e altre cose. Esiste un sistema per unire tutte le persone nel mondo nello stesso sistema di Adam, quello in cui eravamo una volta. Pertanto non vedo nulla di sbagliato in questo. Non ho nulla di cui vergognarmi e nulla da temere.

Osservazione: Ma c’è un solo segreto a cui torniamo sempre: non possiamo unirci da soli. Possiamo solo sforzarci e tutto il resto è fatto dalla Luce che ritorna alla fonte.

Il mio commento: Questo è già un metodo! Ma è nostro dovere chiedere a tutte le nazioni di realizzare il piano del Creatore. Siamo arrivati a questo stato e non possiamo ignorarlo se vogliamo essere in qualche modo connessi al Creatore. Pertanto stabilire questo fondamento è esattamente ciò che volevo nella mia vita.

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Dalla trasmissione di KabTV “L’ultima generazione”, 09/05/2018

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“Tutto sarà con amore e amicizia”

Rabash, “Riguardo all’importanza degli amici”: “Ma per quanto riguarda l’amore per gli amici, quando gli amici si connettono per creare unità tra di loro, significa esplicitamente che sono uguali. Questo si chiama “unione”. Ad esempio, se fanno degli affari insieme e dicono che i profitti non saranno distribuiti egualmente, questa si chiama “unione”? Chiaramente, un’attività d’amore per gli amici deve essere realizzata quando tutti i profitti e i beni che rende l’amore per gli amici, saranno controllati equamente da loro. Essi non devono nascondere o celare nulla tra loro, ma tutto sarà con amore, amicizia, verità e pace”.

Questo estratto sembra descrivere lo stato ideale; ma è impossibile conseguirlo se il mio amico ed io non siamo connessi al Creatore. Potremo comportarci in questo modo solo grazie al fatto che ci connetteremo fra noi e poi a Lui. Solo questo ci può obbligare.

Domanda: Qual è il guadagno di questo?

Risposta: Non importa. Il beneficio può essere materiale o spirituale. La cosa principale è che solo il contatto con il Creatore può obbligarci e forzarci ad accettare le condizioni di garanzia reciproca, di unione e altri requisiti.

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Dalla trasmissione di KabTV “L’ultima generazione”, 09/05/2018

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