Tutta la correzione avviene nell’unione

Tutta la correzione risiede nell’unione. Tutto ciò che dobbiamo fare è unirci: tutti, tutta l’intera creazione. Se ci sforziamo solamente nella direzione dell’unione all’interno della quale il Creatore si rivelerà, e l’obiettivo della nostra vita è lo scopo della creazione, allora ci stiamo muovendo nella giusta direzione.

Il Gruppo Mondiale di Bnei Baruch è solo un’avanguardia che sarà seguita da sempre più parti dell’anima comune frammentata, che si uniranno a noi. Il Creatore avrà così l’opportunità di essere rivelato all’interno delle creazioni con tutta la Sua forza.1

Io devo lavorare sull’amore per i miei amici a prescindere da come i miei amici si comportano nei miei confronti. Dopo tutto, li percepisco come se mi fossero stati inviati dal Creatore che organizza tutto questo quadro per me. Sono obbligato ad accettare questo quadro “così com’è” e a capire che non vedo i miei amici, ma me stesso nella forma invertita: davanti a me non ci sono i miei amici ma il mio “io” interiore.

Il comportamento dei miei amici è una manifestazione delle mie caratteristiche che devo ancora correggere. Pertanto, non importa quello che ascolto e percepisco mentre comunico con i miei amici, quanto mi insultano e mi trascurano, e non solo loro, ma il mondo intero in generale. Devo correggermi in modo tale da percepire ogni amico, questo mio collega sulla via del raggiungimento dello scopo della creazione, come il mio migliore amico, e coltivare in me stesso l’amore per lui.

Grazie all’amore per il mio amico che cresce dentro di me, vedrò che egli si sta correggendo, diventando improvvisamente migliore, più piacevole, più desiderabile, più morbido e gentile, poiché è scritto che “L’amore copre tutti i crimini”. Inoltre, continuerò a vedere un cattivo atteggiamento da parte sua ed allo stesso tempo lo avvolgerò d’amore finché non rivelerò che tutto questo è organizzato dal Creatore.

Il Creatore indurisce il mio cuore per mezzo di tale rivestimento esterno, in modo che io sviluppi la mia caratteristica di dazione al di sopra di esso. Dopo tutto, è impossibile svilupparsi sulla base di cose piacevoli. Sarò naturalmente gentile con qualcuno che mi ama perché è piacevole e benefico per il mio egoismo.

Se vedo che gli amici mi trascurano e mi rifiutano, allora ho l’opportunità di lavorarci sopra. Divento molto sensibile e noto sottigliezze che non avevo mai visto prima: qualcuno si allontana un po’ da me, non mi guarda in modo amichevole e mi ignora. Improvvisamente mi fa male e risveglia in me resistenza e odio.

Eppure, mi preparo a trattenermi. Poi, cerco di risvegliare l’amore in me stesso, coprendo con esso tutti i difetti che vedo in un amico. Scopro allora che non c’è nessun amico: queste sono le caratteristiche egoistiche che il Creatore mi mostra. È su questa profondità di egoismo che ho l’opportunità di costruire una connessione con il Creatore, aderire a Lui, e vedere che non ci sono amici, solo il Creatore.

La cosa più importante è non dimenticare che tutto questo è opera del Creatore, ed il mio compito è quello di verificare e scoprire che non sono capace di svolgere questo compito da solo. La persona non può correggersi da sola; è stata creata solo per chiedere al Creatore di correggerla, è stata creata per la preghiera. Dobbiamo sempre rivolgerci al superiore e chiederglielo.

Il nostro compito è quello di identificare i nostri difetti e chiederne la correzione. Perciò, gli amici diventano per me un ambiente vitale senza il quale non potrei rivolgermi al Creatore. Quanto peggio i miei amici mi trattano, o almeno questo è ciò che percepisco io, tanto più mi aiutano a rivolgermi al Creatore.

E così scopro che io stesso sono alla ricerca di un’opportunità di correzione, come un vecchio che cammina chino cercando qualcosa che non ha ancora perso. Faccio uno sforzo per identificare carenze che possono essere raccolte e aggiunte alla mia preghiera.2

Un amico viene “comprato” dal proprio auto-annullamento. Devo pagare con qualcosa per tale “acquisto”, cioè rinunciare a qualcosa, ossia sacrificare il mio egoismo. Non posso distruggere il mio egoismo, ma è possibile cambiarne l’uso da egoismo a dazione con l’aiuto della Luce che riforma. Questo si chiama “comprare un amico”. 3

Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 14/10/2018, Preparazione al Congresso Virtuale 2018.

1. Minuto 1:20
2. Minuto 4:00 – 11.00
3. Minuto 1:28:50

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