Pubblicato nella '' Categoria

Breaking Israel News: “Uno Stato ebraico virtuale può portare al Tikkun Olam”

Il famoso portale Breaking Israel News ha pubblicato il mio nuovo articolo “Uno Stato ebraico virtuale può portare al Tikkun Olam

Tutti noi sappiamo bene cosa sia il “Cloud”. Ma abbiamo mai sentito parlare di “Cloud Nations”?

Vi sono alcuni visionari e futuristi come ad esempio Roey Tzetzana, che prevedono che nei prossimi decenni non esisteranno più istituzioni del mondo delimitate territorialmente. Piuttosto, la maggior parte dei servizi pubblici e civili saranno forniti in tutto il mondo automaticamente attraverso nuove tecnologie tipo Blockchain.

Le “Cloud Nations” sono essenzialmente un mezzo virtuale, per un numero molto grande di persone, per unirsi in un’identità comune e pianificare in maniera semplice dei contratti che supervisioneranno in maniera chiara la vita di queste persone; allo stesso tempo permetteranno di godere di tutti i diritti e servizi che al momento esistono solo nel mondo materiale.

Le “Cloud Nations” non avranno confini territoriali, ed i cittadini potranno entrare ed uscire da questi “Stati” liberamente. Potranno sostituire molte delle istituzioni governative e pur anche trasferire il potere decisionale ai cittadini rendendo gradualmente inutili alcune funzioni accentrate nelle stesse istituzioni.

Vi saranno organi di giustizia decentralizzati e decisioni immediate tanto che le Corti di Giustizia non saranno più necessarie. I cittadini potranno far valere i loro diritti dovunque ed in ogni momento con un’Amministrazione che lavora per loro e per i loro interessi.

Si svilupperà inoltre un’economia cooperativa senza che il potere rimanga concentrato nelle mani di pochi avidi burattinai. Allo stesso tempo l’intelligenza artificiale delle “Cloud Nations” avrà in ogni momento la risposta ad ogni domanda poiché analizzerà le informazioni dell’umanità sin dalla sua nascita oltre a conoscere i bisogni di ognuno, che soddisferà attraverso un pulsante e una stampante 3D.

Nonostante la complicazione di questo scenario futuro, Roey Tzezana, nel suo ultimo libro “Rulers of the Future”, fa ulteriori previsioni sugli sviluppi delle “Cloud Nations”.

In collaborazione con ricercatori e scienziati ebrei sta lavorando al progetto di una “Jewish Cloud Nation”, una Nazione virtuale che unirà tutti gli ebrei del mondo senza distinzioni di razza o affiliazioni religiose, e garantirà servizi a tutti in maniera centralizzata senza limitazioni geografiche”.

I valori centrali di questa Nazione saranno definiti da un comitato di saggi composto da eminenti personalità e sociologi che si incontreranno fisicamente o virtualmente per decifrare e definire valori comuni per tutti gli ebrei del mondo.

Come riportato sul sito Internet della “Jewish Cloud Nation”, l’obiettivo è quello di realizzare il fondamentale principio di “Tikkun Olam” un concetto non recentissimo secondo il quale gli ebrei portano con sé la responsabilità del mondo intero. Il codice della “Jewish Cloud Nation” sarà aperto e trasparente e sarà condiviso con tutti per permettere lo sviluppo di altre “Cloud Nations”, in modo da supportare i bisogni dei cittadini di tutto il mondo senza il coinvolgimento di governi non funzionali o regimi corrotti.

È interessante notare come gli esperti che studiano l’imminente futuro tecnologico comprendano anche la necessità di una società cooperativa e come questa si possa realizzare. Questo modo di vedere corrisponde perfettamente agli insegnamenti in chiave sociale che si possono discernere negli scritti autentici della Kabballah. Il kabbalista Yehuda Ashlag circa un secolo fa ha scritto: “Non siate sorpresi se io mischio il benessere di una specifica collettività con quello del mondo intero, poiché, di fatto, siamo arrivati ad un tale livello che si può considerare il mondo intero come una singola collettività o una singola società”.

Il movimento in cui stiamo entrando non è null’altro che la nascita di una nuova umanità. Giorno dopo giorno, ci stiamo confrontando con una crisi globale dalle molteplici facce che richiederà di riorganizzare l’intera umanità. Dovremo adattarci alla nostra interdipendenza così come all’interconnessione con il sistema naturale. Gli esperti di tecnologia sono senza dubbio i pionieri di questo sviluppo. Essi conoscono, inoltre, gli strumenti pratici per creare un’infrastruttura che permetta di sviluppare un nuovo ordine sociale a tutti i livelli: economico, sociale, politico, educativo, ecc.

Già ora, i contratti intelligenti non sono l’unico strumento di connessione tra le persone. La tecnologia supporta le nostre possibilità ma non accresce le nostre qualità interiori e come ci relazioniamo agli altri.

Se la “Jewish Cloud Nation” si propone di diventare un riferimento di società basata sull’interesse comune deve partire da un processo educativo che sia condiviso dai cittadini. Bisognerà stimolare la considerazione per gli altri e costruire nuove regole e valori che stimolino una condivisione sociale. Occorrerà infine sviluppare una nuova maniera di percepire gli altri come parti di un insieme. Questo sviluppo delle coscienze ha bisogno di persone che abbiano la volontà di cambiare e di accrescere la propria percezione della vita.

Un esempio di questo cambiamento riguarda la questione della privacy. Per alcuni futuristi quali Tzezana è chiaro che a prescindere da come si considera il diritto alla privacy oggigiorno, in un futuro tecnologico la questione non si porrà, tanto che la rinuncia alla privacy aiuterà il sistema a favorire l’individuo.

La privacy nelle “Cloud Nations” sarà ridotta al minimo ma la volontà di rinunciare alla privacy è una problematica che necessita di una profonda preparazione e dell’adozione di valori che modificheranno con benefici reali la richiesta di privacy. Si tratta di un esempio della necessità di modificare la coscienza umana e sviluppare la connessione umana.

Mentre ci muoviamo verso la struttura della società futura che la nostra tecnologia sta tessendo sotto i nostri occhi, dobbiamo adattarci ai valori e ai concetti che oggi sembrano utopistici o semplicemente deliranti. Quindi, piuttosto che aspettarci che la tecnologia ci guidi, dobbiamo educare noi stessi ai cambiamenti che ci aspettano, connettendoci come singoli e diventando una società che porti avanti l’unione e supporti l’interesse e la considerazione reciproca.

Se i promotori della “Jewish Cloud Nation” arriveranno a questo, i risultati saranno di beneficio per tutto il mondo.